Abruzzo
OLIVA ASCOLANA DEL PICENO DOP

Le tecniche di coltivazione delle olive sono descritte nel disciplinare di produzione. Tutti gli impianti sono strutturati in modo da poter permettere alle piante di avere un buon ricambio di aria e la densità non deve superare le 300 piante per ettaro. L’irrigazione delle piante è consentita, ma deve essere sospesa 20 giorni prima della raccolta, che avviene dal 10 settembre al 20 ottobre.

View More Abruzzo
OLIVA ASCOLANA DEL PICENO DOP

Abruzzo
PATATA DEL FUCINO IGP

La patata del Fucino è coltivata con la metodologia tradizionale della zona di produzione. Il disciplinare dispone che la coltivazione possa essere integrata e biologica. Inoltre, la coltivazione segue le “Norme Tecniche di Difesa” redatte annualmente dal Servizio Fitosanitario della Regione Abruzzo. Per coltivare la Patata è necessario un “buon letto di semina” che favorisce la crescita delle radici del tubero e si realizza con un’aratura a fondo almeno di 30/40 cm. La semina inizia a marzo e termina a maggio. Il seme è posto non al di sotto dei 65 cm e fino a 90 cm, mentre lungo la fila varieranno tra i 20 e i 35 cm. Quando i tuberi hanno raggiunto la maturità fisiologica, ovvero quando la buccia non si lascia staccare dalla polpa, sarà possibile raccoglierli in un periodo che va dal 20 luglio al 15 novembre.

View More Abruzzo
PATATA DEL FUCINO IGP

Veneto
GRANA PADANO DOP

Quando è immesso al consumo, il formaggio Grana Padano ha una forma cilindrica, con uno scalzo leggermente convesso e un peso che varia dai 24 ai 40 kg. Il colore si differenzia tra la parte interna e quella esterna; inoltre, la crosta è gialla tendente al dorato e la pasta ha una struttura finemente granulosa. Il sapore del Grana Padano è inconfondibile e delicato.

View More Veneto
GRANA PADANO DOP

Piemonte
SALAME DI CREMONA IGP

Il metodo di elaborazione del Salame di Cremona inizia con la macinatura, la legatura, l’impasto con sale, aromi e spezie. L’asciugatura e la stagionatura del prodotto non devono durare per un periodo inferiore a 5 settimane. La forma è cilindrica a tratti irregolare, con consistenza morbida; al taglio, la fetta si presenta compatta ed omogenea, da non consentire una netta evidenziazione dei contorni (aspetto «smelmato»). Non sono presenti frazioni aponeurotiche evidenti. Il Colore è rosso intenso, con odore tipico e speziato. In commercio è possibile trovare il prodotto confezionato sottovuoto o in atmosfera protettiva per intero o in tranci.

View More Piemonte
SALAME DI CREMONA IGP

Trentino Alto Adige
PROVOLONE VALPADANA DOP

Il Provolone Valpadana si suddivide in “dolce” e “piccante”. Il procedimento di elaborazione è articolato nelle seguenti fasi: coagulazione, filatura, modellatura e stagionatura, la cui durata varia in base al peso finale. Il sapore del Provolone dolce è delicato, mentre quello del Provolone piccante è più intenso.

View More Trentino Alto Adige
PROVOLONE VALPADANA DOP

Abruzzo
COLLINE TEATINE DOP

Quando è immesso al consumo, l’olio presenta un colore dal verde al giallo. La menzione geografica aggiuntiva “Frentano” è verde con riflessi dorati, mentre quella “Vastese” ha un colore che varia dal verde al giallo. La DOP Colline Teatine ha un sapore fruttato. La raccolta delle olive è effettuata direttamente dall’albero a mano o con mezzi meccanici. Per l’estrazione, secondo quanto previsto dal disciplinare, sono ammessi soltanto i processi meccanici e fisici atti a garantire l’ottenimento di oli senza alcuna alterazione delle caratteristiche qualitative contenute nel frutto.

View More Abruzzo
COLLINE TEATINE DOP

Veneto
MIELE DELLE DOLOMITI BELLUNESI DOP

Considerate le differenti tipologie di Miele, le caratteristiche organolettiche e melisso-palinologiche sono variabili. Sebbene vi siano queste differenze basilari, il Miele delle Dolomiti Bellunesi ha degli elementi che si riscontrano in tutte le tipologie: la purezza, la salubrità e l’alta conservabilità. Il procedimento di lavorazione inizia con la raccolta – a seconda delle diverse fioriture – e termina con la confezionatura, che deve avvenire necessariamente nel luogo di produzione.

View More Veneto
MIELE DELLE DOLOMITI BELLUNESI DOP

Veneto
MARRONE DI SAN ZENO DOP

L’articolo 5 del disciplinare di produzione del Marrone di San Zeno descrive in maniera dettagliata le modalità di coltivazione dei castagneti che avvengono in una fascia di vegetazione tra i 250 e i 900 m di altitudine. Per garantire le caratteristiche peculiari del frutto, il disciplinare vieta l’utilizzo di qualsiasi prodotto di sintesi.

View More Veneto
MARRONE DI SAN ZENO DOP

Toscana
MIELE DELLA LUNIGIANA DOP

Secondo quanto disposto dal disciplinare, gli alveari possono essere stanziali o nomadi a seguito delle fioriture interessate. Per essere riconosciuto come DOP, il Miele deve seguire un procedimento di lavorazione ben preciso, i locali e gli strumenti devono essere idonei e occorre seguire tutte le misure profilattiche necessarie. Infine, il confezionamento del miele deve avvenire necessariamente nella zona geografica di produzione per garantire la rintracciabilità del prodotto e salvaguardarne la qualità.

View More Toscana
MIELE DELLA LUNIGIANA DOP