Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia
Formaggio a pasta compatta realizzato con latte di pecora della Valle del Belice che nel periodo di maturazione subisce una fermentazione che lo differenzia totalmente da altri pecorini. Il nome Caciotta sta per piccolo formaggio dato che viene prodotto in pezzature da 1 Kg. Fino a 4 Kg., gli Elimi invece erano antichi abitanti di Segesta che poi fondarono Calatafimi.
Tecnologia di lavorazione
Il latte di pecora della Valle del Belice proveniente da una o più mungiture alla temperatura di 36°C viene coagulato in caldaie di rame o d’acciaio con l’ausilio di caglio d’agnello in pasta, dopo circa 30 minuti la cagliata viene portata alla temperatura di circa 42°C e successivamente rotta con l’ausilio di un attrezzo di legno “rotula” in piccoli frammenti a mo di chicchi di riso, quindi la massa caseosa viene disposta in fiscelle di giunco o di plastica dove rimane per circa 24 ore dopo che viene immessa in salamoia satura. Uscita dalla salamoia viene posta nei locali di stagionatura dove rimane per un periodo minimo di tre mesi e successivamente può essere avviata al consumo.
Tradizionalità
La caciotta degli Elimi ha profonde radici nel territorio di produzione; la leggenda vuole che una famiglia di calafimesi per sfuggire ad una vendetta di mafia alla fine dell’ottocento si trasferisce in Sardegna e dato che erano pastori continuarono a farlo. Ritornati in Sicilia iniziarono a fare il suddetto formaggio che in parte deriva dalla tradizione Sarda miscelata alla cultura casearia Siciliana
Territorio di produzione
Calatifimi, Vita.
Grano Duro PAT Sicilia
L’infiorescenza è una spiga composta, formata da spighette sessili. Il frutto è una cariosside ricca di glutine a frattura vitrea, l’apparato radicale è fibroso. Dalla lavorazione delle cariossidi che vengono macinate nei mulini, si ottiene la farina e la crusca.
Caciocavallo palermitano PAT Sicilia
Cosi di Ficu Cosi Duci PAT Sicilia
Prodotto della pasticceria con ripieno di conserva di fichi secchi e mandorle tostate e macinate. Il dolce si ottiene dalla lavorazione delle farine a grano duro e doppio zero con zucchero, vanillina, ammoniaca e strutto.