Puglia
LIMONE FEMMINELLO DEL GARGANO IGP

Il limone Femminello del Gargano è coltivato con la tecnica tradizionale consolidata negli anni. La densità massima per ettaro varia tra le 250 e le 400 piante. Nel periodo che va da maggio ad ottobre, le piante di limone sono irrigate e la concimazione è composta da materiale organico. La raccolta può avvenire tutto l’anno e generalmente si effettua a mano, con l’utilizzo di forbici. La resa massima non deve superare le 35 tonnellate per ettaro. Infine, il confezionamento avviene nella zona di produzione del limone.

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LIMONE FEMMINELLO DEL GARGANO IGP

Puglia
LENTICCHIA DI ALTAMURA IGP

La coltivazione della “Lenticchia di Altamura” non può essere abbinata ad altre coltivazioni di legumi per non alterarne le qualità organolettiche. La semina inizia a novembre e termina a marzo e il disciplinare prevede, inoltre, che la resa massima sia di 2,5 tonnellate di granella per ettaro. Dopo la raccolta, le lenticchie sono pulite, separate da corpi estranei (come le pietre) e confezionate per l’immissione al consumo.

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LENTICCHIA DI ALTAMURA IGP

Puglia
ARANCIA DEL GARGANO IGP

La conformazione dei terreni in cui le arance sono coltivate è calcarea. Dopo l’innesto, alle piante viene data una forma comunemente denominata “cupola”. La tipologia di concime usato è il letame ovino-caprino. In alternativa, si ricorre a concimazioni a base di perfosfati. La raccolta inizia da inizio Dicembre a fine Agosto e il confezionamento avviene nel medesimo luogo di lavorazione.

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ARANCIA DEL GARGANO IGP

Puglia
UVA DI PUGLIA IGP

I terreni dove l’uva è coltivata sono ben drenati, permeabili e indenni da possibili attacchi di parassiti e virus. I vigneti sono allevati con la forma a pergola a tetto orizzontale, chiamata il “tendone”. La densità di piantagione è compresa tra un minimo di 1.100 ed un massimo di 2.100 viti per ettaro e la distanza fra i filari dovrà essere compresa fra 2,2 e 3 m. La produzione di uva non dovrà essere superiore a 30 tonnellate per ettaro.

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UVA DI PUGLIA IGP

Puglia
LA BELLA DELLA DAUNIA DOP

Il disciplinare, all’articolo 4, descrive tutte le caratteristiche colturali tipiche della zona di produzione. La raccolta avviene direttamente dall’albero, a partire dal 1 ottobre, e varia a seconda della tipologia di olive: per le olive verdi deve essere effettuata quando la parte esterna tende al verde paglierino, mentre per le olive nere quando tende al rosso. Anche il metodo di lavorazione si differenzia a seconda della tipologia: il metodo “Sivigliano” è utilizzato per le olive verdi e il metodo “Californiano” per le olive nere. Al termine del processo di lavaggio, le olive vengono poste in appositi contenitori di vetro con salamoia e immesse al consumo.

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LA BELLA DELLA DAUNIA DOP

Piemonte
MELA ROSSA CUNEO IGP

La Mela Rossa Cuneo è coltivata in terreni dove la densità massima è di 4.000 piante per ettaro, disposte in modo da avere un’ottima esposizione al sole. La raccolta è effettuata quando il frutto è maturo e si evince dalla colorazione rossa e intensa. Prima di essere commercializzate, le mele sono refrigerate. La loro produzione massima è pari a 60 tonnellate per ettaro.

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MELA ROSSA CUNEO IGP

Piemonte
MARRONE DELLA VAL DI SUSA IGP

I terreni dove si coltiva il Marrone della Valle di Susa sono situati dai 350 ai 1.050 m di altitudine. La densità degli impianti non può superare le 120 piante per ettaro per i vecchi impianti e 150 piante per ettaro per i nuovi. La raccolta dei frutti è svolta a mano o con l’ausilio di mezzi meccanici e inizia dal 20 di settembre per concludersi il 10 novembre. Prima di essere immesso al consumo, entro 30 giorni dalla raccolta, il marrone è sottoposto alla “curatura”, un lavaggio in acqua a temperatura ambiente per un periodo dai 2 agli 8 giorni; oppure a caldo, consistente nell’immersione dei frutti in acqua a 48 C° per 50 minuti e successivamente tenuti in acqua fredda per altri 50 minuti. Questo processo è finalizzato ad aumentare la buona conservazione del prodotto.

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MARRONE DELLA VAL DI SUSA IGP

Piemonte
NOCCIOLA DEL PIEMONTE IGP

La Nocciola può essere coltivata in due diverse modalità: “a cespuglio” e, solo in alcuni casi, “a monocaule”. La raccolta si esegue con mezzi meccanici e non deve modificare le caratteristiche dei frutti. La nocciola intera in guscio deve essere confezionata entro il 31 dicembre successivo all’anno di raccolta

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NOCCIOLA DEL PIEMONTE IGP

Piemonte
FAGIOLO CUNEO IGP

Per la coltivazione del Fagiolo il terreno è seminato nel periodo tra aprile e luglio con una quantità massima di seme ad ettaro pari a 120 kg. La concimazione del terreno è composta da azoto, fosforo in pre-semina, calcio, magnesio in pre-semina e letame la cui somministrazione avviene prima dell’aratura. I fagioli sono protetti da bastoncini nella c.d. forma “tenda di indiano”, un sistema che collega i bastoncini di tutte le piante per proteggerle dagli agenti atmosferici. La raccolta avviene da maggio a novembre. La resa massima del fagiolo a maturazione cerosa è di 150 quintali per ettaro, mentre per la tipologia a granella secca è di 45 quintali per ettaro.

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FAGIOLO CUNEO IGP