Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Trentino
Il burro è prodotto con crema di latte che può essere trasformata cruda o previa pastorizzazione. Il colore è paglierino molto chiaro se la panna deriva da latte di vacche alimentate a base di fieno nelle stalle oppure può tendere al giallo- paglierino carico nel caso di prodotto ottenuto da latte di vacche alimentate al pascolo o in alpeggio; il colore deriva dai betacaroteni presenti nella flora tipica e caratteristica dei pascoli alpini. Il sapore è dolce e delicato per le panne ottenuto da latte di vacche alimentate a fieno, mentre è di un dolce più carico e di un aroma più intenso nel caso di latte da vacche alpeggiate o al pascolo.
Cenni storici e curiosità
In tutto il Trentino il burro, parallelamente al formaggio, vanta una storia plurisecolare e la fama di essere tra i migliori prodotti. Tale rinomanza si accentua in particolare per quello ottenuto nella stagione estiva: un burro di qualità altissima per il sapore e per l’alto contenuto di beta-caroteni e vitamine liposolubili, grazie alla ricca biodiversità vegetale. Tale burro, frutto di una artigianalità produttiva, espressione di un millenario impegno dell’economia alpestre, sinonimo di bontà e genuinità delle produzioni a latte crudo, conserva anche dopo refrigerazione l’intenso bouquet di aromi, la ricchezza in vitamine liposolubili e beta-carotene (causa del caratteristico colore giallo) così importanti per una corretta alimentazione dell’infanzia. Storicamente il burro aveva un valore economico molto più elevato rispetto al formaggio. Ed è per questo motivo che la tradizione casearia trentina presenta tipicamente formaggi ottenuti da latte parzialmente scremato.
Carne “fumada” di Siror PAT
Pancetta arrotolata all’aglio o panceta ligada all’ai della Val Rendena PAT Trento
Pancetta di maiale maturo, aromatizzata all’aglio, arrotolata e stagionata, da consumare come affettato o come ingrediente per cucinare.
Sìsam PAT di Trento
Pesce aromatizzato da consumarsi crudo come antipasto o pietanza. Viene utilizzata l’Alborella del lago di Garda