Un Viaggio tra Proprietà Medicinali e Tradizioni Culinarie
L’Artemisia vulgaris, conosciuta comunemente come assenzio selvatico o comune, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Originaria dell’Europa e dell’Asia, questa pianta dalle foglie aromatiche ha guadagnato popolarità nel corso della storia per le sue molteplici applicazioni, che spaziano dalla medicina tradizionale all’utilizzo in cucina.
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Aspetto e Caratteristiche: L’assenzio selvatico è una pianta maestosa, che può raggiungere un’altezza compresa tra 1 e 2 metri. Le foglie, di un verde argenteo sulla parte inferiore, sono finemente divise e emettono un profumo penetrante grazie agli oli essenziali presenti, come il cineolo e il canfora. I fiori, di colore verde o marrone-rossastro, sono piuttosto discreti.
Utilizzi Culinari: In molte culture, l’assenzio selvatico ha trovato impiego in cucina. Le foglie sono utilizzate come agente aromatizzante in alcuni piatti, conferendo loro un sapore unico. Inoltre, è stato storicamente impiegato per aromatizzare bevande, tra cui la birra.
Medicina Tradizionale: L’assenzio selvatico vanta una lunga storia di utilizzo nella medicina tradizionale. La presenza di composti come flavonoidi e oli essenziali ha portato a considerare questa pianta utile per trattare disturbi digestivi, problemi mestruali e come lieve sedativo. Tuttavia, è essenziale sottolineare che l’uso a fini medicinali dovrebbe avvenire sotto la supervisione di professionisti della salute.
Usi Culturali e Rituali: Oltre ai suoi impieghi pratici, l’assenzio selvatico ha anche un ruolo in diverse pratiche culturali e rituali. In alcune tradizioni, si ritiene che possieda qualità protettive ed è stato utilizzato in riti legati alla divinazione e al lavoro sui sogni.
Precauzioni: Nonostante le sue potenziali virtù, è fondamentale notare che alcune specie all’interno del genere Artemisia possono essere tossiche o causare reazioni allergiche. Prima di utilizzare l’assenzio selvatico a fini medicinali o culinari, è consigliabile cercare indicazioni da professionisti competenti.
In conclusione, l’Artemisia vulgaris rappresenta una pianta versatile che ha affascinato l’umanità per secoli. Dai campi della medicina tradizionale agli aromi in cucina, questa pianta continua a offrire un viaggio affascinante tra tradizione e modernità.
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Achillea, Achillea millefolium L.
Secondo la storia la sua azione cicatrizzante è stata scoperta da Achille che la usava per curare le ferite dopo la battaglia.
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Agrimonia
Agrimonia eupatoria, è una pianta erbacea perenne alta circa 40-60 centimetri, appartenente alla famiglia delle Rosaceae, dotata di un breve rizoma dal quale spunta un fusto cilindrico provvisto di peli, privo di foglie per buona parte della sua lunghezza, che termina con una infiorescenza racemosa dai fiori gialli.
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Iperico, Hypericum perforatum L. (erba di San Giovanni)
il nome Hypericum deriva dal greco “iper-eikon” che significa pianta che cresce sopra le vecchie statue, mentre perforatum si riferisce alla presenza di numerose ghiandole in tutta la pianta che hanno l’aspetto di piccoli fori. E’ stata considerata una pianta magica per molti secoli ed il suo utilizzo era legato alla notte di San Giovanni…