Africanetti PAT Emilia Romagna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Romagna

africanètt, biscotti Margherita

E’ il risultato dell’amalgama di: tuorli d’uovo, zucchero, burro finemente lavorati e cotti in forno in appositi stampi. Viene effettuata una montatura prolungata degli ingredienti al fine di ottenerne una perfetta amalgama. L’impasto ottenuto viene suddiviso in appositi stampi in acciaio inossidabile a forma di lingotto, lunghi come il palmo di una mano. La cottura avviene in forno a temperatura moderata. I biscotti risultano cavi al loro interno, la superficie esterna friabile e quella interna più morbida.

I biscotti possono essere venduti sia sfusi che confezionati in apposite scatole di cartone in numero di 16 biscotti ciascuna. Le scatole, che riportano ancora le caratteristiche effige risalenti al 1860, sono di cartone a forma di parallelepipedo ed ogni scatola è rilegata con  nastro e sigillo.

Tradizionalità

Il fondatore, Francesco Bagnoli, li preparò per la prima volta nel 1872 e li chiamò così perchè ne spediva molti in Africa orientale. Il nome rischia di trarre in inganno, ci si aspetterebbe qualcosa di colorato, magari al cioccolato; in realtà sono tutt’altra cosa: sono di un giallo vivo. In determinate ricorrenze era, ed è, costume offrire gli africanetti: 24 giugno festa del patrono di San Giovanni in Persiceto, durante la fiera di settembre, nel periodo del carnevale storico, ai matrimoni, battesimi, comunioni e cresime.

Referenze bibliografiche

  • Catalogo Cumulativo 1886-1957 del Bollettino delle pubblicazioni italiane – Volume 16 Frassinetti-Germoglio 249 327: Frizzi Arturo “Il Ciarlatano: cronistoria illustrata contenente il gergo dei girovaghi, con spiegazioni etimologiche. Prefazione del prof. Giovanni Zibordi. 3edizione popolare corretta e aumentata. Mantova, A.Frizzi (tip. Coop La Provinciale), 1912 16 fig. p.272. L.2 B1913 5100.
  • Persiceto e San Giovanni in Persiceto – Storia monografica delle chiese, conventi, edifici, istituzioni civili e religiose, arti e mestieri, industrie, ecc. dalle origini a tutto il secolo XIX -Notaio Giovanni Forni. Licinio Cappelli editore 1936.
  • “Strada Maestra” periodico culturale della Biblioteca Giulio Cesare Croce di San Giovanni, cronaca del dott. M. Zambonelli
  • Periodico “incontri” della Provincia di Bologna del febbraio 1977 nella rubrica “Personaggi di provincia” a cura del dott. M. Zambonelli.

Territorio interessato alla produzione

Comune di San Giovanni in Persiceto (Bologna)

Migliaccio di Romagna o sanguinaccio PAT Emilia Romagna

Sangue di maiale disfatto, latte, saba oppure miele, pangrattato, burro, spezie, cioccolata, canditi misti, fichi secchi, mandorle (a piacere noci, uvetta e pinoli). Preparare una pasta frolla e metterla in uno stampo da crostata, quindi mescolare insieme tutti gli ingredienti e mettere a cuocere in forno. Quando è cotta tagliarla a rombi e spolverizzare di…
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Croccante PAT Emilia Romagna

Dolce a base di mandorle, zucchero, miele. Si mettono per pochi minuti le mandorle in acqua bollente, si spellano, si asciugano nel forno caldo senza far colorire. In una casseruola si fonde a fuoco dolce lo zucchero e, quando il caramello è color biondo chiaro, sempre rimestando con un cucchiaio di legno si aggiungono le…
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Salame di Canossa o salame di Castelnuovo Monti PAT Emilia Romagna

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