Storia
Vitigno a bacca nera di oirigini remote, dalle cui uve in un passato remoto si produceva con molta probabilità il famoso Cécubo, più volte decantato da Orazio. Secondo quanto riporta il Drao (1934) – unico studioso a essersi occupato, per quanto ne sappiamo, di questo vitigno -, era originariamente coltivato nell’area pedemontana e collinare del comune di Fondi, in provincia di Frosinone.
Agli inizi del Novecento fu descritto come vitigno italiano anche dagli ampelografi francesi Viala e Vermorel. Nulla si conosce circa l’etimologia del nome e dei sinonimi, il cui principale è ABOTO; l’unica curiosità è che risulta sempre il primo vitigno di qualsiasi classificazione alfabetica, non solo Italiana ma anche straniera.
È stato iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Vite nel 1970.
Diffusione
A quanto pare la zona di origine e l’area dove è maggiormente diffuso oggi coincidono perfettamente: il territorio del Comune di Fondi, in provincia di Frosinone, è l’unico ad ospitare i pochi ettari di Abbuoto ancora presenti in Italia.
La pianta
Il grappolo è medio grande, di forma cilindrico-conica, e presenta a volte una o due ali. L’acino è di dimensioni medio-grandi, di forma subrotonda, con una buccia spessa e pruinosa di colore nero violaceo. Predilige forme di allevamento di media espansione e potatura corta; è particolarmente sensibile alle gelate primaverili. Il periodo di vendemmia è di solito fissato intorno alla metà di settembre, anche se talvolta si prolunga anche sino alla fine del mese.
Il vino
La rarissima produzione di vino con sole uve di Abbuoto permette di apprezzarne il vivace colore rosso rubino intenso e i freschi profumi leggermente fruttati e floreali. Al gusto mostra buon corpo, discreta acidità e una soddisfacente compattezza tannica. Di solito è consumato dopo un breve affinamento; si adatta bene a invecchiamenti più lunghi, anche se in questi casi tende a perdere colore
Vini di Sardegna
CAMPIDANO DI TERRALBA / TERRALBA DOP
I vini Terralba presentano prevalentemente tutti le stesse caratteristiche organolettiche, con variazioni di rilievo solo per quanto riguarda l’intensità del colore, maggiore nelle varianti Bovale Riserva e Bovale Superiore, e il titolo alcolometrico volumico totale minimo (12% vol. per il Bovale, 12,5% vol. per il Riserva, 13% vol. per il Superiore). L’aspetto è rosso rubino…
Vini della Campania
PAESTUM IGP
I vini a Indicazione Geografica Protetta “Paestum” bianchi presentano color giallo paglierino più o meno intenso, con profumo fruttato, floreale e sapore secco ed equilibrato. La versione Passito si distingue per il colore variabile, in funzione del vitigno, e il gusto amabile o dolce armonico. Il rosso è di color rubino, più o meno intenso,…
Vini della Toscana
TERRATICO DI BIBBONA DOP
Il vino bianco (11% vol) ha un gradevole aspetto giallo paglierino, abbinato ad un odore fine e delicato e a un sapore secco e armonico. Il rosato (11,5% vol) si presenta con una colorazione arricchita da riflessi violacei, con un odore fine, delicato e fruttato e un sapore altrettanto lieve, secco e armonico. Infine, il…
Vini della Campania
CAMPANIA IGP
I vini a Indicazione Geografica Protetta “Campania” bianchi presentano un colore giallo paglierino più o meno intenso, con un odore fruttato e floreale ed un sapore secco, equilibrato. La versione rosso si caratterizza per un colore rosso rubino intenso, un profumo fruttato e floreale, un gusto secco ed equilibrato. Il rosato ha un colore rosa…