Borghi d’Italia
Alle antiche origini di Amelia, una piccola cittadina adagiata sulle colline umbro-laziali ricca di storia e tradizione!
A proteggere il centro storico, una vera perla del comprensorio, la cinta muraria di epoca romana. La costruzione di queste possenti mura ebbe inizio tra il III e VI secolo a.C., con blocchi di calcare massiccio poligonali incastrati a secco tra loro. Attualmente oggetto di restauro dopo il crollo di circa 30 m della cinta, avvenuto il 18 gennaio 2006, sono una testimonianza della grandezza della città, tra le più antiche d’Italia.
Cosa vedere ad Amelia: passeggiare nel centro storico
Porta Romana rappresenta l’ingresso principale alla città murata, che in totale conta sei punti di accesso. Porta Romana risale al III secolo ma fu in parte ricostruita nel XVII.
Notevoli i palazzi rinascimentali siti in Amelia. In particolare, Palazzo Farattini costituisce un’importante opera di Antonio da San Gallo il Giovane di metà del IV secolo e rappresentò un vero e proprio studio preparatorio di quello che sarebbe diventato il più famoso Palazzo Farnese a Roma. Palazzo Farattini è il maggiore dei palazzi gentilizi “amerini della zona, ma segnaliamo anche il Palazzo Petrignani, di proprietà comunale e visitabile su richiesta, le cui decorazioni sono tradizionalmente attribuite alla scuola degli Zuccari.
Edificata nel XIV secolo, infine, è la chiesa di Sant’Agostino, caratterizzata da un maestoso portale a ogiva e da numerosi affreschi di Francesco Appiani.
Su Piazza Marconi, che conserva ancora parte dell’originaria pavimentazione, si affaccia la Loggia del Banditore: si tratta di una tipica tribuna da cui venivano emanati gli editti e letti i bandi alla popolazione. La loggia è sormontata da un orologio e affiancata da una particolare colonna, eretta nel 1479 in onore di Stefano Colonna.
Proseguendo la passeggiata per i vicoli, si giunge fino in cima al paese dove è possibile ammirare la Torre civica dodecagonale risalente all’anno Mille e l’adiacente Cattedrale dedicata a Santa Fermina, Patrona di Amelia. Al suo interno stendardi sottratti ai turchi durante la battaglia di Lepanto (1571). Di fronte al duomo l’incantevole paesaggio offerto dal Belvedere.
Infine, a circa 4 km dal centro storico, situato nel cuore di un’area verde e abitato dai Frati Minori Francescani, segnaliamo il Convento della SS. Annunziata edificato nel XIV sec. La costruzione presenta un armonioso chiostro rinascimentale, mentre al suo interno è possibile ammirare una tela con L’Annunciazione di Domenico Bruschi (1890), autore anche degli affreschi della “Cappella del Transito” nel santuario della Porziuncola. Un’attrattiva di grande interesse artistico e religioso è il presepe permanente opera dell’artista spagnolo Juan Maria Oliva. È inoltre possibile visitare il Planetario situato nei pressi del convento.
Cosa fare ad Amelia
Museo Civico Archeologico e alla Pinacoteca “Edilberto Rosa”.
Organizzato tematicamente all’interno dei tre piani, la raccolta è ospitata nell’ex Collegio Boccarini, in origine convento francescano del XIII-XIV secolo, dotato di chiostro a doppio loggiato realizzato nel XVI secolo. La sezione archeologica fornisce un panorama cronologicamente completo della storia di Amelia, dal periodo preromano a quello alto-medievale. Di notevole interesse è la statua bronzea con ritratto di Germanico, alta oltre 2,15 metri. La pinacoteca, collocata al secondo piano, conserva opere provenienti da chiese e palazzi locali, tra le quali si annoverano la tavola con Sant’Antonio Abate (1475), capolavoro di Pier Matteo d’Amelia, il “Cristo crocifisso tra i santi Firmina e Olimpiade” (1557), opera di Livio Agresti.
Altra grande attrazione turistica di epoca romana sono le Cisterne e l’ipogeo amerino, un insieme di cavità del sotterranee che i romani utilizzavano come via di fuga dalla città, come deposito o per la nota abilità nella progettazione degli impianti fognari e idraulici in generale.
Se volete conoscere meglio questo piccolo ma ricco borgo medievale e dei suoi tesori, vi consigliamo di approfittare di una visita guidata organizzata da Sistema Museo. L’itinerario “Amelia Millenaria” previsto ogni sabato pomeriggio, vi accompagnerà alla scoperta del centro storico, con ingresso alla torre civica oppure al teatro o al suggestivo Palazzo Petrignani.
Cosa Mangiare ad Amelia
Un’interessante visita alle aziende agricole e cantine locali non può certo mancare nel vostro percorso! Numerose le aziende agricole della zona dove è possibile osservare come le coltivazioni avvengano nel pieno rispetto della natura e assaporare eccellenti produzioni biologiche come miele, marmellate e salse! Provate poi a stuzzicare il vostro appetito con olio extravergine d’oliva DOP locale e gli eccellenti vini DOC o IGT (come lo Sciurio, il Carbio e il Ciliegiolo..) e non ve ne pentirete!
Ottimi accompagnati da formaggi e salumi…meglio ancora se accostati a prelibati primi piatti ai funghi, agli asparagi o al tartufo nero! Carne alla brace, cinghiale e cacciagione completano il menu locale.
E cosa mangiare ad Amelia come dolce? Particolarmente gustosi, tipici dell’amerino, sono i Fichi Girotti. Fatti essiccare, tagliati e riempiti di condimento (cioccolato e canditi; cioccolato e mandorle tostate; cioccolato e noci) i fichi vengono poi passati sotto una pressa artigianale fino a formare una sorta di mattonella dalla forma rotonda. Ogni fase della lavorazione è eseguita rigorosamente a mano!
Sperlonga
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