Prodotto Agroalimentare Tradizionale del PIEMONTE
La Biellese è una razza ovina autoctona del Piemonte originaria della zona del Biellese poi diffusasi anche nelle province di Torino, Cuneo, Asti, Novara e Vercelli. La testa, sprovvista di corna, è a profilo convesso con orecchie larghe e pendule. Il vello è di colore bianco, ma si trovano anche, in minima percentuale, soggetti con il vello nero.
Territorio di produzione
L’area di produzione comprende: la provincia di Biella, l’Alto Canavese in provincia di Torino e la provincia del Verbano Cusio Ossola.
Metodo di preparazione
Le pecore di razza Biellese sono allevate con il sistema transumante: in alpeggio per 5-6 mesi e nell’ovile in fondo valle o in pianura nel periodo invernale. Vi sono anche greggi nomadi che trascorrono il periodo estivo in montagna mentre nel periodo invernale utilizzano il sottobosco e il pascolo itinerante. La produzione principale è l’agnello leggero di 15-20 kg nato nell’autunno, allattato dalla madre e venduto per Natale. Il castrato di 12-18 mesi con il peso vivo di 65-80 kg è prodotto prevalentemente dagli allevatori nomadi. Il latte materno e l’erba di pascolo costituiscono l’unica alimentazione di questi soggetti. La resa è elevata, la carne risulta magra, di colore rosso chiaro. La lavorazione consiste essenzialmente nella macellazione del capo. Nella pianura torinese e cuneese, il latte delle pecore Biellesi è utilizzato anche per la produzione di tomette e ricotta di pecora.
Storia
Fin dal Medioevo si hanno notizie dell’artigianato laniero e del contemporaneo allevamento delle pecore nell’area del Biellese. I primi censimenti dell’agricoltura, e del settore ovino in particolare, risalgono alla fine del 1700. Uno Standard della razza Biellese fu definito ufficialmente nel 1959 con un decreto ministeriale poi modificato nel 1985.