Lazio
PATATA DELL’ALTO VITERBESE IGP

Il terreno è arato a circa 30 cm per consentire all’acqua piovana di penetrare perfettamente. La semina si svolge nel periodo tra il 15 febbraio e il 15 maggio e la raccolta inizia nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 30 settembre e si può effettuare anche con l’ausilio di mezzi meccanici. Dopo la raccolta le patate sono lavate, selezionate e tagliate nei vari formati.

View More Lazio
PATATA DELL’ALTO VITERBESE IGP

Lazio
KIWI DI LATINA IGP

Per coltivare il Kiwi sono utilizzate due modalità di allevamento: la prima è il “tendone” e la seconda è la “pergoletta”. In rispetto a quanto previsto dal disciplinare, il numero di piante per ettaro non deve essere inferiore a 400. La raccolta del frutto, senza il peduncolo, avviene quando il grado Brix ha un valore di 6.2°Brix e la durezza è non inferiore a 6 kg. Il limite massimo di produzione per ettaro non deve superare i 380 quintali.

View More Lazio
KIWI DI LATINA IGP

Lazio
CARCIOFO ROMANESCO DEL LAZIO IGP

Per coltivare il Carciofo, il terreno è adeguatamente preparato con un’aratura di 50-60 cm e l’impianto delle piante avviene da agosto ad ottobre. L’irrigazione può iniziare da agosto e gli interventi di soccorso sono permessi in inverno solo se la stagione è stata particolarmente asciutta. Per garantire un buon raccolto, le piante affette da elementi patogeni sono estirpate dal campo e bruciate. Infine, la raccolta del carciofo, secondo quanto stabilito dall’articolo 5 del disciplinare, è effettuata a mano a partire da gennaio fino al mese di maggio.

View More Lazio
CARCIOFO ROMANESCO DEL LAZIO IGP

Lazio
SEDANO BIANCO DI SPERLONGA IGP

La semina del Sedano Bianco avviene a Luglio e, prima della fioritura, i semi sono contenuti in contenitori e con presenza di luce. La coltivazione si basa su un importante lavoro di selezione finalizzato soprattutto ad enfatizzare il colore chiaro dei piccioli. La raccolta è effettuata a mano, tagliando la pianta nella parte inferiore al colletto. Dopo la raccolta, l’esposizione al sole deve essere ridotta al minimo per non alterare le caratteristiche del prodotto.

View More Lazio
SEDANO BIANCO DI SPERLONGA IGP

Arancia rossa di Sicilia IGP

L’IGP Arancia Rossa di Sicilia comprende i frutti appartenenti alle varietà Tarocco, Moro e Sanguinello. L’Arancia Rossa di Sicilia può essere immessa al consumo solo con il logo della Indicazione Geografica Protetta figurante su almeno l’80 % dei frutti e confezionata nel rispetto delle norme generali e metrologiche del commercio ortofrutticolo. Per le arance destinate a spremute e succhi non è prevista la bollinatura sui singoli frutti.

View More Arancia rossa di Sicilia IGP

Emilia Romagna
RISO DEL DELTA DEL PO IGP

Per garantire le qualità organolettiche del riso, il terreno è concimato con concime minerale solo quando è necessario. Infatti, questo è ricco di minerali, come il potassio, per i quali ad esempio non è necessaria sempre l’aggiunta del concime minerale relativo. Inoltre, può essere coltivato per otto anni e poi lasciato a riposo per due. La semina è realizzata in acqua o in asciutta sul terreno lavorato che sarà sommerso di acqua. La quantità massima di seme utilizzabile per ettaro è di 300 kg. La lavorazione deve avvenire in stabilimenti e secondo procedure che garantiscano, al Riso del Delta del Po, il mantenimento delle caratteristiche sopra indicate.

View More Emilia Romagna
RISO DEL DELTA DEL PO IGP

Toscana
FUNGO DI BORGOTARO IGP

Il fungo cresce in maniera spontanea nei boschi. L’inizio del periodo di raccolta deve essere non antecedente al 1° aprile e la fine non successivo al 30 novembre. Durante le operazioni di raccolta è fatto divieto di: utilizzare strumenti in legno, ferro e plastica che possono ledere e danneggiare il micelio fungino o l’apparato radicale delle piante arboree ed arbustive; danneggiare il sottostante micelio; utilizzare prodotti ottenuti per sintesi chimica al fine di stimolare la produzione o l’accrescimento dei carpofori.

View More Toscana
FUNGO DI BORGOTARO IGP

Emilia Romagna
MELONE MANTOVANO IGP

Il Melone Mantovano è coltivato in campo aperto o in serra. La semina inizia ad aprile e il trapianto delle piantine, invece, a partire da febbraio fino a luglio. Per ottenere le caratteristiche organolettiche per cui è famoso, il melone matura in maniera naturale senza concimazioni chimiche o forzature.

View More Emilia Romagna
MELONE MANTOVANO IGP

Emilia Romagna
Fungo di Borgotaro IGP

Il fungo cresce in maniera spontanea nei boschi. L’inizio del periodo di raccolta deve essere non antecedente al 1° aprile e la fine non successivo al 30 novembre. Durante le operazioni di raccolta è fatto divieto di: utilizzare strumenti in legno, ferro e plastica che possono ledere e danneggiare il micelio fungino o l’apparato radicale delle piante arboree ed arbustive; danneggiare il sottostante micelio; utilizzare prodotti ottenuti per sintesi chimica al fine di stimolare la produzione o l’accrescimento dei carpofori.

View More Emilia Romagna
Fungo di Borgotaro IGP

Emilia Romagna
ASPARAGO VERDE DI ALTEDO IGP

Il terreno delle coltivazioni è arato ad una profondità di 40 e 60 cm e drenato per evitare possibili ristagni di acqua. Il disciplinare prevede che le piantine siano sistemate a “dimora” entro gli ultimi 10 giorni di aprile, sistemate in solchi di 30 cm di profondità. I germogli sono raccolti dopo 2 anni entro il 20 giugno. Per rallentare il processo di deterioramento, gli asparagi sono trasportati nel centro di raccolta e raffreddati. Dopo quest’ultima operazione, sono confezionati e immessi al consumo.

View More Emilia Romagna
ASPARAGO VERDE DI ALTEDO IGP