Le mandorle possono essere consumate direttamente, tostate o crude, ma trovano soprattutto impiego nel comparto dolciario tradizionale della Sardegna (torrone, amaretti, gueffus, candelaus, ecc.) costituendone spesso l’ingrediente di base. Oggi, si tende sempre più ad utilizzare mandorle importate dall’estero perché risultano economicamente più convenienti; tuttavia, questa utilizzazione comporta un abbassamento di qualità in termini di gusto (un tempo mix di varietà) e di durata dei dolci a base di mandorle (le varietà sarde hanno un minor contenuto di acqua ed un maggior contenuto di olio – i semi contengono olii, in percentuale variabile dal 38 al 58%).
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CECE di Musei o Cixiri de Musei PAT
Il cece ha una forma rotonda di piccole dimensioni con diametro che non supera gli otto millimetri. Esistono due varianti di colore: beige chiaro (cixiri biancu) e beige scuro (cixiri nieddu) . Il primo ha una fioritura bianca, mentre il secondo viola.
View More CECE di Musei o Cixiri de Musei PATBOTTARGA o BOTTARIGA DI TONNO PAT
Uova di tonno. Forma ovale allungata, di diverse dimensioni a seconda del peso ; il colore esterno è marrone scuro, l’interno marrone rossiccio. Il gusto è forte e molto saporito; è di consistenza semidura, si taglia a fette e o si grattugia.
View More BOTTARGA o BOTTARIGA DI TONNO PATBELU o TRIPPA DI TONNO PAT
Stomaco del tonno, da consumare fresco, ma anche, soprattutto in passato, opportunamente tagliato ed essiccato con la salatura.
View More BELU o TRIPPA DI TONNO PATVastedda Palermitana PAT
: La vastedda palermitana prodotta con tecniche tradizionali prevede la
coagulazione del latte in una tina di legno a 35°C con caglio in pasta di agnello. La cagliata viene fatta
spurgare con l’ausilio di un particolare recipiente di legno, “cisca”, viene poi cotta sotto scotta per circa 4
ore, dopo viene posta su un graticcio di canne “cannara” per poterla pressare; la pasta ottenuta è appesa
ad un bastone di legno “appizzatuma” per favorire lo spurgo del siero. Il giorno dopo viene tagliata,
messa nel “piddiaturi”, contenitore per la filatura, e filata con l’ausilio di un bastone di legno
“vacillatuma”. La vastedda modellata a mano per acquisire la forma ovoidale viene successivamente
lasciata asciugare sul tavoliere di legno. Il giorno dopo viene salata;
Montegranero PAT
Dato il sapore piuttosto forte con vago retrogusto amaro dovuto all’utilizzo di latte intero e alla stagionatura, il Montegranero si consuma al naturale o accompagnato da miele o confetture in modo da addolcirne il gusto. In cucina è adatto a quelle preparazioni in cui si desidera donare un sapore deciso come per esempio in una polenta concia o in un risotto. Talvolta viene mescolato con toma fresca a pasta grassa per donare un maggiore equilibrio al piatto.
View More Montegranero PATCiliegie di Pecetto PAT
Le ciliegie vengono raccolte generalmente solo al mattino, scelte e confezionate nel pomeriggio, per essere vendute sul mercato serale ai dettaglianti di Torino e della provincia ed ai grossisti. Il mattino seguente, sono rivendute direttamente o indirettamente al consumatore nei negozi o nei mercati rionali.
View More Ciliegie di Pecetto PATCiriole – Ceriole PAT Umbria
Probabilmente, il nome “Ceriole” deriva dal latino “cereu” = come la cera, di cera, per indicare il colore bianco della pasta senza uova, composta di sola farina e acqua.
View More Ciriole – Ceriole PAT UmbriaComune dorata ligure PAT
È un pollo di tipo mediterraneo caratterizzato da cresta semplice sviluppata, bargigli rossi sviluppati, orecchione bianco o crema, pelle gialla, tarsi gialli e nudi, uova a guscio bianco. La colorazione fondamentale del piumaggio è il dorato.
View More Comune dorata ligure PATPane della Val Bormida PAT
Pane casereccio di farina di grano, acqua e sale, senza aggiunta di grassi. Cotto nel forno a legna, assume la fragranza e il sapore dei prodotti fatti in casa.
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