SCARICA in formato PDF DISCIPLINARE VINO CAPRI DOP
“Capri” è una Denominazione di Origine Protetta che ricomprende al suo interno i vini bianco e rosso prodotti, secondo determinate regole, all’interno dell’Isola di Capri.
Uvaggio
Il vino Capri Bianco viene prodotto utilizzando uve provenienti, per almeno l’80%, dai vitigni Greco e Falanghina (quest’ultima deve rappresentare, da sola, minimo il 50% del totale). Per la restante parte, concorrono il Biancolella, fino ad un massimo del 20%. Il Capri Rosso, invece, è vinificato a partire da uve Piedirosso (minimo 80%) e altri vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione in provincia di Napoli (massimo 20%).
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Il colore giallo paglierino del Capri Bianco conosce diversi gradi di intensità. L’odore è gradevole e caratteristico e si accompagna ad un sapore fresco e secco. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è di 11% vol. Il Capri Rosso, invece, è di una tonalità rosso rubino, con variazioni di intensità, e raggiunge un titolo alcolometrico volumico totale minimo di 11,5% vol. Al palato è asciutto e sapido, l’odore risulta vinoso e gradevole.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione è limitata alla sola Isola di Capri, con i suoi due comuni: Capri e Anacapri. Un territorio che raggiunge al massimo poco più di 100 metri di altitudine, dando vita ad un ambiente luminoso e ventilato.
Specificità e note storiche
La storia di Capri e della sua vocazione vitivinicola è strettamente legata a quella dell’Impero Romano. Fu durante la dominazione di Roma, infatti, che la vinificazione conobbe il suo periodo d’oro e il vino di Capri fu apprezzato dai romani, ricevendo addirittura le lodi dell’Imperatore Tiberio.