Il numero di auto elettriche in Italia è in crescita costante, tanto che nel 2023, i veicoli elettrici in circolazione hanno raggiunto le 163.000 unità. Questo trend in continuo aumento è sostenuto sia da politiche governative favorevoli che da incentivi fiscali, ma prevede soprattutto una maggiore consapevolezza ambientale. I consumatori, sempre più attenti all’ambiente, hanno a disposizione diversi metodi ed agevolazioni per acquistare una vettura, come ad esempio il finanziamento auto, e fare la differenza in questo processo di trasformazione sostenibile. Ridurre le emissioni di CO2 e rispettare gli obiettivi climatici europei sembra essere una priorità per gli italiani, considerando anche che spesso le auto elettriche risultano anche più efficienti ed economiche.
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Quali paesi possono diventare le super potenze energetiche a idrogeno?
Il cambiamento climatico e gli impegni a zero netto stanno accelerando il passaggio dai combustibili fossili ad alternative come l’idrogeno pulito.
La corsa è in corso per adottare le tecnologie dell’idrogeno, con alcuni paesi che si posizionano per diventare le superpotenze dell’idrogeno di domani.
L’idrogeno non è un sostituto diretto di carbone, petrolio e gas naturale, ma può aiutare a decarbonizzare parti dell’economia.
Granfondo dei Laghi della Garfagnana
Granfondo dei Laghi della Garfagnana
View More Granfondo dei Laghi della Garfagnana Il Green deal Europeo.
2.1.5.Accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile e intelligente
I trasporti sono responsabili di un quarto delle emissioni di gas a effetto serra dell’UE e il loro impatto è in continua crescita. Per conseguire la neutralità climatica è necessario ridurre le emissioni prodotte dai trasporti del 90 % entro il 2050 e occorrerà il contributo del trasporto stradale, ferroviario, aereo e per vie navigabili. Raggiungere la sostenibilità nei trasporti significa mettere gli utenti al primo posto e fornire loro alternative più economiche, accessibili, sane e pulite rispetto alle loro attuali abitudini in materia di mobilità.
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Via Francigena percorso completo dal Gran San bernardo a Roma
Percorso completo della Via Francigena Italiana
View More Via Francigena percorso completo dal Gran San bernardo a RomaUna gita in bicicletta? Via Francigena B23 da Formello a Roma
L’ingresso a Roma è caratterizzato da molto asfalto e traffico caotico, spezzato dalla quiete del Parco dell’Insugherata. Ci vuole un po’ di pazienza ma ormai siamo arrivati! La vista del “cupolone” da Montemario è talmente appagante che infine vi ritrovate ad apprezzare le fatiche affrontante… In ogni caso fate molta attenzione mentre camminate lungo la SS2 Cassia da La Storta, in quanto in alcuni punti e’ assente il marciapiede.
View More Una gita in bicicletta? Via Francigena B23 da Formello a RomaUna gita in bicicletta? Via Francigena B22 da Sutri a Formello
Il paese di Formello si trova a sud-ovest dei Monti Sabatini, all’interno del Parco Naturale di Veio, che ne ricopre il territorio per il 71% circa della superficie, e confina a nord con il territorio del Comune di Campagnano di Roma, ad est con Sacrofano, a sud e ad ovest con Roma. Il territorio è caratterizzato da ampi crinali e da formazioni in tufo adibite alle coltivazioni agricole (vitigni, oliveti e colture di cereali), fossi e boschi ancora incontaminati che ospitano numerose specie animali anche rare. Sono ampiamente presenti alcuni rapaci come il nibbio bruno, la poiana o il gheppio. Nei torrenti trovano un habitat confortevole anfibi e rettili, quali il tritone crestato, la rana verde, la rana greca, la testuggine d’acqua dolce ed il saettone. L’economia di Formello è basata sull’agricoltura, sull’artigianato, sull’edilizia e sul turismo. Nel territorio comunale sono attestate presenze in età preistorica (Valle Cancella, Terre di Bettona, Prato la Corte). In età storica la zona fece parte del territorio della città etrusca di Veio , che sorgeva nell’attuale territorio comunale: rimangono a testimonianza della lunga dominazione etrusca numerosi manufatti, tombe e il c.d. alfabeto di Formello, un vaso che ha costituito un prezioso documento per la conoscenza dell’alfabeto etrusco arcaico.
View More Una gita in bicicletta? Via Francigena B22 da Sutri a FormelloUna gita in bicicletta? Via Francigena B21 da Viterbo a Sutri
E’ solo a partire dal V secolo a.C. che il ruolo di Sutri viene a prospettarsi più chiaramente quando entra negli interessi di Roma grazie alla sua importante posizione strategica, fondamentale per il controllo sia delle aree etrusche, sia di quelle falische. Narra lo storico Tito Livio che agli inizi del IV secolo Sutri è sotto assedio da parte degli etruschi di Tarquinia. Vista l’eccezionalità dell’evento, narra sempre lo storico, gli abitanti di Sutri decidono di mandare degli ambasciatori a Roma, in base ad un’alleanza che i sutrini avevano stretto con l’Urbe. In quel periodo è dittatore di Roma Marco Furio Camillo che caldeggiando la causa di Sutri, decide immediatamente di portare aiuto alla città alleata, riuscendo a sbaragliare le fila etrusche. Con Roma Sutri assume una nuova funzione militare e politica su tutto il territorio a nord di Veio, è eretta a colonia latina, probabilmente nel 383 a.C., divenendo partecipe degli scontri che vedono Roma contro alcune città etrusche e che si concludono con la definitiva sottomissione di Tarquinia, Volsinii e di Falerii.
View More Una gita in bicicletta? Via Francigena B21 da Viterbo a SutriUna gita in bicicletta? Via Francigena B20 da Bolsena a Viterbo
Viterbo, città antica dalle mille sfaccettature, vanta un vasto centro storico risalente all’epoca medievale, cinto da mura antiche risalenti al XII sec d.C. A ovest del territorio viterbese si estendono vaste zone archeologiche e termali, risalenti ad epoche ancor più lontane, probabilmente attribuibili al periodo etrusco e romano. Sebbene la storia certa di Viterbo, comincia a definirsi nel periodo dell’Alto Medioevo. Nota da sempre come “La Città dei Papi” , nel Medioevo ricoprì il ruolo di Capitale della Cristianità e per molto tempo rimase sotto l’ala protettrice del sistema Pontificio. Solo con l’avvento del Regno d’Italia, ci fu il distacco reale dalla realtà pontificia e all’annessione di Viterbo alla provincia di Roma. In questa occasione la città perse la qualifica di capoluogo per poi riprenderla nel 1927, grazie ad un’operazione di riordino delle circoscrizioni provinciali, effettuata in quegli anni.
View More Una gita in bicicletta? Via Francigena B20 da Bolsena a ViterboUna gita in bicicletta? Via Francigena B19 da Radicofani a Bolsena
Le origini di Bolsena risalgono al III sec. a. C. quando l’area, già sede di importanti insediamenti, venne popolata dagli abitanti fuggiti alla distruzione di Velzna, una tra le più importanti città etrusche; i fuggitivi rifondarono la città assegnandole il medesimo nome (nella forma che in latino diverrà Volsinii). A partire dal IV secolo la città conobbe una graduale contrazione e la comunità volsiniese andò ad insediarsi sulla rupe che ospita il quartiere medievale del Castello e che costituirà il primo nucleo abitato dell’odierna Bolsena.
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