Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
I Monti Lattari costituiscono la dorsale della Penisola Sorrentina, divisa tra la Provincia di Napoli e quella di Salerno. Furono definiti già dagli antichi romani: Montes Lactarii, cioè ricchi di latte, per via delle numerose capre di razza detta “napoletana”, produttrici di un ottimo latte, allevate in questa zona.
Ancora oggi le capre napoletane, seppure in via di estinzione, pascolano in stato semibrado per i monti Lattari cibandosi di cereali, producendo un latte pregiatissimo, con il quale si confeziona la caciotta ‘e zi’ Maria, o caciotta di capra dei Monti Lattari, un formaggio prodotto da generazioni nel piccolo comune di Pimonte. è una caciotta fresca o brevemente stagionata, non eccessivamente profumata, caratterizzata da un sapore delicatissimo e tendenzialmente dolce, ideale come ripieno per la pasta fresca e come accompagnamento a salumi o verdure.
Prodotta in varie pezzature, dai 400 g. fino al kilo, in forme che ricordano un tronco di cono o un doppio tronco di cono, oltre che per il suo gusto tipico, fresco e naturale, è apprezzata per la sua particolare leggerezza e il suo basso contenuto calorico. è, dunque, un formaggio che riesce a coniugare il gusto dei sapori antichi con le moderne tendenze della scienza dell’alimentazione che consiglia il consumo di cibi a basso contenuto di calorie e grassi.
Territorio di produzione
Monti Lattari Comune di Pimonte
Ravioli capresi PAT Campania
Mais rosso di Baselice PAT Campania
Forma della spiga (impropriamente chiamata pannocchia) allungata, di colore rosso, lunghezza 25 cm ma variabile, cariossidi ricche di antocianine e beta carotene.