Vini d’Abruzzo
TERRE AQUILANE o TERRE DE L’AQUILA IGP

Terre Aquilane o Terre de L’Aquila IGP Il bianco (titolo alcolometrico volumico totale minimo 11% vol.), anche frizzante, è di color giallo paglierino, con un intenso odore fruttato e un gusto tipico, secco, sapido. Diversamente, la tipologia passito (16%) ha colore tendente all’ambra con l’invecchiamento. Il rosso (11% vol.), anche frizzante, è di color rubino con profumo fruttato, complesso e sapore armonico, tipico. La versione novello (11,50% vol.) ha riflessi violacei e un gusto fresco e vellutato. Il Passito (16% vol.), invece, ha un colore tendente al granato, con odore intenso e sapore dolce e vellutato. Il rosato (10,50% vol.) anche frizzante, presenta un colore rosa più o meno carico con profumo intenso, persistente e sapore tipico e secco. Per le variazioni sui parametri in funzione del vitigno utilizzato si rimanda al disciplinare.

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TERRE AQUILANE o TERRE DE L’AQUILA IGP

Vini d’Abruzzo
COLLI APRUTINI IGP

I vini IGP “Colli Aprutini” bianco e bianco frizzante (titolo alcolometrico volumico totale minimo 10,00% vol.) presentano un colore giallo paglierino con un profumo fruttato e un sapore secco e sapido. Il bianco passito (16,00% vol.) tende al color ambra con l’invecchiamento. La versione rosso (10,50% vol.), anche frizzante, abbina il colore rosso rubino con un profumo fruttato e un sapore armonico. Il rosso passito (16,00% vol.) tende al color granato, con odore intenso e sapore dolce, vellutato. Il novello (11,00% vol.), invece, si differenzia per i riflessi violacei. Il rosato (10,50% vol.), anche frizzante, è di colore rosa e si caratterizza per un odore persistente e un sapore tipico, secco. I parametri possono variare in funzione del vitigno utilizzato, come indicato puntualmente nel disciplinare.

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COLLI APRUTINI IGP

Vini d’Abruzzo
del VASTESE o HISTONIUM IGP

I vini ad IGP “del Vastese” o “Histonium” bianchi (titolo alcolometrico volumico totale minimo 10,00% vol.), anche frizzanti si presentano di color giallo paglierino, odore fruttato e sapore secco. La tipologia passito (16,00% vol.) è tendente all’ambra a seconda dell’invecchiamento. Il rosso (10,50% vol.), anche frizzante, è di color rosso rubino, con un profumo fruttato e un sapore armonico. Il rosso novello (11,00% vol.) ha riflessi violacei, mentre la versione passito è tendente al granato ed ha sapore dolce. Il rosato (10,50% vol.), anche frizzante, è di color rosa, profumo persistente e sapore secco, mentre il rosato novello (11,00% vol.) si distingue per l’odore fruttato e il sapore fresco. I parametri possono variare in funzione del vitigno utilizzato.

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del VASTESE o HISTONIUM IGP

Vini d’Abruzzo
COLLINE FRENTANE IGP

L’Indicazione Geografica Protetta “Colline Frentane” è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, da uno o più vitigni idonei alla coltivazione in Abruzzo. È prevista una quota minima dell’85% per la specificazione dei vitigni a bacca bianca Chardonnay, Cococciola, Falanghina, Fiano, Greco, Malvasia bianca lunga, Manzoni bianco, Montonico, Moscato, Passerina, Pecorino, Pinot bianco, Pinot grigio, Sauvignon, Trebbiano, Vermentino, per le uve a bacca bianca. È prevista una quota minima dell’85% per la specificazione delle uve a bacca nera Aglianico, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Ciliegiolo, Merlot, Pinot nero, Primitivo, Sangiovese, Syrah. Per la restante parte (massimo 15%) possono essere utilizzate le uve dei vitigni a bacca di colore corrispondente, idonei alla coltivazione in Abruzzo.

