Le Ville Italiane ed i loro Giardini
Fonte @sambelli.it
Eretto nel 1914 per il drammaturgo Sem Benelli, il progetto del castello è ad opera del suo stesso scenografo Giuseppe Mancini che qui si cimentò in una delle sue rare realizzazioni architettoniche, con una struttura eclettica che richiama il Coppedè.“Il castello delle beffe” (parafrasando il titolo della più celebre opera di Sem Benelli) è caratterizzato da volumi compatti e definiti in modo complesso attorno ad una sorta di torre centrale.
Sembra quasi sfidare il suo osservatore attraverso i chiaroscuri, l’accostamento di materiali eterogenei (pietra, mattoni, marmi colorati), i suoi elementi pittorici e le maioliche, ma anche nella forma, con vetrate imprevedibili, logge, nicchie, balconi e terrazze nascoste che invitano alla continua scoperta e contemplazione di questa autentica opera d’arte.
Atrio monumentale
La teatralità delle scelte architettoniche dello scenografo Mancini emerge con estrema chiarezza varcando la soglia del maestoso atrio monumentale, con i suoi marmi policromi, le sue spiccate verticalizzazioni e un sistema di quinte e nicchie in chiaroscuro.
Tra gli elementi di maggior impatto che caratterizzano il maestoso atrio, spiccano indubbiamente l’elegante scalinata in marmo elicoidale con le sue linee sinuose, l’abile gioco di contrasti che si estende dal pavimento alle vetrate che accompagnano lo sguardo al cielo fino alla lunetta centrale che, con i suoi giochi di luce magistrali, trasforma l’ingresso del castello in uno spettacolo sempre nuovo e che varia ad ogni ora del giorno.
Un tripudio di agave, eucalyptus, pini marittimi e conifere d’alto fusto che si estende su una superficie di oltre 10.000 metri quadrati.
Il parco del Castello Sem Benelli è un autentico angolo di paradiso, un lussureggiante esemplare di macchia mediterranea che si estende fino al mare. All’interno del parco è possibile fruire di un comodo e ombreggiato vialetto – intervallato da graziose panchine in pietra e muratura e da ampie terrazze prendisole – che garantisce passeggiate fresche e riposanti e un piacevolissimo refrigerio anche in piena estate. È inoltre solcato da una pratica scalinata in pietra, ideale per raggiungere rapidamente la casetta del poeta e la zona a mare privata.
Villa Barberini, Castel Gandolfo ROMA
Villa Barberini sorge nell’area di un preesistente villa fatta edificare dall’imperatore Domiziano. Castel Gandolfo fu acquistato dalla Camera Apostolica nel 1596 dai Savelli, ultimi feudatari delle terre appartenute, nel Medioevo, ai Gandolfi e, a seguire, ai Capizucchi.
Villa Lechi a Montirone (BS)
Il palazzo Lechi, anche conosciuto come villa Lechi, è un palazzo nobiliare sito in Montirone che prende il suo nome dal fautore della sua realizzazione, il nobile Pietro Lechi. Costituisce un esempio di dimora patrizia settecentesca in stile Rococò presente sul territorio bresciano.
Castello Ducale di Agliè a Torino
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