Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO
Burro di forma rettangolare, di colore biancastro e sapore di panna. Il burro di San Filippo in origine la preparazione del burro avveniva per semplice affioramento della crema recuperata con un mestolo forato.
Per migliorare la resa ed ottenere un quantitativo maggiore di crema è stato introdotto l’uso della scrematrice, ossia una vasca a dischi che consente di separare la crema dal latte; la crema viene fatta riposare per circa 2 giorni. La burrificazione vera e propria viene eseguita per mezzo di una zangola in legno (zangolatura), che, ruotando sul proprio asse, mette in forte agitazione la crema, consentendo la rottura e l’amalgama dei globuli di grasso, con fuoriuscita della parte residua di acqua, (latticello). L’ultima operazione cui è sottoposto il burro è la formatura: da un etto ad un kg.
AREA di Produzione: Contigliano (Rieti)
Ricotta secca PAT Lazio
La sua presenza storica nella produzione e nei mercati locali è plurisecolare e riscontrabile da documenti storici. La Ricotta secca è citata nell’Atlante dei Prodotti Tipici: “I Formaggi”, redatto dall’Istituto Nazionale di Sociologia Rurale (1991), anche se si fa riferimento solo alla ricotta secca prodotta in provincia di Rieti.
Ricotta viterbese PAT Lazio
Ricotta di pecora e capra dei Monti Lepini PAT del Lazio
Ricotta dolce ottenuta dal siero della lavorazione di latte ovino e caprino, con aggiunta di una minima percentuale di latte ovi-caprino al momento della coagulazione. Si presenta con una struttura grumosa, asciutta e compatta, pezzatura da 0,5 a 1 kg, forma tronco-conica, sapore dolce, mai salato.