Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna
Capretto sardo da latte o Crabittu
Il Capretto sardo deve rispondere alle seguenti caratteristiche organolettiche; la carne deve avere colore chiaro o rosato, dal sapore delicato e selvatico dovuto all’alimentazione fatta esclusivamente di latte materno, prodotto da capre che vivono allo stato brado nei pascoli mediterranei e che si alimentano di pascoli e di macchia mediterranea.
DESCRIZIONE DELLE METODICHE DI LAVORAZIONE, CONSERVAZIONE E STAGIONATURA
La capra è allevata in azienda che dispone di spazi naturali, demaniali e di proprietà, ricchi di essenze naturali. I capretti tenuti in ricoveri, vengono portati alle madri quando queste rientrano dal pascolo, rimanendo con loro sino al mattino successivo. Più tradizionalmente vengono allattati una volta al giorno, al mattino e rinchiusi al buio. Il capretto è alimentato con solo latte materno. Vengono eliminati a 4/6 settimane quando pesano dai 4 agli 8 Kg.
Prodotto in carcassa (non viene suddiviso) con macellazione alla sarda (la retina di grasso che avvolge l’intestino viene tolta e appesa alla parete della pancia) e successivamente refrigerato.
Tradizionalità
Dichiarazione rilasciata dall’Assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale della Regione Autonoma
della Sardegna sulla conformità al D.M. 390/99. “COSTANZA DEL METODO DI PRODUZIONE OLTRE 25 ANNI”
TERRITORIO di PRODUZIONE: Tutto il territorio della Regione Autonoma della Sardegna
Binu de arangiu PAT della Sardegna
Olio di Lentischio Ollu de stincini PAT Sardegna
Gli scritti e le memorie storiche comprovano che questa pratica di estrazione dell’olio dal lentischio, risale agli anni venti quando, subito dopo la prima guerra mondiale, tanto era il bisogno di approvvigionamento di oli alimentari.
BELU o TRIPPA DI TONNO PAT
Stomaco del tonno, da consumare fresco, ma anche, soprattutto in passato, opportunamente tagliato ed essiccato con la salatura.