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COLLINE FRENTANE IGP

Vini d’Abruzzo
COLLINE TEATINE IGP

L’Indicazione Geografica Protetta “Colline Teatine” è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vitigni idonei alla coltivazione in Abruzzo. È possibile specificare uno dei vitigni, a bacca bianca Bombino, Chardonnay, Cococciola, Falanghina, Fiano, Garganega, Greco, Malvasia, Manzoni bianco, Montonico, Moscato, Passerina, Pecorino, Pinot bianco, Pinot grigio, Riesling, Sauvignon, Trebbiano, Vermentino, e, a bacca nera, Aglianico, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Ciliegiolo, Merlot, Pinot nero, Primitivo, Sangiovese, Syrah. In questi casi, il vino deve esser prodotto da uve provenienti, per almeno l’85%, dal corrispondente vitigno. A concorrenza, possono essere utilizzati altri vitigni a bacca di colore corrispondente, non aromatici, idonei alla coltivazione in Abruzzo, fino ad un massimo del 15%.

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COLLINE TEATINE IGP

Vini d’Abruzzo
COLLINE PESCARESI IGP

I vini ad IGP “Colline Pescaresi” devono essere ottenuti da uve provenienti da vitigni idonei alla coltivazione in Abruzzo. La specificazione di uno dei vitigni a bacca bianca (Biancame, Bombino, Chardonnay, Cococciola, Falanghina, Fiano, Greco, Malvasia, Manzoni bianco, Montonico, Moscato, Mostosa, Passerina, Pecorino, Pinot bianco, Pinot grigio, Riesling, Sauvignon, Sylvaner verde, Traminer, Trebbiano, Vermentino) o di uno dei vitigni a bacca nera (Aglianico, Barbera, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Ciliegiolo, Dolcetto, Maiolica, Malbech, Merlot, Pinot nero, Primitivo, Sangiovese, Syrah) è riservata ai vini composti per almeno l’85% dal corrispondente vitigno. A completamento, possono essere utilizzate le uve dei vitigni idonei alla coltivazione in Abruzzo fino ad un massimo del 15%.

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COLLINE PESCARESI IGP

Veneto
I SUOI VINI DOP

Il Veneto si contende il posto di prima regione d’Italia in termini di volume di produzione di vino. Tra i vini che vengono prodotti nella regione vi sono nomi famosi a livello mondiale, quali Amarone, Recioto, Soave, Prosecco, Valpolicella e Bardolino. Una delle ragioni del grande successo del Veneto in campo enologico è il suo patrimonio di vitigni autoctoni, tra i quali Garganega, Trebbiano di Soave e Prosecco a bacca bianca, Corvina, Rondinella, Molinara e Raboso a bacca nera. L’altra ragione è la diversità territoriale, con zone caratterizzate da suoli alluvionali o vulcanici, con zone collinari o pianeggianti, che consentono la produzione di vini di tipologie diverse, da quelli leggeri e beverine, a più quelli corposi ed impegnativi.

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Veneto
RADICCHIO DI CHIOGGIA IGP

La metodologia di coltivazione si differenzia a seconda della tipologia precoce e tardiva. Ad accomunare entrambe le tipologie c’è la fase di raccolta, eseguita sempre con la recisione della radice sotto le foglie basali del grumolo. Dopo la raccolta viene eseguita la toelettatura delle piante direttamente nel campo dove sono estirpate le parti che non sono poste al commercio. Tutta la procedura è eseguita con il tipico coltellino chiamato “roncola”.

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RADICCHIO DI CHIOGGIA IGP

Veneto
RISO NANO VIALONE VERONESE IGP

Per garantire le qualità del riso, la coltivazione non si può svolgere sullo stesso terreno per più di 6 anni e la resa massima è di 70 quintali per ettaro. La semente utilizzata deve essere della varietà Vialone Nano. L’umidità del risone essiccato, per essere avviato alla lavorazione, non deve essere superiore al 14%. Le operazioni di essiccazione dovranno essere eseguite in locali idonei. Al termine dei processi di “sbramatura” e “sbiancatura” il riso è pronto per essere immesso al consumo.

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RISO NANO VIALONE VERONESE IGP

Veneto
INSALATA DI LUSIA IGP

Per coltivare l’Insalata è necessario che il terreno abbia la percentuale di sabbia non inferiore al 30% e una quantità di argilla non superiore al 20%. Le piantine possono essere coltivate in pieno campo o in coltura protetta e la produzione massima è suddivisa in 55 tonnellate per la cultivar Cappuccina e 50 tonnellate per la cultivar Gentile (ad ettaro). Alla raccolta segue la pulizia del cespo con l’eliminazione delle foglie basali e la collocazione dei cespi di lattuga in contenitori per essere immessi al consumo.

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INSALATA DI LUSIA IGP