Il Pittore di Andocide è uno dei primi ceramografi dell’antica Grecia, attivo intorno al 530-515 a.C. e considerato uno degli artisti pionieri nella tecnica della pittura a figure rosse su ceramica. È noto principalmente per aver dipinto entrambi i lati di alcuni vasi con tecniche diverse: un lato con figure nere (la tecnica tradizionale usata fino ad allora) e l’altro con figure rosse, che rappresentava una novità nell’arte ceramica greca del tempo.
Origine del nome
Il Pittore di Andocide deve il suo nome al famoso ceramista Andocide, con cui collaborava. Il nome dell’artista non è noto, poiché la maggior parte dei ceramografi antichi non firmava le proprie opere, ma è stato riconosciuto e identificato dagli studiosi in base allo stile delle sue pitture.
Innovazione nella pittura a figure rosse
La tecnica a figure rosse, che il Pittore di Andocide contribuì a sviluppare, fu una delle innovazioni più significative nella ceramica greca. Questa tecnica permetteva una maggiore precisione nei dettagli anatomici e nelle espressioni delle figure umane rispetto alla tecnica a figure nere. Con le figure rosse, i contorni venivano lasciati nel colore naturale della terracotta e i dettagli venivano disegnati con pennelli, consentendo una maggiore libertà nell’uso delle linee sottili.
Opere principali
Il Pittore di Andocide è conosciuto per alcune famose anfore che mostrano entrambi gli stili. Uno degli esempi più noti è una anfora bilingue che rappresenta la figura del dio Eracle sia in figure nere che in figure rosse, probabilmente una delle prime manifestazioni di questa nuova tecnica.
Collaborazione con altri artisti
Sebbene fosse un innovatore, il Pittore di Andocide lavorò in stretta collaborazione con altri artisti, come il celebre Pittore di Lisippide, con cui condivideva la decorazione di alcuni vasi, uno con figure nere e l’altro con figure rosse. Questo periodo di transizione tra le due tecniche è fondamentale per comprendere l’evoluzione dell’arte vascolare ateniese.
L’adozione della tecnica delle figure rosse segnò un punto di svolta nella storia della ceramica greca. La tecnica a figure rosse divenne la modalità dominante di decorazione dei vasi nel periodo classico e influenzò fortemente il lavoro di generazioni successive di ceramografi, tra cui il celebre Pittore di Berlino e Eufronio.
Il Pittore di Andocide è quindi ricordato non solo per la sua abilità artistica, ma anche per il ruolo chiave che ha avuto nell’introduzione di una delle tecniche più importanti nella storia dell’arte greca antica.
Almqvist Osvald
Osvald Almqvist ha lasciato un’impronta significativa sull’architettura pubblica in Svezia, contribuendo a definire il paesaggio architettonico del paese con i suoi progetti funzionali e modernisti. La sua opera riflette una dedizione ai principi del funzionalismo, con un focus su utilità, efficienza e un’estetica sobria, che continua a influenzare l’architettura scandinava contemporanea.
Amadeo, Giovanni Antonio
La Madonna di Senigallia di Piero della Francesca
La Madonna di Senigallia è un dipinto a olio su tavola di noce (61×53,5 cm), realizzato dal pittore Piero della Francesca e conservato nella Galleria Nazionale delle Marche. La datazione è molto incerta, oscillante tra il 1470 e il 1485, e il nome dell’opera deriva dalla collocazione più antica conosciuta, la chiesa di Santa Maria delle Grazie di Senigallia.