Campania
MELANNURCA CAMPANA IGP

La coltivazione della Melannurca avviene in diverse modalità secondo quanto stabilito dal disciplinare di produzione. Tra queste ci sono il “franco di melo”, il “vaso a pieno vento”, il “portinnesti locali” e, infine, la forma di coltivazione “a parete”. La resa massima è di 45 tonnellate ad ettaro e la raccolta dei frutti dalla pianta deve essere effettuata a mano. Gli impianti idonei alla produzione della Melannurca devono essere necessariamente iscritti nell’apposito elenco e sono sempre monitorati attraverso sopralluoghi da un Organismo di Controllo che ne verifica i requisiti sopra descritti.

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MELANNURCA CAMPANA IGP

Campania
LIMONE DI SORRENTO IGP

Il Limone diSorrento IGP La tecnica di coltivazione segue la metodologia tradizionale che consiste nel sistemare le piante sotto impalcature di pali di legno, quasi sempre di castagno, con coperture in tessuto. Con questa tecnica, i frutti sono protetti dalle intemperie degli agenti atmosferici e maturano in maniera progressiva e naturale. Il disciplinare prevede che la densità di impianto non deve essere superiore a 850 piante per ettaro e la raccolta non deve oltrepassare le 45 tonnellate. La raccolta si tiene tra il 1° gennaio e il 31 ottobre di ogni anno ed è eseguita a mano.

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LIMONE DI SORRENTO IGP

Campania
CASTAGNA DI MONTELLA IGP

Il terreno su cui la Castagna di Montella è coltivata è ubicato a circa 1.000 metri di altezza. La metodologia di coltivazione è finalizzata a non alterare le caratteristiche del prodotto e ogni tipo di forzatura dei frutti è vietata. Dopo la raccolta, eseguita a mano e con ausilio di strumenti meccanici, i frutti selezionati sono essiccati e immessi al consumo a partire dal 4 ottobre.

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CASTAGNA DI MONTELLA IGP

Campania
CARCIOFO DI PAESTUM IGP

Le note distintive del carciofo sono favorite dal lavoro degli agricoltori che mantengono da generazioni una tecnica di coltivazione fatta di cura e precisione. La piantina di carciofo è trapiantata in terreni adeguatamente arati tra la seconda metà di luglio e la fine di agosto ed è raccolta a mano nei mesi tra febbraio e maggio. Successivamente, il carciofo è confezionato nei medesimi luoghi di produzione e conservato a una temperatura di 4°C per un massimo di 72 ore.

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CARCIOFO DI PAESTUM IGP

Campania
POMODORO SAN MARZANO DELL’AGRO SARNESE-NOCERINO DOP

Per coltivare il Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino occorre innestare le piantine entro il 15 Aprile di ogni anno (può protrarsi fino al 25 Maggio) e sistemarle in forma verticale. Nel periodo tra il 15 Luglio ed il 15 Ottobre viene effettuata, esclusivamente a mano, la raccolta seguita dalla lavorazione dei frutti. L’ultima fase prevede che i pomodori siano puliti, separati dalla pelle e trattati in base alla tipologia. Infine, il Pomodoro viene confezionato e posto in barattoli debitamente sigillati.

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POMODORO SAN MARZANO DELL’AGRO SARNESE-NOCERINO DOP

Campania
POMODORINO DEL PIENNOLO DEL VESUVIO DOP

Il Pomodorino è coltivato in pieno campo e le piante si sviluppano in verticale sostenute da paletti per non far cadere i frutti. La raccolta inizia a giugno e termina ad agosto e si realizza tagliando direttamente il grappolo. In seguito, i pomodori sono i legati tra loro con un filo, formando il “piennolo”, con questa forma, i frutti non si deteriorano e conservano le loro caratteristiche organolettiche. La raccolta è effettuata a mano, nel periodo compreso tra il 20 giugno ed il 31 agosto e la produzione unitaria massima è fissata in 25 tonnellate, rapportata ad ettaro di coltura specializzata.

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POMODORINO DEL PIENNOLO DEL VESUVIO DOP

Calabria
PATATA DELLA SILA IGP

Per coltivare la patata il terreno è arato e liberato dai ristagni d’acqua. La coltura ha una rotazione biennale e la semina si svolge da metà aprile a fine giugno. La raccolta inizia la seconda metà di agosto e finisce il 30 novembre e viene eseguita a mano o con mezzi meccanici. Dopo la raccolta, la patata è conservata in luoghi idonei per almeno 8 mesi. Il disciplinare prevede anche la conservazione in celle frigorifere, ma vieta l’utilizzo di ogni trattamento chimico.

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PATATA DELLA SILA IGP

Calabria
CIPOLLA ROSSA DI TROPEA CALABRIA IGP

La metodologia di coltivazione cambia in base alla categoria della cipolla. L’irrigazione può variare in base all’andamento pluviometrico e alla tipologia di terreno. Dopo la raccolta, i bulbi dei cipollotti devono subire l’eliminazione della tunica esterna; invece, la cipolla da consumo fresco è privata della tunica esterna ed è sottoposta al taglio della coda e, infine, la cipolla da serbo è esposta per 8-15 giorni sul terreno per essere asciugata.

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CIPOLLA ROSSA DI TROPEA CALABRIA IGP

Calabria
CLEMENTINE DI CALABRIA IGP

Per coltivare le Clementine di Calabria è necessario che le coltivazioni siano inserite in apposito Albo attivato, aggiornato e pubblicato ogni anno. La densità massima per ettaro è 1.200 piante e le modalità di concimazione e irrigazione sono decise dalla Regione Calabria. Infine, la raccolta si svolge tra ottobre e febbraio e i frutti raccolti, prima dell’immissione al consumo, sono conservati in celle frigorifere tra 4-6 °C.

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CLEMENTINE DI CALABRIA IGP

Calabria
LIMONE DI ROCCA IMPERIALE IGP

La coltivazione del Limone di Rocca Imperiale può essere di tre tipologie: tradizionale, integrata e biologica. Il momento più delicato è la raccolta che deve essere svolta a mano senza nessun altro tipo di ausilio per non rovinare le qualità del frutto. Dopo la raccolta, il frutto è conservato in ambienti umidi ad una temperatura di massimo 11 °C e per un tempo massimo di 60 giorni.

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LIMONE DI ROCCA IMPERIALE IGP