Torta di pere PAT Emilia Romagna

Pere rugginose, vino bianco, zucchero vanigliato, scorza di limone, chiodini di garofano, farina bianca, uova, burro, zucchero, pane raffermo. Cuocere le pere sbucciate e tagliate a pezzi con vino bianco, zucchero vanigliato, un pezzetto di scorza di limone e alcuni chiodi di garofano. Prima che le pere si disfino passarle al setaccio. Ungere e rivestire le pareti di uno stampo con una sfoglia di pasta frolla; coprire il fondo anch’esso unto, con uno strato di sottilissime fettine di pane raffermo senza crosta. Versare il composto di pere. Ricoprire il tutto con un disco di pasta frolla. Cuocere lentamente a temperatura non troppo forte. L’impasto può essere fatto meccanicamente con apposite impastatrici, sia per uso domestico che per uso industriale. Le torte di pere si trovano in vendita nelle panetterie e nei negozi di pasta fresca sfuse; nei supermercati vengono in genere vendute in sacchetti preconfezionati.

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Torta di mele PAT Emilia Romagna

Farina bianca, uova, burro, zucchero vanigliato, amaretti, liquore forte, mele, lievito, scorza di limone. Preparare la pasta con gli ingredienti e tirare una sfoglia; rivestire una teglia unta e porre sul fondo uno strato di amaretti bagnati con il liquore: distribuire uno strato di fettine di mele, quindi uno di amaretti e un altro di mele. Coprire con un disco di pasta frolla e mettere in forno. L’impasto può essere fatto meccanicamente con apposite impastatrici, sia per uso domestico che per uso industriale. Le torte di mele si trovano in vendita nelle panetterie e nei negozi di pasta fresca sfuse; nei supermercati vengono in genere vendute in sacchetti preconfezionati.

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1.5.5 Biomimetismo in ambito tecnologico

La capacità delle piante di trattenere e rilasciare acqua può ispirare lo sviluppo di sistemi di ritenzione dell’acqua per applicazioni agricole o di conservazione idrica. L’adozione della biophilia nel campo tecnologico non solo favorisce l’innovazione, ma contribuisce anche a promuovere la sostenibilità, la resilienza e la compatibilità con gli ecosistemi naturali. I progetti ispirati alla natura spesso portano a soluzioni più efficienti e adattabili, contribuendo a costruire un futuro tecnologico in armonia con il mondo naturale.

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Sentiero Italia CAI Lombardia D22S Rifugio Antonio Curò – Rifugio Nani Tagliaferri al Passo di Venano

Dal rifugio Antonio Curò si costeggia il lago Barbellino per pochi minuti fino ad incontrare sulla destra il torrente che scende dalla val Cerviera (ponte in legno). Si risale costeggiando le cascate e si percorre poi un tratto di valle che conduce ad un altro tratto più ripido che permette di superare un salto di roccia allietato da una cascata. Ora ci si trova in un ampio pianoro (2234 m – deviazione sulla destra per i laghi della val Cerviera). Si affronta invece sulla sinistra (est) un altro tratto ripido e, di seguito, si prosegue fino allo spartiacque con la val Bondione. Si attraversa la testata di questa (incrocio con sentiero 322 che sale da Lizzola) fino al passo Bondione (2633 m) e si scende un poco nell’alta valle del Gleno. Si risale fino al passo di Belviso (2518 m) incontrando il sentiero 410 che proviene da Bueggio e, scendendo prima sul versante valtellinese e poi tornando su quello scalvino, si incrocia il sentiero 413 e in pochi minuti si è al rifugio Nani Tagliaferri (2328 m). Questa tappa segue fedelmente il Sentiero delle Orobie occidentali fino al rif. Curò, poi segue l’Itinerario Naturalistico A. Curò.

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Sentiero Italia CAI Lombardia D22N Rifugio Bosio Galli all’Alpe Airale – Rifugio Gerli Porro all’Alpe Ventina

Rifugio Bosio – Galli all’Alpe Airale – Rifugio Gerli Porro all’Alpe Ventina Questa tappa di media lunghezza e notevole dislivello conduce il Sentiero Italia sul versante settentrionale del Monte Disgrazia effettuando un lungo percorso ad arco che si affaccia sulla Valmalenco. Lasciato il Rifugio Bosio Galli si raggiunge l’Alpe Airale e si procede sostanzialmente in piano fino all’Alpe Mastabbia. Da qui una discesa graduale conduce alle frazioni a monte di Chiesa Valmalenco prima di iniziare la salita lunga e di notevole dislivello che porta al Passo Ventina a 2676 metri sul livello del mare. Rimane una discesa ripida e piuttosto lunga che raggiunge il torrente Ventina, poi l’omonimo rifugio e a breve distanza il Rifugio Gerli Porro.

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Torta di granturco PAT Emilia Romagna

Torta di granturco Farina gialla fine, burro, rosso d’uovo, zucchero, scorza di un limone e 1 bicchiere di latte. 300gr di farina gialla, 250gr. di burro, 150gr. di zucchero, un tuorlo d’uovo, una scorza di limone grattugiato e un bicchiere di latte. Impastare la farina con il burro, lo zucchero, il tuorlo d’uovo, la scorza di limone e un bicchiere di latte da unire lentamente. Versare in una teglia imburrata e cuocere per 40 minuti circa. L’impasto può essere fatto meccanicamente con apposite impastatrici, sia per uso domestico che per uso industriale.

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Torta degli Ebrei o sfogliata PAT Emilia Romagna

Finale Emilia ha esportato in Oriente condottieri militari di gran valore e ha ricevuto in cambio prelibatezze gastronomiche. Sembra infatti che la sfogliata non sia altro che la torta salata che i Turchi chiamano “Burek”, importata a Finale dalla famiglia ebraica dei Belgradi. La comunità giudaica ha custodito gelosamente il segreto della ricetta per lungo tempo. Solo grazie a Giuseppe Alinovi, ebreo convertito, anche i cristiani ne sono venuti a conoscenza.

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1.5.4B Pratiche agricole biorientate

L’adozione di pratiche agricole biorientate, ispirate alla natura, rappresenta un passo significativo verso un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Due approcci chiave in questo contesto sono l’agroforestazione e la permacultura, entrambi orientati a creare sistemi agricoli in armonia con gli ecosistemi naturali. L’adozione di pratiche agricole biorientate rappresenta un passo verso la costruzione di sistemi alimentari più sostenibili, resilienti e in armonia con gli equilibri naturali dell’ambiente circostante.

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Torta d’erbe PAT Emilia Romagna

Si ricorda da tantissimi anni una festa chiamata, appunto, del salame e della torta d’erbe. Si celebra ancor oggi a Brunelli, piccola frazione di Borgotaro; sagra ben conosciuta e frequentata dai borgotaresi ancor oggi. Si festeggia la prima domenica di maggio, giorno in cui in quella parrocchia si celebra la Madonna Addolorata la cui statua viene portata in processione per le campagne per benedire il futuro raccolto. Al pomeriggio si fa merenda nei prati e nelle antiche osterie con salame e gustose fette di torta di erbe.

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