Barbabietola rossa di Chioggia PAT Veneto

 Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto

Barbabietola rossa di Chioggia, erbetta rossa, erbetta del Doge.

La Barbabietola rossa di Chioggia è una radice di aspetto fresco, colorazione esterna rosso brillante, più cupo a completa maturazione, di pasta bianca con evidenti caratteristici anelli rossi e succosi. La forma tipica è conico-rotondeggiante appiattita al colletto e deve presentarsi intera, liscia, senza lesioni o ammaccature, turgida e priva di odore o sapore estraneo. Le dimensioni ottimali sono comprese tra 5 e 8 cm di diametro.

Il clima mite della zona costiera di Chioggia e il terreno particolarmente sciolto permettono una accentuata precocità della produzione che può partire già da metà marzo. Escluso il periodo estivo, eccessivamente caldo e asciutto, la barbabietola rossa trova proprio nella zona di Chioggia e dintorni l’ambiente ideale per crescere armoniosamente e in modo naturale senza dannosi squilibri idrici o termici che influenzerebbero negativamente la qualità del prodotto finale.

La produzione principale è quella primaverile con semina autunnale in tunnel nella prima metà di novembre e raccolta a partire da marzo. La coltivazione non è molto complicata, implica però una scelta accurata del terreno più adatto. Per la produzione autunnale si procede con la semina in pieno campo all’inizio di agosto per raccogliere dalla fine di settembre e per tutto ottobre. Praticamente in via di abbandono è invece la semina a marzo con raccolta estiva, periodo nel quale gli ortaggi da “lessare” non incontrano notoriamente il favore dei consumatori. La raccolta è manuale e si effettua sradicando le piante e pulendole sommariamente. Segue lavaggio e confezionamento, che può avvenire con foglie (anche in mazzi) o senza, in confezioni commerciali standard.

Si consuma prevalentemente lessata e con poco condimento, anche saltata in padella, al forno, o tradizionalmente sotto la cenere (metodo di non facile realizzazione ma sicuramente adatto a garantire il mantenimento di tutte le sue proprietà nutrizionali), ma si può consumare anche in gustose insalate miste. La polpa, ridotta in purea, è usata come maschera di bellezza e contro gli arrossamenti della pelle. Le foglie (erbette) e gli steli fogliari (manici) sono utilizzabili come qualsiasi altra verdura cotta.

Tradizionalità

La barbabietola, come la rapa, è alimento umile e antichissimo. Coltivata regolarmente e con continuità in tutta Europa già dal XVI secolo, ha trovato nella zona di Chioggia il luogo ideale per una produzione primaverile di particolare precocità, che ne consente una possibile seconda produzione autunnale, mentre altrove è ortaggio solo estivo. Un tempo era molto conosciuta, apprezzata e largamente consumata e non è certo un caso se nella statistica del Mercato Ortofrutticolo di Chioggia dell’anno 1975 sono riportati ben 791 tonnellate annue di “erbette” commercializzate, una quantità quindi notevolmente più elevata rispetto alle circa 300 tonnellate degli ultimi anni. Un tempo il seme era prodotto solo in azienda ed era d’uso comune indicare la tipologia locale più pregiata come “erbetta del Doge”.

Territorio interessato alla produzione Comuni di Chioggia, Cavarzere, Campagna Lupia e Mira, in provincia di Venezia.

Castagne del Baldo PAT Veneto

La presenza del castagno nel veronese, in particolare nella zona d’interesse delle “castagne del Baldo” è antica e lo testimoniano sia la documentazione storica sia la presenza di alberi secolari. Nel 1566 Francesco Calzolari, studioso ed erborista, nel suo “Viaggio di Monte Baldo della magnifica città di Verona” scriveva: “…delle antiche et frondute selve di…

Leggi di +

Sopressa trevisana PAT Veneto

La sopressa è espressione di un sistema di relazioni economiche e culturali, che per secoli, ha caratterizzato la Marca Trevigiana. L’importanza era tale che il solenne rituale della macellazione del maiale, e sino alla trasformazione delle carni negli insaccati, veniva demandato alla persona esperta del luogo, variamente definita “el saladaro” o “el becher”. Era quello…

Leggi di +

Bogoni di Badia Calavena, lumache PAT Veneto

La lumaca del veronese appartiene alla stessa specie di quella caratteristica dell’arco alpino, l’Helix pomatia, dalla quale non si differenzia molto. L’animale è un mollusco dal corpo molle, protetto dal
guscio che può essere di colore molto vario, in ogni singolo “bogon”, in quanto dipende dall’alimentazione e dal tipo di ambiente circostante, sicché, anche a…

Leggi di +

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *