Polittico della Misericordia di Piero della Francesca

Nel 1442 Piero risultava abitante, dopo alcuni viaggi, di nuovo a Borgo Sansepolcro, sua città natale, dove era uno dei “consiglieri popolari” nel consiglio comunale. L’11 gennaio 1445 ricevette dalla locale Confraternita della Misericordia la commissione di un polittico per l’altare della loro chiesa: il contratto prevedeva il compimento dell’opera in tre anni e la sua completa autografia, oltre all’obbligo di controllare, ed eventualmente restaurare, il dipinto nei dieci anni successivi. Il Polittico della Misericordia è, grazie a questo contratto, la prima opera documentata di Piero della Francesca che ci sia pervenuta.

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Afrodite cnidia

L’Afrodite cnidia è una scultura marmorea di Prassitele, databile al 360 a.C. circa e oggi nota solo da copie di epoca romana, tra cui la migliore è considerata quella Colonna nel Museo Pio-Clementino. È il primo nudo femminile dell’arte greca. La statua rappresenta Afrodite, dea della bellezza, nel momento in cui, uscendo dall’acqua, raccoglie un panno appoggiato sull’anfora al suo fianco, per asciugarsi.

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La “Socle du Monde” di Piero Manzoni

La storia dell’arte abbonda di personaggi grandiosi, grandeggianti, debordanti; gli architetti sono, fra tutti, i più megalomani. Ma PM è il primo e unico artista che si sia spinto a occupare con la propria opera tutto il mondo; la cui opera coincida, anzi, col pianeta su cui viviamo. Egli se ne appropria con un gesto semplice e geniale: rovesciare una Base magica – come indica l’orientamento della scritta che vi è incisa, capovolta rispetto all’osservatore – in modo che, anziché “magicamente” rendere un’opera d’arte qualsiasi cosa venga posta su di essa, tramuti in opera d’arte l’intero pianeta che le sottostà.

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Itinerari culturali / La ruota di bicicletta di Marcel Duchamp

Ruota di bicicletta (titolo originale Roue de bicyclette, noto anche in inglese come Bicycle Wheel) è un’opera realizzata dallo scultore dadaista Marcel Duchamp nel 1913 a New York. Considerata il suo primo ready-made, l’opera è composta da una ruota di bicicletta, fissata su uno sgabello in legno per mezzo di una forcella. L’opera originale è andata perduta, mentre la replica del 1951, realizzata sempre da Duchamp, è esposta a New York nel Museum of Modern Art.

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Itinerari culturali / La città che sale di Boccioni

La città che sale è un dipinto che si ispira alla costruzione di una centrale elettrica nella periferia di Milano Il progresso industriale, tanto amato dai pittori futuristi è qui rappresentato dalla costruzione della centrale elettrica. Umberto Boccioni con La città che sale celebra la crescita industriale della periferia milanese. I tram che passano velocemente, le case in costruzione e, sul fondo, le ciminiere delle fabbriche che producono. In primo piano nulla è fermo.

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Itinerari culturali / Codice di Hammurabi

La formulazione risale al regno di Hammurabi, sesto re della I dinastia di Babilonia. Si tratta di un testo in scrittura cuneiforme inciso su di una stele in diorite alta 2,25 metri quasi completamente conservata, su diversi frammenti di stele di basalto e su oltre 30 copie realizzate su tavolette di argilla tra il II e il I millennio a.C. 

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Itinerari culturali / La Madonna del Cancelliere Rolin

Nelle opere a soggetto religioso si cercava infatti di calare le divinità nel quotidiano, per permettere l’identificazione dei fedeli, e inoltre dovette avere peso anche la filosofia nominalistica, che sosteneva come la sostanza del reale ci pervenga dalla percezione dei singoli oggetti fisici. In una visione tanto attenta al dettaglio ed ai più svariati oggetti, l’uomo non può essere il centro del mondo, come teorizzavano gli umanisti italiani, anzi è solo una parte del ricchissimo Universo, dove non tutto è riconducibile al principio ordinatore della razionalità. Se da una parte i gesti e le azioni dell’uomo non hanno quella forza culturale di fare “storia”, dall’altra i singoli oggetti acquistano importanza nella raffigurazione, ottenendo una forte valenza simbolica che può essere letta a vari livelli.

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Le gallerie degli Uffizi: Sant’Anna Metterza del Masaccio e Masolino

La metterza era una tipologia iconografica dove veniva raffigurata la Madonna col Bambino e sant’Anna “messa a fare da terza” o “medesima terza”, cioè dove si evidenziava il rango della santa come terza in ordine di importanza. Si tratta di uno dei modi tradizionali di raffigurare sant’Anna, che a Firenze godeva di particolare devozione dal 1343 quando nella giornata di Sant’Anna (26 luglio) venne scacciato il tirannico Duca d’Atene Gualtieri VI di Brienne.

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Itinerari culturali / Teseo e il Minotauro

Il soggetto mitologico è tratto dalle Metamorfosi del poeta latino Ovidio. Nell’antica leggenda viene narrata la storia di Teseo, l’eroe greco che con l’aiuto di Arianna riuscì a penetrare nel labirinto di Cnosso e a uccidere il Minotauro, una mostruosa creatura con la testa di toro e il corpo di uomo.

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