Miele friulano di castagno PAT Friuli Venezia Giulia

II miele di castagno, che deriva dal nettare di Castanea sativa, per l’alto contenuto in fruttosio si mantiene liquido a lungo; si presenta di colore ambrato più o meno scuro. Più è puro e più è di colore ambra chiaro; appare invece con colorazioni più scure quando è mescolato con la melata prodotta sulla stessa pianta da afidi. Ha un odore di sapone di marsiglia e un sapore amaro, persistente.

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Miele friulano di acacia PAT Friuli Venezia Giulia

Il miele di acacia deve la sua tipicità al gusto particolare, allo stato fisico (è sempre liquido) e al colore chiaro. Poiché è monoflorale (deriva in massima parte dal nettare di una sola pianta), lo standard qualitativo è abbastanza costante anno dopo anno e nelle diverse aree ove viene prodotto. Solo sul Carso triestino il miele di acacia può presentare anche le caratteristiche organolettiche derivate dal nettare del ciliegio canino o ciliegio di S. Lucia (Prunus mahaleb), pianta arbustiva che in queste zone fiorisce prima dell’acacia; in zone limitate di pianura, invece, può in parte mescolarsi con il nettare di amorfa (Amorpha fruticosa), pianta arbustiva che fiorisce subito dopo l’acacia.

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