Cipolla rosa di Bassano PAT Veneto

In Veneto, la zona attorno a Bassano del Grappa è rinomata per la produzione di una varietà tradizionale di cipolla: la cipolla rosa, o cipolla piatta. Nell’ambiente bassanese questo ortaggio cresce molto bene e con caratteristiche organolettiche molto apprezzate, grazie alle caratteristiche pedoclimatiche locali e ai terreni sciolti e fertili. Secondo la tradizione, la cipolla rosa di Bassano era coltivata nel territorio fin dal XIV secolo. La nota famiglia di ortolani bassanesi Zonta si è sempre dedicata alla coltivazione e alla conservazione del patrimonio genetico della cipolla almeno fino dal 1830. Questa cipolla è stata diffusamente coltivata fino agli anni cinquanta del secolo scorso, quando si è verificato un progressivo disinteresse in quanto i “cipollari” di Vicenza volevano soltanto la cipolla bianca perché più redditizia.

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Algardi Alessandro

Alessandro Algardi è stato uno scultore e architetto di grande talento, la cui opera ha lasciato un’impronta indelebile nell’arte barocca italiana. Con il suo stile elegante e il suo approccio classico, Algardi ha contribuito a definire l’estetica del barocco romano, realizzando opere che ancora oggi sono ammirate per la loro bellezza e la loro profondità espressiva.

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Cipolla bianca di Chioggia PAT Veneto

La cipolla è originaria dell’Asia del nord e della Palestina, da qui si è diffusa prima in Egitto e successivamente in tutto il bacino del Mediterraneo. Le varietà coltivate sono numerose e differiscono per
forma, stagionalità e colore. Tra queste, una delle più diffuse è la “cipolla bianca di Chioggia”. Chioggia è sinonimo di pesce e cipolla e quest’ultima era tradizionalmente usata dai pescatori per conservare il pesce nei casi di pescate abbondanti (“in saor” = speciale marinatura a base di olio, aceto e abbondante cipolla).

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Ciliegie durone di Cazzano PAT Veneto

Le origini del ciliegio nel territorio veronese risalgono ad epoche antiche, anche se notizie di un certo interesse si ritrovano a partire dall’inizio del XIX secolo. A fine Ottocento il Regio Prefetto conte Luigi Sormano Moretti, nella sua “Monografi a della provincia di Verona” fornisce notizie dettagliate sulle varietà coltivate: “Frutta.- […] Di ciliegi ve n’ha buona quantità specialmente quelli a frutto rosso cupo e le varietà più conosciute distinguosi, giusto l’ordine di loro maturazione qui in: …more piccole o pegolotte; more o pertegaize”. La coltivazione del ciliegio era tuttavia attuata soprattutto per il consumo locale, con piante sparse nei broli familiari o demandata a segnare i “termini” (confini) fra proprietà. La prima vera diffusione del ciliegio, nell’area collinare veronese, si attua dopo la prima Guerra mondiale e ancor più dopo la seconda Guerra mondiale. Tuttavia sono ancora rari i ciliegeti specializzati e si deve attendere l’introduzione della legislazione per la D.O.C. dei vini che impone l’assoluta specializzazione del vigneto, così il ciliegio esce dai filari e si perfeziona l’assortimento con varietà d’origine locale.

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Ciliegie dei Colli Euganei PAT Veneto

In Veneto, una delle regioni italiane con la maggiore produzione di ciliegie, se ne conoscono di diverse qualità, che vanno dalle durone di Cazzano a quelle di Marostica, da quelle dei Colli Asolani e Veronesi a quelle dei Colli Euganei. Queste ultime sono prodotte nella zona di origine da secoli. Fino a circa 30 anni fa esistevano ben due importanti mercati di ciliegie, uno ubicato a Zovon di Vò e l’altro a Boccon di Vò, specializzati rispettivamente per le varietà precoci e per le varietà tardive. Cessata l’attività dei mercati, i produttori locali hanno iniziato a promuovere una serie di manifestazioni che attualmente passano sotto il nome di “Festa della ciliegia” che si tiene ogni anno nel mese di giugno.

