DICHIARAZIONE CONGIUNTA COP28 SU CLIMA, NATURA E PERSONE

1. Promuovere sinergie, integrazione e allineamento più forti nella pianificazione e attuazione dei piani e delle strategie nazionali per il clima, la biodiversità e il ripristino del territorio, con particolare attenzione all’ambizione, alla completezza e alla coerenza tra la prossima tornata di contributi determinati a livello nazionale (NDC), piani nazionali di adattamento (NAP) aggiornati e strategie e piani d’azione nazionali per la biodiversità (NBSAP) di prossima revisione, a seconda dei casi/nell’ambito dei rispettivi mandati, e l’attuazione di un approccio globale che integri la coerenza, il coordinamento e la l’uso efficiente delle risorse all’interno e tra i ministeri e i dipartimenti competenti;

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Ripristinare il mondo naturale

L’Europa ha fissato obiettivi politici ambiziosi per consentire alla natura di recuperare e prosperare, aumentando i benefici che un mondo naturale in salute apporta alla società. Aree protette, infrastrutture blu e verdi, ripristino, rinaturalizzazione e soluzioni basate sulla natura per far fronte ai cambiamenti climatici: sono molte le azioni da intraprendere per invertire il deterioramento dello stato di salute della natura.

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Il Green deal Europeo.
2.1.5.Accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile e intelligente

I trasporti sono responsabili di un quarto delle emissioni di gas a effetto serra dell’UE e il loro impatto è in continua crescita. Per conseguire la neutralità climatica è necessario ridurre le emissioni prodotte dai trasporti del 90 % entro il 2050 e occorrerà il contributo del trasporto stradale, ferroviario, aereo e per vie navigabili. Raggiungere la sostenibilità nei trasporti significa mettere gli utenti al primo posto e fornire loro alternative più economiche, accessibili, sane e pulite rispetto alle loro attuali abitudini in materia di mobilità.

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2.1.5.Accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile e intelligente

Cosa porta l’estate? Il clima estremo è la nuova normalità?

Con il nostro clima che cambia, il tempo in Europa sta diventando più estremo. Cosa potrebbe portare quest’estate in termini di ondate di caldo, siccità, inondazioni e incendi boschivi? Le prospettive generali sono pessimistiche, come abbiamo già visto lo scorso inverno e primavera. Ciò rende cruciali l’adattamento ai cambiamenti climatici e una migliore preparazione, secondo un prodotto meteorologico estremo dell’Agenzia europea dell’ambiente pubblicato oggi, che spiega le principali sfide climatiche legate alle condizioni meteorologiche che dobbiamo affrontare.

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Forgiare un’Europa resiliente al clima: la nuova strategia dell’UE sull’adattamento ai cambiamenti climatici

La frequenza e la gravità degli estremi climatici e meteorologici è in aumento. Ciò ha causato un aumento del numero e dei danni causati da disastri negli ultimi due decenni. Questi estremi vanno da incendi boschivi e ondate di caldo senza precedenti proprio sopra il Circolo Polare Artico a devastanti siccità nella regione mediterranea; e dagli uragani che devastano le regioni ultraperiferiche dell’UE alle foreste decimate da focolai senza precedenti di scolitidi nell’Europa centrale e orientale. Eventi a lenta insorgenza, come la desertificazione, la perdita di biodiversità, il degrado del suolo e dell’ecosistema, l’acidificazione degli oceani o l’innalzamento del livello del mare sono ugualmente distruttivi a lungo termine .  

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Proteggere la natura in un clima in cambiamento: concentrarsi sulla resilienza

Per potenziare la resilienza ai cambiamenti climatici della natura, è necessaria una rete di aree protette ben connesse tra loro. La rete europea di aree protette Natura 2000 è vitale per la conservazione delle specie e degli habitat. Queste aree protette devono essere «pronte per i cambiamenti climatici», affinché possano continuare ad assolvere la propria funzione. Questo si traduce nella necessità di ridurre i fattori di pressione esistenti dentro e fuori le aree protette, ad esempio quelli dovuti a un uso intensivo del suolo, come il rilascio di alte quantità nutrienti e pesticidi e le forti alterazioni del bilancio idrologico

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Che cosa sta danneggiando la natura in Europa?

In Europa, la natura sta soffrendo le conseguenze dello sfruttamento e inquinamento prolungati. La natura continua a fornirci cibo, abiti, medicinali, alloggio, energia e altre risorse, ma gli ecosistemi e molte piante e animali sono in declino, spesso vicini all’estinzione. Quali sono le attività umane più dannose per la natura e in che modo possiamo fermare e invertire l’attuale perdita di biodiversità? Noi esseri umani siamo la specie che più di qualunque altra ha alterato la Terra. Abbiamo avuto un grande impatto su quasi tutte le altre specie che condividono il pianeta con noi e sui loro habitat. L’Europa, una delle aree più popolate della Terra, non fa eccezione.

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La più recente valutazione dell’AEA fotografa il grave e costante declino della natura in Europa

Agricoltura e silvicoltura non sostenibili, espansione urbana incontrollata e inquinamento sono i principali fattori a cui va imputato il drastico declino della biodiversità in Europa, un fenomeno che minaccia la sopravvivenza di migliaia di specie animali e habitat. Inoltre, le direttive dell’Unione europea (UE) sulla tutela della natura e altre normative ambientali non sono ancora attuate dagli Stati membri. La maggior parte delle specie e degli habitat protetti non gode di un buono stato di conservazione ed è necessario un maggiore impegno per invertire la rotta, come emerge dal rapporto«Lo stato della natura nell’UE» pubblicata oggi dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA).

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La Natura ha urgente bisogno d’aiuto

La consapevolezza del ruolo della natura non e’ mai stata cosi’ forte come oggi. Sulla scia delle restrizioni seguite alla pandemia di COVID-19, molti di noi sono usciti all’aria aperta, negli spazi verdi piu’ vicini, per cercare conforto e sollievo dal lockdown. Ancora una volta e’ emerso il ruolo vitale e prezioso che la natura svolge nel nostro benessere mentale e fisico. Purtroppo, secoli di sfruttamento delle risorse hanno comportato un costo eccessivo per la biodiversità in Europa. La nostra natura si trova in cattivo stato: la maggior parte delle numerose specie animali europee, come il falco sacro e il salmone del Danubio, e degli habitat, dalle praterie alle dune, affronta un futuro incerto, a meno che non si intraprendano misure urgenti per capovolgere la situazione.

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Valore della Natura

La perdita di biodiversità e il degrado degli ecosistemi sono un fenomeno globale. Quindi, mentre assistiamo a questo evento e ci adoperiamo per rallentarlo, fermarlo e infine annullarlo, ci troviamo davanti a una sfida: comprendere il valore della natura e addirittura quantificarlo. In questo modo non solo potremo prendere le decisioni personali, commerciali e politiche corrette, ma anche conoscere meglio il nostro ruolo di esseri umani nella natura. Qual è, dunque, il valore della natura?

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