Puglia
CANESTRATO PUGLIESE DOP

Il Canestrato Pugliese ha una forma cilindrica a facce piane (di diametro da 25 a 34 cm), con uno scalzo leggermente convesso di altezza variabile tra 10 e 14 cm. Presenta una crosta rugosa, trattata con una miscela di aceto e olio di oliva, di colore marrone. All’interno la pasta è di colore giallo paglierino, ma può variare in base alla stagionatura del prodotto. Il peso di ogni forma può variare dai 7 kg ai 14 kg. La stagionatura dura dai 2 ai 10 mesi.

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CANESTRATO PUGLIESE DOP

Sardegna
FIORE SARDO DOP

La forma di Fiore Sardo ha un peso complessivo che varia da 1,5 a 4 kg. All’esterno, il formaggio presenta una crosta con un colore che varia dal giallo carico al marrone scuro e, all’interno, la pasta è color bianco o giallo paglierino. In base allo stato di maturazione, il formaggio può assumere un sapore più o meno piccante. Per ottenere questo risultato, il latte, dopo la mungitura e la coagulazione, è trasformato attraverso un procedimento che termina con la stagionatura, suddivisa in tre fasi.

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FIORE SARDO DOP

Toscana
ZAFFERANO DI SAN GIMIGNANO DOP

La zona di produzione dello “Zafferano di San Gimignano” è rappresentata dal territorio del Comune di San Gimignano. Le modalità di lavorazione dello zafferano sono le stesse dal Medioevo, tramandate da generazione in generazione. I fiori sono raccolti la mattina presto quando sono ancora chiusi e, successivamente, le parti sono separate tra loro ed essiccate su setacci di acciaio inox ad una temperatura inferiore ai 50° C. Infine, quando gli stimmi acquisiscono il colore rosso-bruno sono pronti per esseri immessi al consumo.

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ZAFFERANO DI SAN GIMIGNANO DOP

Trentino Alto Adige
SUSINA DI DRO DOP

La Susina di Dro DOP comprende il frutto fresco della cultivar locale “Prugna di Dro” o “Prugna Nera di Dro”. Quando è immessa al consumo la Susina di Dro ha un aspetto fresco, la forma è ovale priva di ogni tipo di odore. La buccia è di color rosso- violaceo o blu-violaceo, la polpa è gialla o verde-gialla e succosa unita ad una consistenza pastosa.

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SUSINA DI DRO DOP

Emilia Romagna
ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA DOP

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP è un prodotto che deriva dalle uve tipiche della zona di produzione. Quando è immesso al consumo, è presente in due tipologie: invecchiato per almeno 12 anni e, nel caso della tipologia “extra vecchio”, per almeno 25 anni. L’Aceto ha un sapore intenso con note acide e un profumo fragrante.

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ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA DOP

Marche
CASCIOTTA D’URBINO DOP

La Casciotta d’Urbino, ad avvenuta maturazione, ha un diametro compreso tra i 12 cm e i 16 cm, l’altezza dello scalzo dai 5 cm ai 9 cm e un peso da 800 g a 1200 g. La crosta è molto sottile – pari a circa 1 mm – ed è di colore giallo paglierino. All’interno, la pasta si presenta morbida e friabile, di color bianco. A contraddistinguere la Casciotta d’Urbino è il suo sapore dolce e delicato. Proprio per questa nota distintiva, è utilizzata come formaggio da tavolo.

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CASCIOTTA D’URBINO DOP

Emilia Romagna
ACETO BALSAMICO DI REGGIO EMILIA DOP

Per produrre l’aceto è necessario il mosto di uva con una resa massima del 70%. L’uva è pigiata, decantata e infine cotta per ottenere la riduzione del volume. Il punto nodale della lavorazione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia è il suo invecchiamento di almeno 12 anni. Nella fase di invecchiamento, il mosto è travasato in recipienti dei seguenti tipi di legno: rovere, castagno, ciliegio, ginepro, gelso, frassino e robinia.

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ACETO BALSAMICO DI REGGIO EMILIA DOP

Eccellenze ITALIANE del VINO

Il sistema di classificazione dei vini a Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) e a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.) fu introdotto in Italia intorno alla seconda metà del Novecento, precisamente nel 1963, con un’apposita legge (DPR n° 930). Il decreto fu il primo provvedimento nazionale a disciplina delle produzioni vitivinicole di qualità. Nel 2008 la Comunità Europea ha attuato un processo di riforma dell’intero comparto vitivinicolo, semplificando la classificazione dei vini. Vengono previste, infatti, soltanto 2 categorie di vini: Vini con indicazione geografica D.O.P. e I.g.P. Vini senza Indicazione geografica (vini generici o con indicazione del solo vitigno)

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Vini della Valle d’Aosta
VALLE d’AOSTA DOP

I bianchi hanno un titolo alcolometrico volumico totale minimo che varia da 9% a 11,5% vol.; i rossi invece tra 11% e l’11,5% vol. Per i bianchi il colore è giallo verodolino, talvolta ramato o paglierino, più o meno intenso e con riflessi dorati; gli odori vanno dall’intenso al gradevole, eleganti e fruttati, con sentori di erbe di montagna; il sapore è fruttato, fine, equilibrato, talvolta armonico, sapido e asciutto. Per i rossi invece il colore è rosso rubino, che tende al granato, con possibili riflessi violacei; l’odore è fruttato, talvolta intenso e persistente; il sapore risulta tannico, morbido e austero.

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VALLE d’AOSTA DOP