Itinerari culturali / Torino ed il suo Museo Egizio

Il Museo Egizio di Torino è uno dei più importanti musei al mondo dedicati esclusivamente all’arte e alla cultura dell’Antico Egitto, secondo solo a quello del Cairo per ricchezza e vastità delle collezioni. Fondato nel 1824, ospita oltre 40.000 reperti e permette di esplorare la storia, la religione e la vita quotidiana dell’antica civiltà egiziana attraverso millenni. Il Museo Egizio nacque grazie all’acquisto della collezione di Bernardino Drovetti, un console francese in Egitto, da parte di Carlo Felice di Savoia nel 1824. Questa prima raccolta comprendeva circa 5.268 oggetti, tra cui statue, papiri, sarcofagi e oggetti di uso quotidiano. Nel corso dei decenni, la collezione si arricchì grazie agli scavi promossi dal Museo stesso e condotti da archeologi come Ernesto Schiaparelli e Giuseppe Farina tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.

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Itinerari culturali / La Madonna della rosa

La “Madonna della Rosa” è un dipinto attribuito a Raffaello Sanzio e al suo allievo Giulio Romano, esposto al Museo del Prado di Madrid. Questo quadro è un esempio dell’abilità di Raffaello nel rappresentare scene sacre con una dolcezza e un’eleganza straordinarie.

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La Natività di Rubens: Un Capolavoro Barocco Intriso di Emozione e Bellezza

La Natività, dipinta da Peter Paul Rubens nel primo quarto del XVII secolo, è uno dei capolavori più suggestivi e significativi dell’arte barocca. Questo dipinto, realizzato con la maestria distintiva di Rubens, incarna la fusione di abilità tecniche, intensità emotiva e un approccio innovativo alla rappresentazione di uno degli eventi più sacri nel cristianesimo.

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Gli affreschi a Würzburg di Tiepolo

Nel secondo affresco, situato sopra lo scalone di entrata, “L’Olimpo e i Continenti” il richiamo a Palazzo Clerici è ancora più specifico: qui, al centro dell’opera, “Apollo circondato dagli dei dell’Olimpo porta luce al mondo”, rappresentato dai quattro “Continenti” collocati ai bordi del soffitto. 

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La “Natività mistica” del Botticelli

La Natività mistica è un dipinto a olio su tela datato c.  1500–1501 del maestro del Rinascimento italiano Sandro Botticelli , alla National Gallery di Londra.  È la sua unica opera firmata e ha un’iconografia insolita per un dipinto della Natività . L’iscrizione greca in alto si traduce come: ‘Questo quadro, alla fine dell’anno 1500, nei guai d’Italia, io Alessandro, nella metà del tempo dopo il tempo, dipinto, secondo l’undicesimo [capitolo] di San Giovanni , nel secondo guaio dell’Apocalisse, durante la liberazione del diavolo per tre anni e mezzo; poi sarà legato nel dodicesimo [capitolo] e lo vedremo [sepolto] come in questa immagine’.  Botticelli credeva di vivere durante la Grande Tribolazione , forse a causa degli sconvolgimenti in Europa in quel momento, e stava predicendo il millennio di Cristo come affermato nel Libro dell’Apocalisse.

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Legenda Aurea di Jacopo da Varazze

Molti artisti s’ispirarono alla Legenda Aurea per le loro opere. Tra questi vi fu Giotto con la Cappella degli Scrovegni a Padova, Piero della Francesca nelle Storie della Vera Croce nella basilica di San Francesco ad Arezzo e Vittore Carpaccio nel ciclo pittorico Storie di Sant’Orsola commissionata dalla scuola devozionale veneziana nominata come la martire per la loro cappella (oggi conservata alla Gallerie dell’Accademia). Per la scuola La Legenda costituì anche fonte di riferimento per la redazione del Cursor Mundi. L’edizione critica più recente è quella pubblicata nel 1998 (riedita nel 2007 con traduzione italiana e commento dei singoli capitoli) per le cure di Giovanni Paolo Maggioni. In precedenza si utilizzava il testo stabilito da Graesse (Lipsia 1846).

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La morte della Vergine del Caravaggio

La Morte della Vergine è l’ultima pala d’altare che il Caravaggio (1571-1610)eseguì a Roma, entro il 1605-6. Si trattava del suo quadro più grande, a quella data. L’opera gli era stata commissionata nel 1601 dal ricco avvocato Laerzio Cherubini per l’altare della sua cappella in Santa Maria della Scala in Trastevere, la chiesa più importante dell’ordine dei Carmelitani Scalzi a Roma.

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Itinerari culturali / La città che sale di Boccioni

La città che sale è un dipinto che si ispira alla costruzione di una centrale elettrica nella periferia di Milano Il progresso industriale, tanto amato dai pittori futuristi è qui rappresentato dalla costruzione della centrale elettrica. Umberto Boccioni con La città che sale celebra la crescita industriale della periferia milanese. I tram che passano velocemente, le case in costruzione e, sul fondo, le ciminiere delle fabbriche che producono. In primo piano nulla è fermo.

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Itinerari culturali / Teseo e il Minotauro

Il soggetto mitologico è tratto dalle Metamorfosi del poeta latino Ovidio. Nell’antica leggenda viene narrata la storia di Teseo, l’eroe greco che con l’aiuto di Arianna riuscì a penetrare nel labirinto di Cnosso e a uccidere il Minotauro, una mostruosa creatura con la testa di toro e il corpo di uomo.

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