I tirannicidi – Armodio e Aristogitone

Le due imponenti statue, che inizialmente facevano forse parte di un più complesso gruppo statuario, furono rinvenute nel corso degli scavi di Villa Adriana, la grandiosa residenza suburbana che l’imperatore Adriano iniziò a farsi costruire presso Tivoli nel 126 d.C. Si tratta di due fra le molte copie romane che, proprio a partire dal II secolo, vennero realizzate ispirandosi agli originali bronzei attribuiti a Kritíos e Nesiótes i quali, a loro volta, riprendevano il celebre gruppo dei Tirannicidi (che letteralmente significa: «uccisori di tiranni»), realizzato dal maestro ateniese Antenor.

View More I tirannicidi – Armodio e Aristogitone

La grecia dal Medioevo Ellenico all’Età arcaica

Il cratere era un grande vaso di altezze anche superiori al metro, a forma di bicchiere e dalla larga bocca che venova usato o nei banchetti per mescolare il vino all’acqua o a scopi funerari per essere interrato nelle tombe degli uomini con all’interno le offerte. Il vaso fu rinvenuto in una necropoli di Atene e prende il nome dal luogo di ritrovamento, “La doppia porta” (dis, “due volte” e pyle, “porta”)

View More La grecia dal Medioevo Ellenico all’Età arcaica

Il Neoclassicismo

La seconda metà del 700 e l’intera età napoleonica furono segnate da un grande movimento culturale noto come NEOCLASSICISMO. Si apre una nuova stagione classica che recupera i valori estetici dell’antichità opponendosi alle bizzarrie del Barocco e soprattutto del Rococò Francese. Come con il Rinascimento, seguendo gli antichi si cerca di creare un rapporto felice tra uomo e natura.

View More Il Neoclassicismo

Canova: il monumento a Clemente XIV e a Clemente XIII

Nel 1781, reduce dal successo del suo Teseo, Canova ottenne la sua prima commissione importante: quella del Monumento funebre a Clemente XIV Ganganelli, destinato alla Basilica dei Santi Apostoli. L’opera fu eseguita nel suo nuovo studio romano, tra il 1783 e il 1787. L’incarico fu accompagnato da vivaci polemiche da parte dei colleghi, comprensibilmente infuriati e increduli che un lavoro così prestigioso fosse stato assegnato a un giovane “straniero”, per giunta ancora esordiente.

View More Canova: il monumento a Clemente XIV e a Clemente XIII

Winckelmann: una nobile semplicità e una quieta grandezza, i presupposti della vera bellezza

Nelle loro opere, i Greci mostravano come ogni uomo debba e possa, attraverso l’autocontrollo, dimostrare la propria grandezza d’animo. Winckelmann esemplifica questo suo pensiero portando ad esempio un antico capolavoro greco, il Laocoonte

View More Winckelmann: una nobile semplicità e una quieta grandezza, i presupposti della vera bellezza

Atalanta e Ippomene di Guido Reni nel Museo di Capodimonte a Napoli

La tela (sia la versione a Madrid che a Napoli) rappresenta il mito di Atalanta, da Le Metamorfosi di Ovidio, ninfa la cui imbattibile capacità nella corsa fu sconfitta solo da Ippomene tramite uno stratagemma ordito da Afrodite. Atalanta è infatti una donna avversa al matrimonio, pronta a sposarsi solo con colui che l’avrebbe battuta in una gara di corsa. I suoi spasimanti che vengono di volta in volta sconfitti pagheranno la posta in gioco con la morte, così Ippomene, con l’aiuto di Afrodite, che gli ha fornito i pomi d’oro, durante la corsa getta gli stessi nel giardino delle Esperidi, allorché Atalanta una volta che si china per raccoglierli, viene così sorpassata perdendo la gara.

View More Atalanta e Ippomene di Guido Reni nel Museo di Capodimonte a Napoli