NOME COMUNE: Alkekengi
DESCRIZIONE DELLA PIANTA
L’ Alkekengi è una pianta erbacea, annuale o perenne, rizomatosa, che presenta numerosi fusti eretti semplici o ramificati e che sono lanuginosi a livello della porzione apicale.
Le foglie, lungamente picciolate, sono alterne, ovali-lanceolate, finemente pubescenti, con margine intero o leggermente crenato.
I fiori sono isolati, peduncolati e si trovano all’ascella dei rami. Presentano corolla di colore bianco, campanulata e costituita da 5 lobi triangolati. All’interno dei petali sono inseriti gli stami costituiti da una grossa antera gialla.
La fioritura è scalare, da Maggio a Settembre (nei climi più caldi si protrae fino a ottobre).
Il frutto è unabacca carnosa, di colore rosso-arancio, dal sapore amaro e acidulo, contenente numerosi semi.
L’intero frutto è avvolto da una grosso calice di colore rosso, che rende la pianta di Alkekengi facilmente riconoscibile. Il calice che avvolge la bacca è molto sottile e al tatto ha consistenza cartacea.
L’unica parte commestibile della pianta sono le bacche, le quali nel mese di Settembre, raggiungono la maturità e diventano commestibili.
ALTRE SPECIE:
Spesso si confonde il Physalis alkekengi con il Physalis peruvianus, chiamato anche Cape gooseberry, i cui frutti sono molto simili a quelli dell’ Alkekengi ma di colore beige.
Un’altra specie che può essere erroneamente confusa con quella dell’Alkekengi, è il Physalis ioxocarpa, che, tuttavia, produce una bacca molto più grossa di colore verde o porpora.
STORIA E CURIOSITÀ:
Le bacche di Alkekengi possono essere utilizzate anche in cucina. Tuttavia hanno un gusto un po’ asprigno, quindi in genere fanno molta scena come elementi decorativi. Dalle bacche è possibile preparare delle confetture alle quali, per migliorare il gusto, spesso vengono aggiunte scorze di arancia o di limone.