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Villa Medicea di Cerreto Guidi (FI)

Villa Cagnola, detta “La Rotonda”, a Inverigo, rappresenta un esempio straordinario di villa neoclassica, che combina eleganza architettonica, bellezza naturale e ricchezza storica. La sua storia, i suoi giardini e il suo patrimonio culturale la rendono una meta imperdibile per chi desidera scoprire le meraviglie della Brianza. Visitare questa villa significa immergersi in un passato glorioso e apprezzare la raffinatezza e la bellezza della vita aristocratica del XVIII secolo.

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Riserva Naturale di popolamento animale Il Monte – Puglia

l’ambiente della Riserva è da considerarsi di transizione tra la zona umida della salina e quella dei coltivi impiegati in una produttiva orticoltura.  Su parte della superficie si riscontra la presenza di “Vegetazione annua pioniera a Salicornia”, habitat protetto dalla Direttiva UE Habitat.

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Ciliegia delle colline veronesi PAT Veneto

La provincia di Verona è la prima nel Veneto e la terza in Italia per la produzione di ciliegie, la cui qualità si distingue per consistenza, colore e gusto dai prodotti di altre località. La presenza rilevante della coltura del ciliegio nel veronese è testimoniata da riferimenti bibliografici datati 1503 (“Fioretto de le antiche croniche di Verona e de tutti i soi confini e de le reliquie che se trovano dentro in ditta citade” di Francesco Corna da Soncino) che evidenziano, fra le specificità, il fatto di poter trovare le ciliegie da aprile fino a settembre. Nell’ottocento, negli “Atti della Giunta per la Inchiesta Agraria” (vol. V, tomo I, 1882), si sottolinea la rilevanza delle ciliegie veronesi che “vengono ora coi vagoni refrigeranti trasportate in Germania e persino in Russia”. Nella monografia “La provincia di Verona” (1904), curata da L. Sormano-Moretti, è posta in risalto l’importanza quantitativa e la diversificazione qualitativa della produzione cerasicola veronese alla fine del XIX secolo. Feste delle ciliegie si svolgono in giugno a Cazzano di Tramigna, a Montecchia di Crosara, a San Giovanni Ilarione, a Brognoligo (frazione di Monteforte d’Alpone) e a Gargagnago di Sant’Ambrogio di Valpolicella.

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Ciliegia dei Colli Asolani PAT Veneto

Varrone fu il primo a descrivere dettagliatamente il processo di innesto del ciliegio, poi, Plinio il Vecchio, nella sua “Naturalis Historia”, trattò della diffusione delle ciliegie nella penisola Italica a testimonianza di quanto antica sia questa coltura nel nostro paese. Oggigiorno l’Italia è uno dei maggiori produttori al mondo di questo frutto, coltivato in moltissime varietà diverse tra loro per dimensione, gusto e colore. La fioritura del ciliegio avviene in primavera contemporaneamente alla comparsa delle foglie. Uno spettacolo della natura per la densità floreale di colore bianco, che dona alla chioma degli alberi un fiabesco candore. Nel territorio di Asolo e Marostica la coltivazione del ciliegio risale all’epoca medievale, come attestano parecchi bandi pubblicati dal Podestà di Asolo, Andrea Cornaro, per tenere sotto controllo il prezzo delle ciliegie. Tra fine maggio ed inizio di giugno si svolgono le feste delle ciliegie ad Asolo e Maser.

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Alfieri Benedetto

Benedetto Alfieri è considerato uno dei più grandi architetti del suo tempo, e il suo lavoro ha avuto un’influenza duratura sull’architettura piemontese. Le sue opere a Torino e nelle residenze sabaude sono ancora oggi ammirate per la loro bellezza e sofisticazione. Benedetto Alfieri è stato un architetto di grande talento, la cui opera ha contribuito in modo significativo a definire il volto architettonico del Piemonte nel XVIII secolo. Le sue realizzazioni, soprattutto a Torino, rimangono testimonianze importanti del barocco italiano, unendo grandiosità e funzionalità con un tocco di eleganza e innovazione.

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