Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto
Si tratta di carne di pecora, in particolare di agnello, agnellone o di castrato della razza autoctona locale Lamon. Il prodotto finito si presenta esternamente di consistenza compatta, di colore bruno scuro, con un profumo intenso di ginepro. Il colore al taglio è rosaceo. Il gusto è caratteristico, di sapore deciso e salato.
La carne “de fea” viene frollata e poi posta in vasche di vetro a macerare con la concia, esclusivamente preparata con sale (70%) e pepe (30%). I pezzi vengono disposti a strati, cosparsi con la concia e lasciati a macerare per almeno 48 ore, durante le quali viene effettuato un riposizionamento dei pezzi di carne che vengono girati. La carne conciata viene poi collocata su griglie e posta nel locale di affumicatura dove viene esposta ad un fumo freddo generato da segatura di legni duri e bianchi, come il faggio e il carpino, a cui vengono frapposte fronde di ginepro. Questo processo dura dalle 4 alle 5 ore, durante le quali la carne viene girata più volte fino ad ottenere un’affumicatura completa; la carne è lasciata riposare sulle griglie sino a completa asciugatura e poi tolta e preparata per la vendita. È commercializzata tal quale, a pezzi di varie misure. La carne è utilizzata in vari modi: può essere cotta alla griglia, inserita nella minestra d’orzo o essere tagliata sottile, come il carpaccio, bagnata con succo di limone.
Tradizionalità
Nel libro “Le razze Ovine autoctone del Veneto”, Padova 2002, si legge “Nel bellunese la pastorizia, in particolare quella transumante, ha origini remote, ma è solo nel feltrino che ha avuto il suo massimo sviluppo e ha trovato la possibilità di mantenersi fino ai nostri giorni. […] In provincia di Belluno, Lamon si
pone di diritto tra i paesi che guardano al settore ovino per la sua storia e la sua tradizione di pastori. Sebbene, oggi, la pastorizia abbia assunto un ruolo marginale, è stata ugualmente tramandata la preparazione di questo prodotto tipico dei pastori lamonesi, la “carn’ de féa ‘nfurmigàa (carne di pecora affumicata)”, tuttora consumato nel territorio lamonese.
Territorio interessato alla produzione: Provincia di Belluno ed in particolare il comune di Lamon.