Geranio, Pelargonium graveolens L’Herit.

per quanto riguarda il significato, l’etimologia del nome “Pelargonium” deriva dal greco “pelargòs” che significa “cicogna”, per la forma dei suoi frutti che ricorda il becco della cicogna. La storia dei Gerani da profumo e da ornamento iniziò nel ‘700 quando questa pianta viene scoperta in Africa. Ad importare in Inghilterra i primi gerani rosa fu la duchessa di Beaufort, per ricavarne il profumo. Nacquero così le industrie per la produzione dell’essenza di Geranio con distillazione in corrente di vapore. Questo olio essenziale, infatti, è una delle materie prime base per la profumeria.

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Manna o Frassino orniello, Fraxinus ornus L.

l’etimologia della parola “manna” deriva dall’ebraico “man-hu” ovvero “questo è il dono” che ricorda molto la fuga dall’Egitto del popolo d’Israele, che fu tenuto in vita dalla manna caduta dal cielo (Esodo XVI, 13 e seg.). Ma la manna del frassino non è la manna biblica, infatti oggi si ritiene che si parli di un lichene del genere Lecanora che, essiccato e ridotto in polvere dal calore del sole del deserto, venne trasportato dal vento, cadendo poi a terra sotto forma di scaglie bianche.

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Frangula, Rhamnus Frangula L. Frangula Alnus

“Rhamnus” potrebbe derivare dal termine celtico “Ram”=“Spino” in quanto la varietà più conosciuta è provvista di spine (Rhamnus cathartica L.), oppure dal greco “Ramnous” in riferimento alla dea Nemesi, chiamata anche “Ramnousis”. Mentre “Frangula” sembra derivare dal latino “Frangere” ovvero “Rompere”, riferito alla fragilità dei rami.

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Finocchio selvatico, Foeniculum vulgare Miller

Il finocchio selvatico predilige luoghi asciutti ed esposti al sole. Si può trovare nelle zone costiere e sub-montane del Centro e Sud Italia, raramente nel Nord Italia.
La raccolta dei frutti avviene in agosto e settembre. Viene raccolta l’intera pianta, successivamente essiccata e sottoposta a battitura. Dopodichè i frutti vengono conservati in sacchetti di carta per alimenti in ambiente asciutto e lontano da fonti di calore.

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Fieno Greco, Trigonella foenum-graecum L.

Fieno Greco: Il nome Trigonella deriva dal greco triganos=triangolare in riferimento alla forma a triangolo dei suoi semi. Foenum graecum si riferisce invece al suo uso nell’antichità per l’alimentazione del bestiame ed alla sua origine orientale. Un tempo era utilizzato dalle giovani donne africane nel periodo precedente alle nozze per aumentare il seno.

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Farfaro, Tussilago farfara L.

Farfaro. Portamento: pianta alta 20-30 cm. Fusto eretto e ricoperto di squame ricoperto da una sostanza “cotonosa”. Foglie: si sviluppano dopo la fioritura. Quelle basali sono cuoriformi e piuttosto grandi, con margine irregolarmente dentato. Glabre nella pagina inferiore e bianche nella pagine inferiore. Fiori: di colore giallo. Fiorisce a fine inverno, con l’inizio della primavera.

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Farfaraccio, Petasites hybridus L.

Farfaraccio: Portamento: eretto, con fusto cavo e caratterizzato da scaglie. Può raggiungere 1 m di altezza. Foglie: verdastre, nella parte inferiore lanuginose. Di forma ovato-cordata e con il margine irregolarmente dentato. Il loro sviluppo avviene dopo la fioritura. Fiori: di colore rosa e riuniti in spighe. Fioriscono in primavera. Si trova spesso in zone umide come le sponde di fiumi e ruscelli. Diffusa dalla montagna alla pianura. Si riconosce il Farfaraccio con molta facilità grazie alla dimensione delle foglie, e alla pagina inferiore più chiara (verde-grigio) delle stesse.

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