Piemonte
NOCCIOLA DEL PIEMONTE IGP

La Nocciola può essere coltivata in due diverse modalità: “a cespuglio” e, solo in alcuni casi, “a monocaule”. La raccolta si esegue con mezzi meccanici e non deve modificare le caratteristiche dei frutti. La nocciola intera in guscio deve essere confezionata entro il 31 dicembre successivo all’anno di raccolta

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NOCCIOLA DEL PIEMONTE IGP

Piemonte
FAGIOLO CUNEO IGP

Per la coltivazione del Fagiolo il terreno è seminato nel periodo tra aprile e luglio con una quantità massima di seme ad ettaro pari a 120 kg. La concimazione del terreno è composta da azoto, fosforo in pre-semina, calcio, magnesio in pre-semina e letame la cui somministrazione avviene prima dell’aratura. I fagioli sono protetti da bastoncini nella c.d. forma “tenda di indiano”, un sistema che collega i bastoncini di tutte le piante per proteggerle dagli agenti atmosferici. La raccolta avviene da maggio a novembre. La resa massima del fagiolo a maturazione cerosa è di 150 quintali per ettaro, mentre per la tipologia a granella secca è di 45 quintali per ettaro.

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FAGIOLO CUNEO IGP

Piemonte
CASTAGNA CUNEO IGP

La coltivazione della castagna si svolge in terreni ben drenati. La raccolta inizia nei primi giorni di settembre, termina a fine novembre e si realizza a mano o con ausili meccanici. La seconda fase dell’iter di produzione è la selezione dei frutti con l’esclusione di quelli guasti. I frutti scelti sono immersi nell’acqua per circa 7 giorni per consentire la fermentazione lattica e bloccare l’eventuale presenza di elementi patogeni. Poi, le castagne sono essiccate a fuoco lento in locali in muratura e, dopo circa 30 giorni, i frutti sono confezionati e immessi al consumo.

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CASTAGNA CUNEO IGP

Piemonte
OSSOLANO DOP

L’Ossolano ha un sapore delicato e aromatico, la crosta è liscia e regolare e il colore paglierino. La pasta ha una consistenza elastica con un colore che varia dal leggermente paglierino al paglierino carico, fino al giallo intenso. Il procedimento di elaborazione ha inizio con la coagulazione e termina con la stagionatura, la cui durata minima è di 60 giorni.

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OSSOLANO DOP

Piemonte
TOMA PIEMONTESE DOP

Le caratteristiche principali della Toma Piemontese si differenziano a seconda che questa provenga da latte intero o scremato. Il peso e la forma, tra i due prodotti, non sono molto differenti, mentre la pasta è molto più morbida per il formaggio prodotto con latte intero, rispetto a quella semidura del Semigrasso. Anche il sapore si differenzia: per la prima tipologia è dolce e delicato; invece, per la seconda è intenso con un aroma più fragrante in base alla stagionatura.

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TOMA PIEMONTESE DOP

Piemonte
ROBIOLA DI ROCCAVERANO DOP

In base al periodo di maturazione, la DOP Robiola può distinguersi in prodotto fresco e prodotto affinato. Quest’ultimo ha un processo di maturazione superiore a 11 giorni, è di colore bianco con un sapore intenso e una struttura morbida e leggermente compatta. Il prodotto fresco ha, invece, un sapore quasi acidulo e una struttura molto più cremosa con un aroma delicato. Il processo di maturazione ha una durata che varia dai 4 ai 10 giorni.

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ROBIOLA DI ROCCAVERANO DOP

Piemonte CRUDO DI CUNEO DOP

Per ottenere il prosciutto Crudo di Cuneo le cosce devono provenire da suini nati allevati, macellati nella provincia di Cuneo, nella provincia di Asti e in alcuni comuni della provincia di Torino. Quando è immesso al consumo, il prosciutto è di colore rosso uniforme e ha una consistenza compatta e morbida con una fragranza intensa. Il processo di elaborazione termina con la stagionatura che, secondo quanto previsto dal disciplinare, ha una durata minima di 10 mesi.

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Piemonte
RISO DI BARAGGIA BIELLESE E VERCELLESE DOP

I terreni sono prima fertilizzati, senza concimi nitrici e composti o elementi che contengono metalli pesanti. Il riso grezzo è raccolto e posto in involucri per evitare il rischio di contaminazione. L’essiccazione del risone si svolge con fuoco indiretto e al termine del procedimento questo non deve superare il 14% di umidità. In seguito, il risone è lavato e pulito da eventuali residui e immesso al consumo. Per ottenere il riso integrale i chicchi sono sottoposti ad un ulteriore trattamento chiamato “scortecciatura” o “sbramatura”. Questo procedimento elimina le glumelle del grano di riso chiamato “lolla”. Infine, c’è il processo di sbiancatura finalizzata ad asportare dalla superficie del grano di riso per abrasione le bande cellulari del pericarpo. Infine, c’è il processo di sbiancatura finalizzata ad asportare dalla superficie del grano di riso per abrasione, le bande cellulari del pericarpo.

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RISO DI BARAGGIA BIELLESE E VERCELLESE DOP

Marche
I SUOI VINI DOP

Le Marche sono un territorio molto variegato, collinari per il 70% e montuose per il 30%. Le fasce pianeggianti sono limitate a piccole aree lungo la costa e lungo il corso dei fiumi. Il clima delle Marche è molto vario, in funzione della disposizione e dell’altitudine dei rilievi. E’ più mediterraneo lungo la costa e verso sud e più continentale all’interno e verso nord, con escursioni termiche maggiori e maggiore rischio di gelate. Le sue caratteristiche pedoclimatiche rendono le Marche una regione particolarmente votata per la viticoltura, infatti i suoi 19.000 ettari vitati sono quasi totalmente in zone collinari che assicurano una produzione superiore al milione di ettolitri di vino all’anno. La tradizionale forma di allevamento ad alberello o a tutori vivi come olmi o aceri ha lasciato il posto alle più moderne forma a spalliera.

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I SUOI VINI DOP