Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna
Cardi selvatici sott’olio – Gureu aresti cunfittau, cardu gureu, cardu freu.
Il prodotto confezionato si presenta in vasi di vetro sigillati, contenente porzioni di coste della pianta di cardo selvatico conservate sott’olio. Il cardo selvatico (nome scientifico: Cynara cardunculus), è una pianta poliennale, a sviluppo cespuglioso, con foglie disposte a rosetta intorno all’apice vegetativo, di altezza variabile a seconda del terreno e dell’umidità disponibile. La parte edule, piuttosto amara, e costituita dalle coste delle foglie (nervatura principale), dall’apice vegetativo e dalle brattee fiorali, racchiuse a formare un capolino, che compaiono sulla pianta ad inizio primavera, e con cui si possono preparare i carciofini selvatici sott’olio (Cugutzula o Pubuntzula).
Per la preparazione dei cardi selvatici sott’olio si utilizzano i carducci ancora teneri che crescono spontanei nelle campagne, una volta individuati i ceppi, l’ideale sarebbe lasciarli in loco per due giorni dopo averli rincalzati con il terreno fino alla cima per consentire l’imbiancamento e intenerire le foglie; se questo non è possibile si avrà cura di raccogliere i carducci giovani e teneri. Una volta raccolti si dovrà immediatamente procedere all’asportazione delle parti più coriacee, le spine, le foglie più esterne e le parti di lembo; quindi si effettua il lavaggio accurato in acqua resa acidula dal limone e da una spruzzata di aceto e si porzionano le parti in tocchetti regolari della lunghezza di circa 5-6 cm., asportando la pellicola esterna.
I tocchetti di cardi vanno fatti bollire in acqua salata, a cui avremmo aggiunto un bicchiere di aceto forte ed una manciata di crusca di grano, per circa venti minuti. Una volta cotti si scolano e si lasciano raffreddare disposti su un canovaccio, quindi si dispongono all’interno dei contenitori di vetro immersi in olio extra vergine d’oliva, per insaporire ulteriormente, si può aggiungere all’olio un trito di aglio e prezzemolo. I vasetti sigillati vanno sottoposti, per la conservazione, ad un processo di pastorizzazione. Il
prodotto adeguatamente pastorizzato ha una scadenza di un anno.
Tradizionalità
Il cardo selvatico è una pianta spontanea della Sardegna conosciuta ed utilizzata nella tradizione agroalimentare, come condimento e per la preparazione di contorni, come da testimonianze storiche verbali e scritte sicuramente dal secolo scorso.
Territorio di produzione: Intera regione Sardegna
Salame di Pozzomaggiore PAT Sardegna
Da alcune fonti scritte e orali, è possibile affermare che la ricetta e la tecnica di produzione del salame sono giunte in Sardegna con un’ imprenditore di origine veronese, Ugo Pesarin, nei primi anni del ‘900. E’ una famosa tradizione tramandata da generazioni, molto diffusa a Pozzomaggiore e zone limitrofe.
Coccoi de Fracca PAT Sardegna
Si tratta di un insaccato di carne di maiale o di cinghiale che assume la forma di una lunga salsiccia di circa 120 cm. Il sapore è deciso, piccante, la consistenza, dopo la cottura, è uniformemente cremosa.
Sapa di fico d’india PAT della Sardegna
Denso liquido di colore marrone chiaro, ottenuto dalla prolungata cottura della polpa e del succo dei frutti del fico d’india, utilizzato per la preparazione dei dolci.