Itinerari Culturali
Le chiese erette a partire dal XIII secolo da Francescani e Domenicani rispondono all’esigenza, comune ai due Ordini, di stabilire un intenso rapporto comunicativo con i fedeli. Alcuni caratteri ricorrono frequentemente e distinguono la loro tipologia dalle altre forme assunte dal Gotico:
- pianta a croce commissa (Tau),
- navata unica ampia,
- materiali poveri e semplicità delle strutture,
- tetto spesso a capriate scoperte.
Rientrano in questa tipologia:
Basilica di San Francesco ad ASSISI
La basilica (1228 – 1253) è composta da due chiese sovrapposte, entrambe ad un unica navata a croce commissa
Chiesa inferiore: spazio unitario coperto da ampie crociere con arconi a sesto acuto, che partono quasi dal pavimento
Chiesa superiore: navata coperta da grandi crociere a sesto acuto, impostate su pilastri a fascio poggianti alle pareti. Esterno in pietra grigio-rosata con facciata a capanna, divisa in tre zone da due cornici orizzontali: portale a doppio vano , grande rosone, timpano con oculo circolare. Fianchi rafforzati da robusti contrafforti semicilindrici
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Basilica di S. Antonio a PADOVA
La Basilica detta del Santo (1232 – 1307): caratteri romanici (facciata a capanna con loggette) e influsso bizantino (successione delle tre cupole emisferiche su alti tamburi cilindrici); influenza gotica: archi a sesto acuto e contrafforti laterali sviluppati come archi rampanti.
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S. Francesco a BOLOGNA
Iniziata nel 1236 da Marco di Brescia, presenta caratteri gotici di tipo francese nelle cappelle raggiateposte intorno al deambulatorio absidale e nei poderosi archi rampanti che sostengono all’esterno la struttura dell’abside; interno diviso in tre navate con volte a crociera e archio a sesto acuto su pilastri ottagonali.
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Santa Maria Novella a FIRENZE
Iniziata nel 1278 dai frati SIsto e Ristoro, è il capolavoro dell’architettura domenicana. Interno a tre navate a croce commissa; volte a crociera ogivali con costoloni; pilastri a croce molto distanziati da ampi archi a sesto acuto; disegno lineare delle nervature in pietra serena sull’intonaco bianco delle masse murarie. Lo spazio interno, ampio e luminoso, comunica volontà di chiarezza e di ordine razionale.
La facciata rinascimentale è del 1456, posteriore alla costruzione della chiesa fù progettata da LEON BATTISTA ALBERTI
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Basilica di Santa Croce a FIRENZE
Iniziata dai Francescani nel 1295, su progetto attribuito ad Arnolfo di Cambio, è una testimonianza del gusto gotico italiano nell’ampio respiro degli spazi, nella geometrica chiarezza delle forme e nel moderato sviluppo verso l’alto. Pianta a croce commissa con abside poligonaleaffiancato da cappelle disposte lungo il transetto. Interno a tre navate divise da pilastri ottagonali ampiamente distanziati, su cui sono impostati ampi archi acuti; un ballatoio divide in senso orizzontale la navata centrale.
Il tetto è a capriate scoperte. È stato osservato che le proporzioni di Santa Croce corrispondono a quelle della vecchia Basilica di San Pietro a Roma.
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