PAT Regione LIGURIA

Ma la Liguria offre una gamma variegata di prodotti tipici, uno scrigno di sapori, ricette e tradizioni fortemente legate al suo territorio così particolare: un promontorio abbarbicato sul mare, i piedi nell’acqua con il passato da Repubblica marinara di Genova e le spalle in montagna verso il Piemonte, un braccio ad afferrare la Francia e l’altro teso in Lunigiana, tra Emilia Romagna e Toscana. E in mezzo uliveti e vigneti tra piccoli borghi caratteristici. Il risultato è un lungo elenco di Prodotti Agroalimentari Tradizionali che spaziano dalla salsa di noci all’aglio bianco di Vessalico all’olivo taggiasca alla farinata.

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Vini del Molise
TINTILIA DEL MOLISE DOP

Il Tintilia del Molise rosso (titolo alcolometrico volumico totale minimo 11,5% vol) è un vino dall’intensa colorazione rubino, venata da riflessi violacei; ha un odore caratteristico, che si rivela vinoso, intenso e gradevole; il sapore è secco, armonico e morbido. La variante Riserva (13% vol) si differenzia per l’aspetto granato e i riflessi aranciati; ha un odore caratteristico, intenso e speziato, che si abbina a un sapore secco, armonico e morbido. La tonalità del rosato (11,5% vol) può avere diversi gradi di intensità e si associa ad un odore fruttato così come il sapore, che risulta anche asciutto, fresco e armonico.

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TINTILIA DEL MOLISE DOP

PAT Regione EMILIA ROMAGNA

E’ un classico: l’Emilia Romagna viene associata da tutti a prodotti tradizionali ricchi di sapore e alla buona tavola. Il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto Crudo di Parma, il salame di Felino, la mortadella di Bologna, il culatello di Zibello, la piadina romagnola e il vino Lambrusco sono solo le più famose icone gastronomiche della regione.

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Prigiotto PAT

Il “Prigiotto”, quanti sanno cosa è ? E’ il nome nostrano e storico del ben più celebre culatello.Cosi ,infatti, viene denominato in modo particolare nelle aree interne della Campania, in special modo nel Sannio. Del Prigiotto si hanno testimonianze storiche negli annali del 1700 in vari monasteri sanniti e non solo.

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Anatra di corte padovana, anara PAT

La domesticazione dell’anatra sembra aver avuto origine in Asia, dove questo palmipede, soprattutto in Cina, veniva utilizzato nelle risaie per allontanare i numerosi insetti e per nutrirsi dei semi di erbe infestanti. Una vera e propria rivoluzione si ebbe, alla metà del XIX secolo, con l’introduzione delle razze asiatiche in Europa, molto più prolifi che rispetto alle razze indigene. L’allevamento di anatre in Italia era diffuso in tutta la pianura padana, in particolare nelle zone fluviali e lagunari e si basava su un tipo di allevamento semi-brado.

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Carne “fumada” di Siror PAT

Il girello estratto dalla coscia del manzo disossata, viene inserito in una rete alimentare, tipo quella dell’arrosto, viene cosparsa di i un composto di pepe, sale, alloro, ginepro e rosmarino ed eventuali spezie naturali, per una durata di circa 15 giorni. Il girello viene più volte girato nel composto, affinché la salatura sia omogenea per tutto il pezzo.

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PAT Regione LAZIO

Il Lazio è un territorio ricco di tradizioni enogastronomiche. Senza dubbio le più conosciute sono quelle che gravitano attorno a Roma, per ovvi motivi, però lungo tutta la regione è possibile trovare prodotti tipici di eccellenza e di squisita bontà. Uno tra tutti l’olio extra vergine di oliva. La coltivazione dell’ulivo ha origini molto antiche nella zona, già decantate negli scritti di Catone, Orazio e Columella. Quattro le denominazioni della regione: Tuscia DOP, nel viterbese, un fruttato medio con note piccanti, il Sabina DOP, più dolce e vellutato, il Canino DOP, fruttato con un sapore deciso e intenso e il Colline Pontine DOP, nella provincia di Latina, fruttato e fresco.

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Coriandolo
Coltivazione BIO

Il Cerfoglio comune è una pianta annua di origine asiatica presente come avventizia in molte regioni d’Italia.
La pianta fu importata in Europa dai Romani dalla Russia meridionale, dal Caucaso o dal Medio Oriente; si è ormai naturalizzata nella flora americana, nordafricana ed europea, cresce infatti spontaneamente nei boschi e nei prati.
Il suo habitat è quello degli ambienti molto disturbati e antropizzati come orti e campi coltivati, dal livello del mare a 1000 m circa.

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Coltivazione BIO