Tajadele al tardivo PAT del Veneto

Si tratta di un metodo antico di lavorazione della pasta fatta in casa. La sfoglia viene realizzata con farina (mezzo chilo per volta), due uova, un po’ d’acqua e latte. Si amalgamano gli ingredienti sulla spianatoia, quindi con il mattarello si assottiglia la pasta che viene successivamente arrotolata e tagliata in strisce larghe 3-4 cm. Poi si lava il radicchio che verrà amalgamato assieme alla pasta. Le “tajadele al tardivo” sono apprezzate per la loro delicatezza ed il gusto piacevolmente dolce amarognolo.

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