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Prodotto Agroalimentare Tradizionale del PIEMONTE
Formaggio semigrasso, a breve stagionatura. Le forme sono cilindriche ed hanno un peso variabile dagli 800 grammi ad 1 Kg. La crosta di colore paglierino, detta “camisa”, compare a partire dal quinto o sesto giorno di stagionatura. La pasta è compatta e morbida, di colore bianco. Il prodotto fresco ha un sapore piacevole e delicato, e conserva gli aromi delle essenze foraggiere di montagna. Nel formaggio maturo la sua pasta tende a diventare più cremosa.
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Territorio di produzione
Comunità Montana Bassa Valle Cervo in territorio del Comune di Pralungo e Valle Oropa in territorio del Comune di Biella
Metodo di preparazione
Il latte vaccino viene messo ad affiorare per 12 ore. Si procede poi con la scrematura. Dopo aver scaldato il latte a 25-30 °C, si aggiunge il caglio e si attendono circa 30-40 minuti per il coagulo. Si rompe la cagliata (anticamente con frusta in legno) in grumi della grandezza di una noce. Si lascia riposare la cagliata per 5 minuti, la si estrae e la si pone nelle fascere che si trovano in locali a temperatura ambiente. Successivamente le forme sono rovesciate su assi di legno, preferibilmente di abete, per lo sgocciolamento e coperte con “paglia di fieno”. La stagionatura (8-15 giorni) avviene in locali in pietra a pareti naturali.
Storia
Il Beddo ha un’antica tradizione di preparazione come è confermato dalle testimonianze orali. È prodotto per il consumo familiare e per arrichire alcuni piatti della tradizione locale, semplici e piuttosto poveri. La produzione del Beddo avveniva già dalla metà del secolo XVIII e i primi produttori furono dei margari di Candelo che nel periodo estivo si trasferivano con le loro mandrie all’alpeggio Zucca di Sant’Eurosia nel comune di Pralungo.
Curiosità
Nelle famiglie contadine il “Beddo” veniva spesso consumato a colazione con il pane in quanto intorno alle 7,00-8,00 del mattino erano già state svolte due ore di lavoro. In inverno si consumava spesso ai pasti con patate lesse. In cucina si può utilizzare per la preparazione di frittate, torte salate, sformati, gratin di patate.
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Tomino di Saronsella Chivassotto PAT
Formaggio a latte vaccino intero, a pasta molle, di breve stagionatura. La forma è la classica cilindrica a facce piane. Peso di circa 100 g. Crosta presente anche se molto leggera, di colore giallo paglierino con una copertura di muffe casearie bianche. Pasta di colore bianco latte con consistenza morbida, senza particolari occhiature. Sapore dolce…
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Miche di Cuneo PAT
Questo tipo di pane è molto vecchio, e la sua diffusione maggiore e definitiva risale al primo dopoguerra, quando, dopo anni di pane fatto con tutto quello che capitava, ci si poté permettere quel “pane bianco” che mancava da anni dai deschi familiari. La “micca” è più definita nella tradizione lombarda, dove la michetta denota…
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Scorzobianca o Barbabuc PAT
La Scorzobianca o Barbabuc (Tragopogon porrifolius L.) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteracee. Allo stato spontaneo, cresce in prati aridi, poco curati, in incolti, da 0 a 1000 m di altitudine e fiorisce da giugno ad agosto, differenziando uno scapo fiorale con capolini bruno-violacei.