Catalpa, Catalpa bignonioides

Per lo più alberi a foglia caduca, che in genere crescono fino a 12-18 m di altezza e 6-12 m di larghezza. Un alberello di 10 anni sarà di circa 6 m di altezza. Possono essere riconosciuti per le grandi dimensioni, per la forma trilobata a cuore delle foglie, per i vistosi fiori bianchi o gialli a larghe pannocchie e, durante l’autunno, per i frutti lunghi 20-50 cm, che ricordano un fagiolo sottile, e contengono numerosi piccoli semi piatti; ogni seme rivela due “ali” sottili per la dispersione anemocora.

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Castagno, Castanae sativa

Il castagno europeo (Castanea sativa, 1768), in Italia più comunemente chiamato castagno, è un albero appartenente alla famiglia delle Fagaceae e al genere Castanea, di cui è l’unica autoctona presente in Europa. Negli ultimi decenni è stato sovente introdotto, per motivi fitopatologici, il castagno giapponese (Castanea crenata). Le popolazioni presenti in Europa sono perciò principalmente riconducibili a semenzali di castagno europeo o a castagni europei innestati sul giapponese o a ibridi delle due specie.

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Carpino bianco o comune, Carpinus betulus

Il carpino bianco ha una ampia distribuzione nell’Europa centrale con limiti ai Pirenei e al Galles. In Italia si trova con frequenza nell’orizzonte montano fino a 900–1000 m come costituente dei boschi mesofili insieme alle querce caducifoglie e al faggio. In pianura si trova insieme alla Farnia a costituire le foreste planiziali. È presente anche nelle zone più fredde e umide della Pianura Padana. Manca nelle isole.

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Gelso da carta, Broussonetia papyrifera

Gelso da carta – Broussonetia papyrifera Il Gelso da carta è una specie arborea originaria dell’Asia orientale, in un’area estesa tra la Cina e la Birmania. La pianta fu Introdotta in Europa come essenza ornamentale intorno alla metà del XVIII secolo, sfuggì ben presto dai giardini e dai parchi grazie al carattere frugale e pioniere ed oggi si trova facilmente lungo i bordi di strade e binari ferroviari e negli incolti lungo le spiagge.

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Crespino di Giuliana, Berberis Julianeae

Crespino di Giuliana – Berberis Julianeae Il crespino comune è una specie spontanea che cresce nelle zone aride montane, ai margini dei boschi, nelle siepi, nei pascoli fra i 100 e i 2000 m. Berberis vulgaris è una specie latifoglie a portamento arbustivo o di piccolo albero alto da uno a tre metri con rami spinosi; ha grosse radici scure all’esterno e gialle all’interno. Le foglie sono semi-persistenti, ellittiche, ristrette alla base in un corto picciolo e arrotondate all’apice con superficie larga e lucida e margine dentellato; sono alterne sui rami lunghi oppure sono riunite in fascetti su dei rametti molto corti, alla base di ognuno dei quali è presente una spina composta da tre a sette aculei pungenti.

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Corbezzolo, Arbutus unedo

Corbezzolo – Arbutus unedo Il corbezzolo è elemento caratteristico della macchia mediterranea, ove costituisce complessi puri o vive in consorzio con altri elementi termofili, così come nelle macchie a Mirto, Alloro, Leccio, Lentisco e Sughera; il suo areale va dalla Penisola Iberica e dall’Africa sino al Mar Nero. È diffuso quindi nei paesi del Mediterraneo occidentale e giunge sino alle coste meridionali dell’Irlanda. Trova un habitat ottimale nelle boscaglie, luoghi rocciosi, leccete e garighe, che in epoche interglaciali colonizzò fino a zone distanti dall’attuale areale di diffusione, così che oggi è possibile rinvenire l’ Arbutus unedo in Francia sulla costa atlantica, in Irlanda sud-occidentale ed in Italia nella valle dell’Adige e sui colli Euganei, aree che si sono mantenute come relitti. Predilige i terreni silicei e vegeta ad altitudini comprese tra 0 e 800 metri. Il corbezzolo è una pianta xerofila.

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Pero corvino, Amelanchier canadensis

L’Amelanchier è un albero ornamentale, detto anche pero corvino o albero dei piccioni, che viene coltivato anche come albero da frutto un po’ ovunque nel frutteto, nei giardini, nei parchi pubblici e persino nell’orto. L’Amelanchier è una pianta caducifoglia della famiglia delle Rosacee, originaria dell’America del Nord e dell’Europa meridionale diffusa allo stato spontaneo soprattutto nelle aree boschive.

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Biancospino europeo, Crataegus laevigata

Il genere crataegus comprende circa duecento specie di alberi ed arbusti a foglia caduca, originari dell’Europa, dell’Asia e del nord America; hanno portamento eretto e producono una chioma disordinata, gli arbusti raggiungono i 3-4 metri di altezza, gli alberi raggiungono un’altezza massima di 6-8 metri. Le foglie sono di colore verde scuro, caduche. In primavera il Biancospino, Crataegus Laevigata produce piccoli fiori a cinque petali, di colore bianco o rosato, semplici; esistono numerosi ibridi con fiori dai colori vistosi, spesso doppi o stradoppi. In estate ai fiori succedono bacche ovali, di colore rosso, che in genere rimangono sulla pianta per tutto l’inverno. I frutti sono commestibili, e possono essere utilizzati per preparare delle gustose confetture.

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