Sicilia
NOCELLARA DEL BELICE DOP

Per coltivare la Nocellara è necessario che gli uliveti siano iscritti negli appositi albi che si trovano in ogni comune della zona di produzione. Le modalità di coltivazione seguono le buone prassi indicate dalla Regione Sicilia, per la parte di concimazione, irrigazione e raccolta, che avviene, nella maggior parte dei casi, a mano.

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NOCELLARA DEL BELICE DOP

Sardegna
CARCIOFO SPINOSO DI SARDEGNA DOP

Il metodo di ottenimento e coltivazione del Carciofo Spinoso di Sardegna è regolamentato dal disciplinare che ne descrive i passaggi e gli elementi chimici utilizzati per la concimazione. Per tutelare le caratteristiche organolettiche del carciofo, il terreno coltivato è ben drenato e arato in profondità. Dopo la crescita, i carciofi sono tagliati a mano e confezionati nelle medesime aree geografiche di coltivazione. Considerate le particolari peculiarità del carciofo, è preferibile che questo sia conservato senza subire particolari manipolazioni.

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CARCIOFO SPINOSO DI SARDEGNA DOP

Lazio
PEPERONE DI PONTECORVO DOP

L’elevata reputazione del peperone è data dalla sue caratteristiche organolettiche come l’alta digeribilità. Queste caratteristiche sono strettamente legate alle condizioni pedo-climatiche dell’area. Il peperone viene infatti coltivato in terreni tendenzialmente sciolti e con buon contenuto di argilla, con presenza di calcare, ben drenanti in modo da permettere un rapido smaltimento degli eccessi idrici.

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PEPERONE DI PONTECORVO DOP

Lazio
NOCCIOLA ROMANA DOP

La Nocciola Romana è un prodotto di altissima qualità coltivato nella splendida cornice dei monti Cimini e Sabatini. I monti sono nati da antiche colate laviche e sono ricchi di sostanze essenziali, quali il potassio e altri microelementi favorevoli alla crescita della pianta e alla formazione di sostanze aromatiche nel frutto. Il clima della zona, con temperature medie miti, consente al nocciolo di evitare gelate che potrebbero compromettere la qualità del frutto.

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NOCCIOLA ROMANA DOP

Lazio
FAGIOLO CANNELLINO DI ATINA DOP

Il Fagiolo Cannellino è un simbolo del territorio di coltivazione. Il legame tra il fagiolo e la zona geografica si evince dalle sue caratteristiche, in particolare per il suo tegumento sottile dato dalla composizione del terreno. Infine, il fagiolo si distingue da altri prodotti per la sua consistenza morbida e soffice.

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FAGIOLO CANNELLINO DI ATINA DOP

Trentino Alto Adige
MELA VAL DI NON DOP

Mela Val di Non – La coltivazione del frutto inizia con una giusta preparazione e nutrizione del terreno, effettuata con sostanze organiche. La raccolta è svolta rigorosamente a mano e, dopo di questa, le mele sono conservate in celle frigorifere e commercializzate.

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MELA VAL DI NON DOP

Emilia Romagna
PATATA DI BOLOGNA DOP

La Patata di Bologna DOP è un prodotto appartenente alla varietà “Primura”. Quando è immessa al consumo, la patata ha una buccia liscia e senza difetti esterni che possano alterare le sue caratteristiche. Il calibro è ricompreso tra i 40 e i 75 mm e la polpa è di colore bianco tendente al giallo paglierino con una consistenza farinosa. La patata pesa intorno ai 100 g ed è ricca di acqua, carboidrati e proteine. Grazie all’equilibrio tra la sostanza secca e la polpa e per la sua alta conservabilità , la Patata di Bologna è utilizzata in molte ricette.

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PATATA DI BOLOGNA DOP

Emilia Romagna
AGLIO DI VOGHIERA DOP

La DOP Aglio di Voghiera è una pianta con bulbi luminosi e uniformi di color bianco, unitamente a tuniche sfumate di rosa. La forma del bulbo dell’Aglio di Voghiera è rotondeggiante, regolare, compatta e solo leggermente appiattita. Nel bulbo ci sono numerosi bulbilli perfettamente uniti uno all’altro.

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AGLIO DI VOGHIERA DOP

Campania
CIPOLLOTTO NOCERINO DOP

La coltivazione del Cipollotto è altamente specialistica. Dopo la fase di aratura, è eseguita la fase della fresatura per predisporre il terreno alla coltivazione. Se nel terreno sono state rilevate particolari patologie, la concimazione è effettuata solo con prodotti autorizzati per la coltura specifica. L’investimento massimo stabilito dal disciplinare è di 200 piante al mq, con una distanza tra le fila di 20-35 cm.

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CIPOLLOTTO NOCERINO DOP

Abruzzo
CAROTA DELL’ALTOPIANO DEL FUCINO IGP

La coltivazione della Carota nell’Altopiano del Fucino risale al 1950, quando i primi agricoltori notarono non solo la rendita economica del prodotto, ma anche i benefici che la coltivazione apportava al terreno. II Fucino ha trovato nella «Carota dell’Altopiano del Fucino» la sua coltura trainante, grazie anche alle peculiarità che il territorio stesso riesce a trasmettere al prodotto.

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CAROTA DELL’ALTOPIANO DEL FUCINO IGP