Gli gnocchi di tritello appartengono sicuramente alla tradizione culinaria di Valmontone, antica città in provincia di Roma a circa 40 km dalla Capitale, che sembra sia stata fondata da Glauco, figlio di Minosse e chiamata Labicum, dalla denominazione dello scudo di battaglia. Il nome Valmontone appare per la prima volta in un documento del 1139, e significa “valle soprastata da un monte”, in virtù del fatto che il centro abitato sorge su un colle tufaceo a 330 m s.l.m., sovrastante la valle
View More Gnocchi di tritello di Valmontone PAT LazioCategoria: Alimentazione
Gnocchi ricci PAT Lazio
Gnocchi preparati con patate e farina di castagne. Si dispone la farina di grano tenero e quella di castagne a fontana, dopodiché si lessano le patate, si schiacciano e si uniscono alla farina, aggiungendo noce moscata ed un pizzico di sale. Dopo aver lavorato l’impasto si ricavano gli gnocchi. La consuetudine di preparare alimenti a base di farina di castagne è tipica delle zone castanicole del Cicolano e del territorio di Antrodoco. La ricetta è frutto di ingredienti storicamente facili da reperire delle famiglie contadine.
View More Gnocchi ricci PAT LazioGnocchi di castagne PAT Lazio
Gnocchi preparati con patate e farina di castagne. Si dispone la farina di grano tenero e quella di castagne a fontana, dopodiché si lessano le patate, si schiacciano e si uniscono alla farina, aggiungendo noce moscata ed un pizzico di sale. Dopo aver lavorato l’impasto si ricavano gli gnocchi. La consuetudine di preparare alimenti a base di farina di castagne è tipica delle zone castanicole del Cicolano e del territorio di Antrodoco. La ricetta è frutto di ingredienti storicamente facili da reperire delle famiglie contadine.
View More Gnocchi di castagne PAT LazioGnocchi de lu contadino PAT Lazio
Gnocchi ottenuti dalla sola farina di grano senza aggiunta di patate. Per prepararli si porta a bollore dell’acqua salata nella quale si versa, poi, della farina di grano tenero. Si lavora l’impasto con un cucchiaio, si versa sulla spianatoia e si formano gli gnocchi. Pasta fresca tipica della cucina povera; la sua preparazione è tramandata da sempre oralmente.
View More Gnocchi de lu contadino PAT LazioGnocchetti di polenta PAT Lazio
Gnocchi di piccole dimensioni e colore giallo, preparati amalgamando farina di mais mista a farina di frumento, sale e acqua tiepida, fino ad ottenere un impasto non troppo duro, da cui si ritagliano gli gnocchi. Detti anche “gnocchitti de pulenta”, la loro ricetta si tramanda oralmente da generazioni e rappresentano un tipico esempio di cibo povero della tradizione contadina, legato alla produzione di mais e frumento.
View More Gnocchetti di polenta PAT LazioCiambellotto di San Famiano ciambella dolce con uvetta di Gallese PAT Lazio
La festa del santo patrono invece si celebra a tavola con la Ciambella di San Famiano, che essendo un dolce secco viene realizzato in gran quantità e poi conservato nelle fresche cantine su letti di paglia. In occasione dei Festeggiamenti per il Patrono viene preparata la ciambella fatta con farina, acqua, uova, zucchero, olio, Alchermes, lievito, semi di anice e una grattata di buccia di limone.
View More Ciambellotto di San Famiano ciambella dolce con uvetta di Gallese PAT LazioGiglietto di Palestrina PAT Lazio
Biscotto leggero e fragrante, ottenuto dall’impiego di semplici ingredienti come uova, farina e zucchero. Il Giglietto, di colore dorato chiaro tendente al bianco, presenta la caratteristica forma a giglio, ricavata a mano, con tre ramificazioni, lunghezza di circa 10 cm; gusto leggero. Si conserva per circa 2 settimane.
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Si tratta di pizzette ottenute sciogliendo della farina di grano in acqua, con aggiunta di sale, in modo da ottenere un impasto omogeneo, di consistenza semi- liquida, lasciata riposare qualche ora, si prelevano delle cucchiaiate e si lasciano cuocere sul fondo di una padella di ferro unta con olio. La ricetta tradizionale prevede l’aggiunta finale di pecorino, ma oggi si farciscono anche con ingredienti dolci arrotolandole come cannoli.
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Biscotto secco avente una forma variabile a seconda del territorio di produzione. I Giglietti di Sermoneta si presentano rotondeggianti e di colore bianco pallido; i Giglietti di Priverno hanno forma a giglio e colore dorato. Il Giglietto viene preparato con farina, uova, zucchero, buccia di limone grattugiata.
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Dette localmente frittelli di San Giuseppe, per via della loro preparazione tradizionale in occasione della festa di San Giuseppe, il 19 marzo, ma divenute oggi un classico della cucina delle feste. La loro preparazione avviene esclusivamente a livello domestico. San Giuseppe era chiamato affettuosamente “San Giuseppe frittellaro” in ricordo, forse, del fatto che, oltre che il falegname, dopo la fuga in Egitto, avrebbe anche fatto il venditore di frittelle. L’utilizzo di una pastella lievitata è già citata a fine anni ‘50 dal
Carnacina, apprezzatissimo cuoco romano dell’epoca e, in seguito, da Luigi Veronelli, suo allievo