Il mandorlato era già presente nell’area colognese fin dal Settecento, solo alla fine dell’Ottocento ha assunto un prestigio ed una rinomanza particolari anche al di fuori dell’area veneta. La ricetta, custodita gelosamente dalla ditta produttrice, sembra sia stata elaborata dallo speziale della farmacia comunale dell’epoca. Agli inizi degli anni ‘60 sorsero le prime attività artigianali, limitate inizialmente alla produzione di “mandorlato di Cologna Veneta” nel periodo natalizio; dagli anni ‘90 tale produzione è continua durante tutto l’anno.
View More Mandorlato di Cologna Veneta PAT del VENETOMese: Settembre 2024
Lasagne da fornèl PAT del VENETO
Le “lasagne da fornèl” sono lasagne dolci fatte in casa con farina bianca, uova, acqua, latte, semi di papavero, zucchero, uva passa, arachidi, noci e cannella.
View More Lasagne da fornèl PAT del VENETOIl riccio PAT del VENETO
La denominazione “riccio” ha preso ispirazione dal porcospino, mammifero di colorazione grigio brunastra con muso appuntito, peli irti e acuminati sul dorso, che vive diffusamente nei Colli Euganei ed è il simbolo del Parco naturale, e che il dolce raffigura nel suo aspetto spinoso con un rivestimento di granella di nocciole. Il termine riccio ha anche affinità con le castagne, ingrediente principale del dolce, frutti di grandi alberi che qualificano i boschi collinari contenuti in un involucro spinoso chiamato appunto riccio. Il dolce rappresenta quindi il territorio euganeo e nasce da un’abile esperienza artigiana che ha saputo armonizzare i prodotti tipici dell’ambiente naturale e agrario: farina di castagne, olio d’oliva, miele, grappa, nocciole.
View More Il riccio PAT del VENETOMacro-rifiuti gallegianti nei fiumi
I rifiuti marini sono definiti come un qualsiasi materiale solido persistente, fabbricato o trasformato e in seguito scartato, eliminato, abbandonato o perso in ambiente marino e costiero. La loro presenza in tutti i comparti marini (lungo le spiagge, sul fondo del mare, in galleggiamento e nella colonna d’acqua) può determinare conseguenze negative sia per gli ecosistemi marini sia per la salute umana, oltre ad avere un impatto su quelle attività antropiche che fanno affidamento sul buono stato del mare e delle coste, come ad esempio il turismo e la pesca.
View More Macro-rifiuti gallegianti nei fiumiGnocco di Verona PAT del VENETO
Gli gnocchi dell’epoca, rispettando la storia degli ingredienti, erano fatti dall’impasto di sola farina e acqua, visto che le patate non erano ancora state “inventate”. Comunque sia, con patate o con farina, i veronesi vantano 400 anni di esperienza nella produzione dei tradizionali gnocchi. Al “venerdì Gnocolar”, giorno di festa popolare, tutti accorrono sul sagrato di San Zeno, patria dei gnocchi veronesi, a ricevere il loro piatto tradizionale. Gli gnocchi nuotano in enormi paioli e, quando galleggiano, ciclopici mestoloni forati li traggono in salvo per essere irrorati di burro e asciugati con formaggio stravecchio.
View More Gnocco di Verona PAT del VENETOGnocco smalzao PAT del VENETO
L’origine del nome “gnocco smalzao”, deriva dal cimbro smalz che significa burro e questo indica la loro antica origine; i Cimbri, infatti, comparvero “ufficialmente” nella Lessinia veronese il 5 febbraio 1287 come documentato da un atto notarile redatto dal Vescovo di Verona Bartolomeo della Scala e Ulderico di Altissimo, capo tribù cimbro.
View More Gnocco smalzao PAT del VENETOGelato artigianale del Cadore PAT del VENETO
I Cadorini si lanciarono sul mercato sin dalla metà del secolo scorso, raggiungendo coi caratteristici carretti le principali città della Germania e della zona d’influenza Austro-Ungarica. Da un documento storico, datato 24 aprile 1899, si apprende che tale Valentino Traiber fu Giobatta, chiese ed ottenne dal sindaco di Zoldo un certificato di buona condotta, di fama e di carattere per poter vendere il suo gelato all’estero. I gelatai bellunesi iniziarono, nelle diverse realtà nelle quali operavano, ad affittare dei piccoli negozi; li arredarono con panche, li illuminarono con una lanterna e presero vita le prime gelaterie artigiane.
View More Gelato artigianale del Cadore PAT del VENETOGargati PAT del VENETO
Si tratta di una pasta simile ai maccheroni, realizzata con farina di grano tenero, semola di grano duro, uova (6 per ogni kg di farina). Il diametro è di circa 1,2 cm e la lunghezza di circa 5 cm.
View More Gargati PAT del VENETORiserva Naturale Biogenetica Calafuria – Toscana
La superficie della Riserva è interamente ricoperta dalla vegetazione della macchia mediterranea, formata da specie xerofitiche sempreverdi. Il Leccio (Quercus ilex), l’Alaterno (Rhamnus alaternus) la Fillirea (Phillyrea latifolia), il Lentisco (Pistacia lentiscus), l’Orniello (Fraxinus ornus), il Corbezzolo (Arbutus uneso ) e il Pino d’Aleppo (Pinus halepensis) sono le specie arboree e arbustive più comuni. Sui costoni rocciosi che scendono a mare si trova la tipica vegetazione degli arbusteti e della gariga, fortemente modellata dal vento. La fauna è rappresentata dagli animali che vivono comunemente lungo la fascia litoranea, con presenze del cinghiale (Sus scrofa), della volpe (Vulpes vulpes), della Faina (Martes foina) e dell’Istrice (Hystrix cristata).
View More Riserva Naturale Biogenetica Calafuria – ToscanaGalani e crostoli PAT del VENETO
Tipico dolce del carnevale saporito e leggero, fragilissimo e vaporoso, con forme bizzarre. Gli ingredienti sono: farina, zucchero a velo, burro, zucchero, grappa, uova, latte, sale, vino bianco, olio di semi, buccia d’arancia e di limone.
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