SCARICA in formato PDF DISCIPLINARE PATATA DEL FUCINO IGP
La Patata del Fucino IGP riguarda i tuberi maturi della specie “Solanum tuberosum” della famiglia delle Solanacaee. Quando è immessa al consumo, la Patata ha una forma ovale, tonda e/o allungata, con un calibro che parte da 35 mm e la pasta di consistenza soda di colore bianco tendente al giallo. Come proprietà nutritive, il prodotto è ricco di potassio, amido e fosforo.
Metodo di coltivazione
La patata del Fucino è coltivata con la metodologia tradizionale della zona di produzione. Il disciplinare dispone che la coltivazione possa essere integrata e biologica. Inoltre, la coltivazione segue le “Norme Tecniche di Difesa” redatte annualmente dal Servizio Fitosanitario della Regione Abruzzo. Per coltivare la Patata è necessario un “buon letto di semina” che favorisce la crescita delle radici del tubero e si realizza con un’aratura a fondo almeno di 30/40 cm. La semina inizia a marzo e termina a maggio. Il seme è posto non al di sotto dei 65 cm e fino a 90 cm, mentre lungo la fila varieranno tra i 20 e i 35 cm. Quando i tuberi hanno raggiunto la maturità fisiologica, ovvero quando la buccia non si lascia staccare dalla polpa, sarà possibile raccoglierli in un periodo che va dal 20 luglio al 15 novembre.
Legame tra il prodotto e il territorio
La Patata del Fucino, secondo i criteri del Panel Test, ha il sapore e il gusto tipico molto pronunciati e non ha il difetto dell’annerimento dopo la cottura a vapore. Queste particolari note distintive sono favorite dalle condizioni pedo-climatiche del territorio di coltivazione, posto a quasi 700 m di altezza. Come noto, la piana del Fucino è vocata da secoli alla coltivazione di carote e patate, che sono diventate le principali attività economiche degli abitanti.