Carso Evaporitico e Grotte dell’Appennino Settentrionale

Questa proprietà seriale è un terreno carsico epigenico di gesso insolitamente ben conservato ed esteso. Comprende un’altissima densità di grotte: oltre 900 grotte in un’area relativamente piccola, con oltre 100 km di grotte in totale. È il primo e il meglio studiato fenomeno carsico evaporitico al mondo, con lavori accademici iniziati nel XVI secolo. Comprende anche alcune delle grotte di gesso più profonde esistenti, che raggiungono i 265 metri sotto la superficie.

Il canyon nella grotta di S. Calindri Copyright: © Graziano Agolini
ID▾Nome e posizioneStato ParteCoordinateProprietàZona cuscinetto
1692-001Alta Valle secchiaItaliaN44 22 47,8
E10 23 20,1
1.596 ettari1.294 ettari
1692-002Bassa collina reggianaItaliaN44 35 6
E10 35 56
274 ettari1.385 ettari
1692-003Gessi di Zola predosaItaliaN44 27 40
E11 13 13
57 ettari128 ettari
1692-004Gessi BolognesiItaliaN44 26 11,5
E11 23 42,4
237 ettari325 ettari
1692-005Vena del Gesso Romagnola – M.te PenzolaItaliaN44 16 44
E11 34 22
70 ettari4.775 ettari
1692-006Vena del Gesso Romagnola – M.te CasinoItaliaN44 15 49
E11 37 56
281 ettari
1692-007Vena del Gesso Romagnola – M.te MauroItaliaN44 14 17
E11 42 24
962 ettari
1692-008Evaporiti di San LeoItaliaN43 55 5
E12 20 45
119 ettari165 ettari
1692-009Gessi di OnfernoItaliaN43 52 30
E12 32 51
84 ettari276 ettari

Il patrimonio seriale del Carso Evaporitico e delle Grotte dell’Appennino Settentrionale costituisce il più importante esempi completi, eccezionali e accessibili dei fenomeni carsici nel gesso e nell’anidrite condizioni climatiche subtropicali umide. Situato nel nord Italia, questo sito seriale unisce di più ambiti studiati a livello internazionale per quanto riguarda l’idrogeologia, la mineralogia e la speleologia del carsismo evaporitico sistemi dal XVI secolo: sono considerate le esplorazioni e le scoperte avvenute in quest’area pietre miliari nello sviluppo delle rispettive discipline. Come evidenziato dall’analisi comparativa, molti speleotemi e minerali sono unici di questa zona, a causa di un complesso rapporto tra rocce, evoluzione geologica e clima. La proprietà seriale comprende tutti i depositi che ospitano tipologie diverse di evoluzione mineralogica del gesso, compresa la sua trasformazione in anidrite e alabastro oltre a tutti le aree di studio storico descritte nelle pubblicazioni speleologiche pionieristiche.

Infatti, nonostante il carsismo evaporitico sia generalmente considerato poco spettacolare, in questa zona costituisce un caratteristica prominente del paesaggio e in alcuni si possono osservare cristalli alti più di un metro località. Si trova in una fascia molto stretta fatta di scogliere verticali emergenti dalle argille circostanti possibile studiare l’evoluzione dei depositi evaporitici mesozoici e cenozoici, con la stessa facilità di accesso che hanno portato alla loro esplorazione fin dall’era pre-scientifica. In realtà, le grotte sono state esplorate fin dalla preistoria, e divennero una delle prime aree di scavo di lapis specularis, il splendidi cristalli trasparenti, che potrebbero sostituire il vetro in epoca romana.

Scavo nel l’area nominata è strettamente regolamentata al fine di preservare le grotte e il paesaggio. Gli standard di protezione, gestione (ivi comprese specifiche misure di protezione degli ipogei) e monitoraggio garantire la tutela dei fenomeni del Carso Evaporitico e delle Grotte dell’Appennino Settentrionale e degli ecosistemi ad essi collegati verranno preservati e continueranno ad evolversi naturalmente. Per questi motivi quest’area può essere considerata un unicum sull’intero pianeta, che raccoglie, protegge, documenta e rende disponibile agli scienziati di tutto il mondo l’insieme delle forme carsiche e fenomeni che si sviluppano nelle evaporiti nei climi subtropicali-umidi.

Criterio (viii): Il bene seriale nominato comprende uno degli evaporitici più completi sistemi carsici nel mondo. Da una combinazione eccezionale di condizioni climatiche subtropicali umide e un contesto geologico peculiare, l’area candidata è unica al mondo nel suo genere. Costituisce uno dei posti migliori dove osservare e studiare il carsismo nei depositi di gesso e anidrite.

In un’area relativamente piccola si trovano oltre 900 grotte (tra le più grandi, profonde e complesse di questa VII tipo nel mondo) permettono un facile accesso alla maggior parte dei fenomeni osservabili nel carsismo evaporitico, a contesto geologico non ancora rappresentato nella Lista del Patrimonio Mondiale.
Possiedono una ricchezza non comune di concrezioni e minerali rari, talvolta unici in queste grotte attirò naturalisti e scienziati sin dal XVI secolo. In questi luoghi la disciplina della speleologia in nacquero le evaporiti e decine di fenomeni furono qui descritti per la prima volta. Oggi le rocce e le grotte dell’Appennino Settentrionale rappresentano quanto di meglio documentato scientificamente carsismo solfato-salgegnetico nel mondo dal punto di vista geologico, speleologico e idrologico. Questi le caratteristiche possono essere facilmente accessibili ed esplorate, rendendo quest’area un luogo leader per la ricerca sul carsismo evaporitico.

Fonte @ Unesco.org

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