Calamita del lago di Fondi PAT Lazio

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO

La Calamita del Lago di Fondi è un pesce di taglia media (300-500 g), lungo normalmente dai 20 ai 30 cm; in casi particolari può raggiungere 60 cm. Vive bene nelle acque salmastre e in quelle dolci, da cui scende al mare nel periodo della riproduzione. Il corpo è slanciato, cilindrico, compresso nella parte caudale, ricoperto da grosse scaglie. La testa è massiccia, appiattita dorsalmente a differenza di quella del cefalo comune che presenta una forma tondeggiante; la palpebra adiposa è molto ridotta, formando soltanto un sottile anello intorno all’occhio.

Il corpo di colore grigio-argenteo con sottili bande cefalo-caudali più scure, il dorso è azzurro con fianchi solcati da strisce longitudinali, la parte ventrale è bianca argentea. Sull’opercolo è presente una macchia dorata a contorni indecisi, bordata sia anteriormente che posteriormente da un alone scuro; alla base della pinna pettorale è presente una macchia scura; le pinne sono grigiastre. Si alimenta di microrganismi e di ogni genere di sostanze organiche; in primavera si nutre anche di germogli teneri delle alghe. La carne del pesce si presenta tenera e di colore bianco.

METODO DI PRODUZIONE

Nel Lago di Fondi la pesca di questo pesce viene, ancora oggi, praticata dalla maggior parte dei pescatori con la tradizionale imbarcazione denominata “barchino”. Si tratta di una barca di legno che può raggiungere velocità elevate, costruita localmente a mano, molto leggera e caratterizzata dal fondo piatto che ne permette una maggiore manovrabilità, tanto da essere spostata con un solo remo. Oltre a questa tradizionale imbarcazione vengono anche impiegati gozzi e barche più grandi.

A seconda della tipologia di imbarcazione utilizzata si possono distinguere 3 tipi di pesca:

  • “pesca veloce con il barchino”: una volta individuato il branco di pesci, la rete viene gettata e chiusa a cerchio; i pesci tendono a dirigersi verso l’esterno del cerchio rimanendo così, intrappolati nella rete;
  • “pesca pesante con il gozzo”: una volta individuato il branco di pesci, la rete viene gettata e chiusa a cerchio, successivamente la rete viene tirata fuori manualmente dai pescatori, il pesce che tenta di svincolarsi finisce nella sacca;
  • “pesca pesante con barca”: si cala la rete in acqua lasciandola per diverse ore (generalmente tutta la notte), successivamente viene tirata manualmente dai pescatori.

La pesca viene effettuata tutto l’anno, sebbene i periodi migliori per quantità e qualità del prodotto siano concentrati in aprile-giugno e settembre-novembre. In quest’ultimo periodo la carne risulta essere più gustosa.

CENNI STORICI

Il Lago di Fondi è uno dei pochi frammenti rimasti dell’originario paesaggio naturale della piana di Fondi dopo le bonifiche degli anni Trenta. Ha conservato un patrimonio naturale tale da essere designato Parco Naturale. La Calamita, identificata come Liza Ramada da Risso nel 1826, trova da sempre nel Lago di Fondi, collegato al mare Tirreno attraverso canali emissari e foci, il suo habitat ideale. E’, infatti, un pesce migratore: la riproduzione avviene in mare, mentre l’accrescimento, fino al raggiungimento della maturità sessuale, si ha in acque interne.

Dal lavoro eseguito nell’ambito del “Programma operativo 1989-1993 per lo sviluppo delle zone rurali del Lazio” risulta che nel bacino idrografico del Lago di Fondi, questa specie, detta Muggine Calamita, da cui Calamita, risulta abbondante e regolarmente distribuita, tanto da costituire una delle specie ittiche dominanti anche in relazione alla sua ampia valenza ecologica. Si parla di calamite già nella Statistica del Regno di Napoli, del 1811, voluta da Murat.

Si legge a proposito del Lago di Fondi: “Vi si moltiplicano in una maniera prodigiosa tinche, cefali, calamite, latterini ed una infinità di altre specie ancor nuove. Innoltre i due emissarj col quale il Lago di Fondi comunica col mare formano una circostanza favorevolissima alla generazione dè pesci”. Per arrivare a tempi più recenti, sappiamo con certezza che la Cooperativa dei pescatori del Lago di Fondi nata nell’immediato dopoguerra è ancora oggi attiva e specializzata in pesca di Calamite.

Ulteriore prova dell’attività di pesca legata a questo pesce è costituita da una serie di fotografie degli anni ottanta che ritraggono i pescatori al largo, alle prese con le reti, e altre in cui si mostra orgogliosamente il “bottino”, il “riposo” con le reti in barca ed il ritorno a casa. Un’altra foto datata 1979, mostra i pescatori a riva mentre dispiegano la rete in cui sono ben visibili le Calamite catturate.

Territorio di produzione

Provincia di Latina: Lago di Fondi

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