Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Toscana (Pisa)
La Bonzola si presenta come un piccolo sacco ottenuto da una vescica di vitella gonfiata e asciugata al sole, al cui interno è contenuto del lardo vergine e della carne di guanciale macinata grossolanamente, il tutto aromatizzato con spezie e aromi naturali (aglio, pepe, nepitella e timo). La crema all’interno si presenta di un bel colore roseo punteggiato dalle spezie e dai frammenti di carne; il profumo è caratteristico e tipico del lardo fresco con note aromatiche e speziate; in bocca è abbastanza grasso, sapido con sensazioni morbide e avvolgenti con note di nocciola.
La vescica di vitello viene preventivamente lavata con acqua aceto e sale, poi gonfiata e fatta asciugare per alcuni giorni al sole. Una volta asciutta viene riempita con il composto (lardo, carne di guanciale e aromi sciolti a bassa temperatura); successivamente viene posta ad affinare per almeno un mese in locale adeguato.
Tradizionalità
Di questo prodotto se ne hanno notizie certe e documentate da parte di un norcino che sin dal 1955 ha iniziato l’attività nelle campagne Sanminiatesi. Secondo il vecchio detto che del maiale non veniva buttato via nulla la Bonzola è un altro tipico prodotto povero di recupero nato con lo scopo di riutilizzare il grasso in esubero prodotto dai pesanti suini dell’epoca. Si trattava di aromatizzare questo lardo e conservarlo in un involucro altrettanto povero per poi poterlo riutilizzare per condire carni poco saporite o per friggere (in alternativa all’olio extra vergine di oliva più costoso).
Produzione
C’è una sola norcineria che storicamente produce la Bonzola a San Miniato. Mediamente ne produce 300 pezzi all’anno, venduti quasi tutti direttamente in negozio, solo una piccola percentuale viene destinata ad altri negozi locali.
Territorio di produzione
Comune di San Miniato.