Basilicata
LENTICCHIA DI ALTAMURA IGP

La coltivazione della “Lenticchia di Altamura” non può essere abbinata ad altre coltivazioni di legumi per non alterarne le qualità organolettiche. La semina inizia a novembre e termina a marzo e il disciplinare prevede, inoltre, che la resa massima sia di 2,5 tonnellate di granella per ettaro. Dopo la raccolta, le lenticchie sono pulite, separate da corpi estranei (come le pietre) e confezionate per l’immissione al consumo.

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LENTICCHIA DI ALTAMURA IGP

Basilicata
PEPERONE DI SENISE IGP

Il Peperone di Senise è seminato tra febbraio e marzo. La maturazione è graduale e la raccolta deve essere eseguita manualmente da agosto quando la buccia del peperone è rossa. Dopo la raccolta, i peperoni sono lasciati essiccare al sole per circa 2-3 giorni fino a quando il contenuto in acqua non arriva al 10-12%. La tipologia in polvere si ottiene dal peperone macinato.

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PEPERONE DI SENISE IGP

Basilicata
FAGIOLI DI SARCONI IGP

Per coltivare il Cannellino e il Borlotto, il terreno è preparato in aprile e maggio con l’ausilio di trattrice. L’innesto è effettuato con la seminatrice ad una profondità di 4-7 cm e le file sono distanti da 50 a 70 cm. Per gli ecotipi locali nani e rampicanti, il terreno è preparato a giugno – luglio con un innesto ad una profondità tra 30 e 50 cm.

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FAGIOLI DI SARCONI IGP

Abruzzo
OLIVA ASCOLANA DEL PICENO DOP

Le tecniche di coltivazione delle olive sono descritte nel disciplinare di produzione. Tutti gli impianti sono strutturati in modo da poter permettere alle piante di avere un buon ricambio di aria e la densità non deve superare le 300 piante per ettaro. L’irrigazione delle piante è consentita, ma deve essere sospesa 20 giorni prima della raccolta, che avviene dal 10 settembre al 20 ottobre.

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OLIVA ASCOLANA DEL PICENO DOP

Abruzzo
PATATA DEL FUCINO IGP

La patata del Fucino è coltivata con la metodologia tradizionale della zona di produzione. Il disciplinare dispone che la coltivazione possa essere integrata e biologica. Inoltre, la coltivazione segue le “Norme Tecniche di Difesa” redatte annualmente dal Servizio Fitosanitario della Regione Abruzzo. Per coltivare la Patata è necessario un “buon letto di semina” che favorisce la crescita delle radici del tubero e si realizza con un’aratura a fondo almeno di 30/40 cm. La semina inizia a marzo e termina a maggio. Il seme è posto non al di sotto dei 65 cm e fino a 90 cm, mentre lungo la fila varieranno tra i 20 e i 35 cm. Quando i tuberi hanno raggiunto la maturità fisiologica, ovvero quando la buccia non si lascia staccare dalla polpa, sarà possibile raccoglierli in un periodo che va dal 20 luglio al 15 novembre.

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PATATA DEL FUCINO IGP

Veneto
MARRONE DI SAN ZENO DOP

L’articolo 5 del disciplinare di produzione del Marrone di San Zeno descrive in maniera dettagliata le modalità di coltivazione dei castagneti che avvengono in una fascia di vegetazione tra i 250 e i 900 m di altitudine. Per garantire le caratteristiche peculiari del frutto, il disciplinare vieta l’utilizzo di qualsiasi prodotto di sintesi.

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MARRONE DI SAN ZENO DOP

Toscana
FARINA DI NECCIO DELLA GARFAGNANA DOP

Per ottenere la Farina, gli alberi di castagno sono coltivati secondo la metodologia stabilita dal disciplinare. Quando i frutti sono maturi vengono raccolti, separati da quelli guasti ed essiccati in un apposito contenitore di legno denominato “metato”. A seguito della battitura (pulitura), le castagne sono molite con la tipica macina in pietra. Al termine dell’elaborato processo di produzione, la farina è immessa al consumo solo a partire dal 1°dicembre.

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FARINA DI NECCIO DELLA GARFAGNANA DOP

Toscana
FARINA DI CASTAGNE DELLA LUNIGIANA DOP

Per ottenere la farina è necessario un lungo ed elaborato processo di lavorazione. I castagni sono coltivati secondo le regole stabilite dal disciplinare. Dopo la raccolta, le castagne vengono essiccate in contenitori detti “gradili” per un minimo di 25 giorni. Le castagne sono macinate con i tradizionali mulini in pietra. Per garantire la qualità della farina non è possibile macinare più di 5 quintali di castagne al giorno. La molitura deve essere effettuata entro il 30 gennaio dell’anno in cui è stata effettuata la raccolta.

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FARINA DI CASTAGNE DELLA LUNIGIANA DOP

Sicilia
FICODINDIA DI SAN CONO DOP

Il Ficodindia di San Cono è coltivato in terreni arati e fertilizzati secondo quanto previsto dall’articolo 5 del disciplinare. La raccolta si svolge dal 20 agosto al 30 settembre per il primo frutto in fiore (Agostano) e dal 10 settembre al 31 dicembre per il secondo (Tardivo). Dopo la raccolta, i frutti che non presentano le caratteristiche adeguate sono scartati, mentre gli altri sono privati delle spine e immessi al consumo.

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FICODINDIA DI SAN CONO DOP

Sicilia
PISTACCHIO VERDE DI BRONTE DOP

Il disciplinare di produzione presenta, all’articolo 5, la descrizione del metodo di ottenimento del Pistacchio. Gli impianti sono consociati o mono culturali e la loro densità varia in base alle esigenze. La raccolta inizia la seconda decade di agosto fino alla prima decade di ottobre ed è eseguita manualmente con bacchiatura sulle reti o per brucature. I pistacchi sono liberati dal mallo con ausili meccanici e essiccati ad una temperatura inferiore a 50° C. Per evitare il contatto con agenti esterni il prodotto è inserito in sacchi di juta e dopo lo stoccaggio è immesso al consumo.

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PISTACCHIO VERDE DI BRONTE DOP