La coltivazione della cipolla (cipudda, cibudda, xipudda, chipudda in sardo, secondo le zone) in Sardegna è senz’altro antica, essendo l’Allium cepa conosciuta già ai tempi degli Egizi e usata in cucina da Greci e Romani. Diverse testimonianze fin dall’epoca medievale sarda, citano l’utilizzo della cipolla e metodiche di coltivazione. È ampiamente attestata la coltivazione per usi alimentari e medicinali delle cipolle bianche, rosse e violacee sin dal Settecento. La coltivazione della cipolla a San Giovanni Suergiu è attestata da numerose fonti orali di anziani del paese che ne ricordano le metodiche impiegate da parte dei propri nonni, così da poter far risalire tali metodiche almeno ai primi del Novecento. Si ricordano non solo le tecniche di coltivazione, ma anche la vendita tal quale, tanto che gli abitanti di San Giovanni Suergiu riferiscono del blasone popolare loro attribuito: “cipuddaus”, cipollari, a causa della grande abbondanza di cipolle, soprattutto in prossimità del 24 giugno, motivi per cui dai paesi limitrofi si arrivava per acquistarle. “Sa festa de sa cipudda” − festa della cipolla − è una sagra interamente dedicata alla cipolla, in concomitanza alla festa di San Giovanni Battista il 24 giugno
View More Cipolla di San Giovanni (Suergiu) PAT SardegnaGiorno: 4 Dicembre 2024
Cipolla di Gonnosfanadiga PAT Sardegna
L’attività di selezione della cipolla si perde nel tempo ed i contadini gonnesi hanno selezionato la loro varietà “Cibudda de Gonnos” riuscendo a fissare i caratteri attraverso un lungo processo di selezione e riproduzione in isolamento. Fino agli anni 80 del secolo scorso nella comunità gonnese operavano non meno di 5 agricoltori dedicati al mantenimento in purezza, la riproduzione e la commercializzazione delle piantine da trapianto ottenute attraverso la semina in piccole caselle di terreno (tueddas). Tale sistemazione necessitava di notevole cura soprattutto per il controllo delle erbe infestanti, effettuato manualmente da squadre di personale prevalentemente femminile. L’attività di mantenimento in purezza nella produzione delle piantine è ancora presente e , attualmente, il mantenimento dell’ecotipo è affidato a pochissimi agricoltori che operano su vasta scala e ad alcuni componenti dell’associazione La “Cibudda de Gonnos” . Ancora oggi la Cipolla di Gonnosfanadiga rappresenta un prodotto fortemente identitario per la comunità Gonnese e non esiste orto o cortile senza la presenza del prodotto
View More Cipolla di Gonnosfanadiga PAT SardegnaCostruzione del più grande impianto di idrogeno verde in Europa per uso industriale
La strategia europea, e quella più realisticamente possibile, è il progressivo incremento dell’uso delle fonti rinnovabili e la loro integrazione nel sistema energetico, per conseguire l’obiettivo di riduzione del 100% delle emissioni al 2050 e parallelamente rafforzare il mercato interno e incrementare la sicurezza energetica. Questo obiettivo è stato recentemente reso ancor più sfidante per un voto al Parlamento europeo che pone dei potenziali nuovi limiti di riduzione al 2030, alzando il precedente obiettivo della riduzione delle emissioni carboniche dal 55 al 60%. In questo contesto, l’idrogeno si presenta come una soluzione chiave, complementare con altre tecnologie, per la decarbonizzazione del sistema energetico.
View More Costruzione del più grande impianto di idrogeno verde in Europa per uso industrialeCiliegio Carruffale PAT Sardegna
Questa varietà è certamente presente nei territori dell’alta Gallura da almeno 50 anni. La tradizionalità è da riconoscersi nella costante presenza nei vecchi frutteti, dove è ancora possibile trovare degli esemplari in produzione.
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