Patrimonio Universale dell’Umanità UNESCO
Fonte whc.unesco.org
Questo austero monastero borgognone fu fondato da San Bernardo nel 1119, con la sua chiesa, il chiostro, il refettorio, la zona notte, il panificio e la ferriera, è un eccellente esempio dell’ideale di autosufficienza praticato dalle prime comunità di monaci cistercensi.
Situata nella regione della Borgogna Franca Contea, nel dipartimento della Côte-d’Or, nel comune di Marmagne, l’abbazia cistercense di Fontenay fu fondata nel 1119 da San Bernardo in una valle paludosa della Borgogna, e con la sua architettura austera, la chiesa, il chiostro, il refettorio, la zona notte, il panificio e la sua ferriera, illustra l’ideale di autosufficienza praticato dalle prime comunità di monaci cistercensi.
Costruita tra il 1139 e il 1147 dall’abate Guillaume grazie alla generosità di Ebraud, vescovo di Norwich, l’Abbazia di Fontenay fu consacrata da papa Eugenio III, cistercense ed ex discepolo di San Bernardo. Questa forma di chiesa romanica cistercense è di grande semplicità e rigorosa modestia con la sua pianta basilicale a croce latina, la navata cieca e il transetto privo di torre. La perfezione delle proporzioni, il rigore delle aperture murarie e la scienza delle volte, la bellezza della muratura muraria che affianca corsi impeccabili di bugne a macerie crude e sbozzate costituiscono il pregio di questa architettura.
Il chiostro e la sala capitolare sono rimasti intatti e si ispirano agli stessi principi. All’interno della sua cinta muraria, l’Abbazia conserva ancora altri edifici comunali: soggiorno e dormitorio dei monaci, locale riscaldato, refettorio, foresteria, forno e ferriera. Quest’ultimo edificio, risalente alla fine del XII secolo, ricorda il ruolo svolto dai Cistercensi nel progresso tecnologico del Medioevo, ed è uno degli edifici industriali più antichi di Francia.
Criterio (iv) : l’austera architettura dei monaci cistercensi rappresenta la forma fisica degli ideali morali ed estetici fioriti in vari momenti nella storia delle comunità religiose cristiane occidentali. Così, l’Abbazia cistercense di Fontenay, centro agricolo e industriale, luogo di lavoro e di culto per piccoli gruppi che vivono in autosufficienza, illustra un significativo movimento storico di valore universale.
Integrità
L’Abbazia di Fontenay e il suo sito illustrano in modo esemplare gli stabilimenti cistercensi. Costruito in luogo remoto ma vicino ad una fonte d’acqua e a terreni agricoli, proscrivendo ogni decoro ma utilizzando un’architettura dotta su scala monumentale, presenta spazi spogli adattati alla vita rigorosa secondo la regola monastica, ma anche spazi funzionali specializzati di grande valore tecnico raffinatezza, le abbazie cistercensi costituiscono una famiglia a parte nell’architettura monastica occidentale. Fontenay è uno degli esempi più completi e quasi certamente il meglio conservato di tutti, conservando la sua unità e il suo sito intatto.
Autenticità
Nel corso della sua storia, l’Abbazia di Fontenay ha conosciuto ammodernamenti, nuove costruzioni (in particolare il Palazzo dell’Abbazia nel XVII secolo) e anche demolizioni (il refettorio nel XVIII secolo). Trasformato in stabilimento industriale dopo la Rivoluzione e la vendita dei beni nazionali, il suo restauro iniziò nel 1906. Nonostante le trasformazioni intraprese nei secoli XIII, XV e XVI e le rovine accumulate nei secoli XVIII e XIX, l’abbazia cistercense di Fontenay, restaurata dopo il 1906, si presenta oggi come un insieme in gran parte autentico e ben conservato.
Requisiti di protezione e gestione
Proprietà privata aperta al pubblico, l’Abbazia di Fontenay è classificata Monumento Storico dal 1862. È circondata da un vasto sito classificato nel 1989. La sua protezione è quindi assicurata, sia dal Codice del Patrimonio che dal Codice dell’Ambiente. La sua conservazione e gestione spettano al proprietario, sotto il controllo scientifico e tecnico dello Stato che, con le collettività territoriali, partecipa, a seconda dei casi, al finanziamento dei lavori di conservazione.
La gestione della maggior parte della zona cuscinetto è disciplinata dal documento di gestione delle foreste di Fontenay (foresta demaniale) e Marmagne (foresta comunale), che comprende studi paesaggistici. La zona cuscinetto potrebbe essere rivista per tenere conto di un’area più ampia.