Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
Castagna di colore marrone scuro, con ampio ilo rettangolare e torcia lunga e pubescente. La dimensione è medio grande e ogni riccio contiene mediamente tre frutti. Può essere consumata fresca, ottima come caldarrosta o trasformata in farina.
Curiosità: nel suo luogo d’elezione è comunemente denominata “Jonna del Partenio”. la pianta è molto diffusa e il legame del castagno con le popolazioni dell’entroterra è stato negli anni passati molto forte, tanto da identificarlo come l’albero per eccellenza, i vecchi e maestosi alberi presenti nella composizione dei boschi, i materiali di costruzione delle dimore confermano una consolidata e lunga tradizione con questa pianta.
La valorizzazione della “Jonna del Partenio” in versatili lavorazioni è obiettivo e ragion d’essere della rinascita di una frazioncina collinare del borgo irpino di Cervinara (Av). Castello è il nome di questa piccola frazione, a indicare l’esistenza, visibili i resti, di un castello di origine longobarda
Ideali per la trasformazione in farina, le castagne sono essiccate su grate in legno e seccate lentamente con fuoco basso per circa 40 giorni. Una volta raggiunta la giusta umidità, vengono pulite e macinate per ottenere la fragrante farina.
Territorio di produzione
Parco del Partenio – Avellino
Spantorrone di Grotta PAT Campania
Sciroppo di arancia bionda PAT Campania
Cavolo da minestra PAT Campania
Le foglie, raccolte scalarmente, sono prive di cuticola cerosa evidente il che le rende adatte al consumo umano, sia come ingrediente fondamentale di minestre, sia come mezzo estemporaneo di cottura (ad esempio, del parrozzo o anche delle salsiccie sotto la cenere). Diffusa nell’orticoltura di montagna, per la resistenza a gelate tardive ed al clima rigido.
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